Il magnifico viaggio - volume 3

15 20 25 30 35 ro22 i veri filosofi come l aquile, e non più tosto23 come la fenice.24 Signor Sarsi, infinita è la turba de gli sciocchi,25 cioè di quelli che non sanno nulla; assai son quelli che sanno pochissimo di filosofia; pochi son quelli che ne sanno qualche piccola cosetta; pochissimi quelli che ne sanno qualche particella; un solo Dio è quello che la sa tutta. Sì che,26 per dir quel ch io voglio inferire,27 trattando della scienza che per via di dimostrazione e di discorso28 umano si può da gli uomini conseguire, io tengo per fermo che quanto più essa participerà di perfezzione,29 tanto minor numero di conclusioni prometterà d insegnare, tanto minor numero ne dimostrerà, ed in conseguenza tanto meno alletterà, e tanto minore sarà il numero de suoi seguaci:30 ma, per l opposito, la magnificenza de titoli, la grandezza e numerosità delle promesse, attraendo la natural curiosità de gli uomini e tenendogli perpetuamente ravvolti in fallacie31 e chimere,32 senza mai far loro gustar l acutezza d una sola dimostrazione, onde il gusto risvegliato abbia a conoscer l insipidezza de suoi cibi consueti,33 ne terrà numero infinito occupato; e gran ventura sarà d alcuno che, scorto34 da straordinario lume naturale, si saprà torre35 da i tenebrosi e confusi laberinti ne i quali si sarebbe coll universale36 andato sempre aggirando e tuttavia più37 avviluppando. Il giudicar dunque dell opinioni d alcuno in materia di filosofia dal numero de i seguaci, lo tengo poco sicuro. Ma ben ch io stimi,38 piccolissimo poter esser il numero de i seguaci della miglior filosofia, non però39 concludo, pel converso,40 quelle opinioni e dottrine esser necessariamente perfette, le quali ànno pochi seguaci; imperocché41 io intendo molto bene, potersi da alcuno tenere opinioni tanto erronee, che da tutti gli altri restino abbandonate. Ora, da qual de due fonti derivi la scarsità de seguaci de due autori nominati dal Sarsi per infecondi e derelitti,42 io non lo so, né ho fatto studio tale nell opere loro, che mi potesse bastar per giudicarle. 22 pur fussero: magari fossero. 23 più tosto: piuttosto. 24 fenice: uccello mitologico che rinasce dalle proprie ceneri. Qui Galileo esprime la speranza che i buoni filosofi, seppur rari come le aquile, non siano però del tutto inesistenti, come la fenice. 25 turba de gli sciocchi: citazione da Ecclesiaste, 1, 15 e Petrarca, Trionfo del Tempo, 84. 26 Sì che: sicché. 27 inferire: dimostrare. 28 discorso: ragionamento. 29 participerà di perfezzione: sarà perfetta. 30 tanto meno alletterà... de suoi seguaci: il senso di questo passaggio è che, secondo Galileo, la scienza più è vera e meno è attraente. 31 fallacie: errori. 32 chimere: animali mitologici, con testa e corpo di leone, una seconda testa di capra sulla schiena e una coda di serpente fornita anch essa di testa. Qui la parola è usata in senso figurato, per indicare un idea priva di fondamento, una strana fantasticheria. 33 senza mai consueti: qui Galileo crea un paragone di tipo gastronomico per esprimere il piacere arrecato dalle dimostrazioni che seguono un corretto metodo e uno stringente ragionamento. 34 scorto: scortato (nel senso di illuminato ). 35 si saprà torre: si saprà togliere (saprà uscire). 36 coll universale: con la moltitudine degli uomini. 37 tuttavia più: sempre più. 38 ben ch io stimi: benché io ritenga. 39 non però: non per questo motivo. 40 pel converso: al contrario. 41 imperocché: per il fatto che, perché. 42 nominati derelitti: definiti dal Sarsi poco seguiti (infecondi) e pressoché trascurati. Le parole valgono derelitto Dal latino derelinquere ( abbandonare ), si dice derelitto colui o ciò che è stato abbandonato. Oggi si tende a riferire questo aggettivo soltanto a una persona, rimasta o lasciata sola, priva di appoggi e di aiuti, e per lo più anche nell indigenza: «un uomo con molti problemi, derelitto da tutti ; «povero e derelitto ecc. L aggettivo si può trovare utilizzato anche sostantivato: che cos è un «ospizio per i derelitti ? ANALISI ATTIVA La contestazione galileiana 90 / IL SEICENTO I contenuti tematici In questo passo del Saggiatore l autore replica alla critica mossa da Lotario Sarsi (pseudonimo di Orazio Grassi) a Mario Guiducci, il quale aveva proposto di considerare le comete come mere illusioni ottiche. Galileo contesta la natura della critica di Sarsi, che consiste in

Il magnifico viaggio - volume 3
Il magnifico viaggio - volume 3
Il Seicento e il Settecento