Il magnifico viaggio - volume 3

Glossario che venga ; speravo che venisse ). L i., che si oppone alla paratassi (o coordinazione), è il procedimento sintattico più comune nella prosa d arte tradizionale. Ipotiposi Figura retorica che consiste nella rappresentazione viva e immediata di un oggetto o di una situazione, sia attraverso similitudini concrete, sia con la forza plastica della descrizione che suggerisce al lettore o all ascoltatore immagini quasi visive. Esempio: «Ella non ci dic a alcuna cosa, / ma lasciavane gir, solo sguardando / a guisa di leon quando si posa (Dante, Purgatorio, VI, 64-66). Iterazione Ripetizione, replica: i. di concetti, di frasi, anche come artificio stilistico. Esempio: «tre volte rotolò; tre volte scosse (G. Parini, Il Giorno, Il Mezzogiorno, v. 524). L Litote Figura retorica che consiste nella formulazione attenuata di un giudizio o di un idea attraverso la negazione del suo contrario ( non ignaro , ossia esperto; non è un aquila , ha intelligenza scarsa). Esempi: «Non era l andar suo cosa mortale (F. Petrarca, Canzoniere, 90, 9); « pensa che un nome / non oscuro io ti lascio (V. Monti, Per il giorno onomastico della mia donna Teresa Pikler, vv. 16-17). Locus amoenus Espressione latina che significa luogo piacevole . la descrizione di un paesaggio ideale, dove l uomo vive in armonia con la natura e con i propri simili. Esempio: il Paradiso terrestre nel Purgatorio di Dante. M Madrigale Componimento poetico di origine italiana, basato sul modello metrico della ballata e dello strambotto, connesso in origine al canto a più voci, d argomento prevalentemente amoroso a sfondo idillico, soprattutto pastorale. Tra i più antichi m. sono da ricordare quelli petrarcheschi. In origine lo schema prevedeva 2 strofe di 3 versi ciascuna, variamente rimati, chiuse da una coppia di versi a rima baciata. Le varietà sono tuttavia numerose. Dal XVI sec. il m. si stacca dal canto e muta profondamente. Oltre all endecasillabo viene ammesso il settenario e si afferma una grande varietà metrica. Anche l ispirazione si allarga e abbraccia la politica, la morale, la filosofia. Nel XVIII sec. il m. viene usato soprattutto per esprimere un complimento galante, spesso chiuso in un arguzia; come tale ebbe fortuna presso gli Arcadi. Successivamente, nella sua forma antica, torna in uso presso poeti di gusto arcaizzante del XIX sec.: G. Carducci, S. Ferrari, G. d Annunzio. Metafora Figura retorica che risulta da un processo psichico e linguistico attraverso cui, dopo aver mentalmente associato due realtà differenti sulla base di un particolare sentito come identico, si sostituisce la denominazione dell una con quella dell altra. un procedimento di trasposizione simbolica di immagini; una similitudine abbreviata in cui il rapporto tra due cose o idee è stabilito direttamente senza la mediazione del come (nella m. l ondeggiare delle spighe , ondeggiare sta a mare come mo- vimento delle spighe sta a campo di grano). A seconda di fattori quali la lingua, la cultura, la distanza concettuale o fisica fra le realtà associate, il tipo di somiglianza individuato, la m. risulterà più o meno nuova ed efficace. La m. svolge funzioni complesse: come meccanismo di arricchimento ed evoluzione della lingua, come mezzo efficace di espressione, come strumento conoscitivo di realtà nuove o colte da nuovi punti di vista (m. scientifiche, macchie solari, buco nero ecc.). Esempi: «Or se tu quel Virgilio e quella fonte / che spandi di parlar sì largo fiume? (Dante, Inferno, I, 79-80); « strale, è stral, non ago (G.B. Marino, Donna che cuce, v. 1). Metatesi Fenomeno linguistico per cui, all interno della stessa parola, due suoni si possono invertire assumendo l uno il posto dell altro: si ha la m. a contatto, se i due suoni sono contigui; la m. a distanza, se i due suoni appartengono a due sillabe diverse e non sono contigui. Si ha infine la m. quantitativa quando si inverte reciprocamente la quantità di due vocali contigue. Esempio: «né ti dirò ch io sia, né mosterrolti / se mille fiate in sul capo mi tomi (Dante, Inferno, XXXII, 101-102). Metonimia Figura retorica che risulta da un processo psichico e linguistico attraverso cui, dopo avere mentalmente associato due realtà differenti ma discendenti o contigue logicamente o fisicamente, si sostituisce la denominazione dell una a quella dell altra. Costituiscono relazioni di contiguità i rapporti causa-effetto (sotto la specie autore-opera, leggere Orazio, cioè le opere scritte da Orazio), contenente-contenuto (bere un bicchiere), qualità-realtà caratterizzata da tale qualità ( punire la colpa e premiare il merito , cioè punire i colpevoli e premiare i meritevoli); simbolo-fenomeno (il discorso della corona, cioè il discorso del re o della regina), materia-realtà composta di tale materia (un concerto di ottoni, strumenti fatti d ottone). Si distingue tra m. in cui le realtà associate hanno una relazione di tipo qualitativo e sineddoche , in cui la relazione è di tipo quantitativo. Esempi: «ché sa che cagionò fiamme e feretri (G. Artale, Bella donna con gli occhiali, v. 10); «Io balzo fuori delle piume, e guardo (V. Monti, Pensieri d amore, 8, 4). N Novenario Nella metrica italiana, verso che ha come ultima posizione tonica l ottava. Fu usato raramente nell antica poesia (Dante lo considerò come un metro estraneo alla lirica), pur conoscendo una certa diffusione sostenuta dall imitazione dell octosyllabe francese e provenzale. Ottenne maggiore fortuna nella poesia moderna, a partire da G. Pascoli e G. d Annunzio. Esempi: «la melza grossa e l ventr enflàto (Iacopone da Todi, O Signor, per cortesia, v. 16); «Le stelle lucevano rare / tra mezzo alla nebbia di latte (G. Pascoli, L assiuolo, vv. 9-10). O Ode Componimento lirico, di varia forma metrica e strofica e di vario contenuto, ma prevalentemente morale, civile e amoroso, per lo più di tono elevato; nato in Grecia come componimento musicale, tipico della lirica dorica ed eolica, si stacca dalla musica in epoca alessandrina e poi romana, e riappare nella letteratura 643

Il magnifico viaggio - volume 3
Il magnifico viaggio - volume 3
Il Seicento e il Settecento