T4 ANALISI ATTIVA - Alta è la notte

Spunti per un bilancio Monti è l ultimo esponente di una cultura cortigiana che assegnava al poeta compiti es senzialmente celebrativi. Egli scrive indifferentemente per il papa, per i rivoluzionari, per Na poleone e per gli austriaci perché, nella sua visione dell arte, le idee contano meno della for ma, l impegno ideologico meno dell abilità artistica. Francesco De Sanctis ha sostenuto in proposito che a Monti «mancava la serietà di un contenuto profondamente meditato e sen tito, mancava il carattere . Tuttavia, se in passato la critica ha spesso rimproverato a Monti la facilità con cui egli esprimeva il proprio consenso ai potenti che si succedevano sulla scena politica, oggi si tende piuttosto a sottolineare la sua duttilità di artista di fronte al mondo, di cui di volta in volta sentiva il fascino e con cui cercava di porsi in sintonia. stata inoltre rivalutata la sua capacità di trasformare in letteratura tutto ciò che il suo spirito percepiva. I suoi versi, basati in gran parte su un gusto decorativo esteriore, refrattario a riflet tere i concreti problemi umani (come aveva ben colto Leopardi, definendolo «poeta dell o recchio e dell immaginazione, del cuore in nessun modo ), possono risultare estranei alla sensibilità odierna; eppure, a Monti va riconosciuto l importante merito storico di aver tra smesso alla generazione successiva (quella di Foscolo, di Manzoni e dello stesso Leopardi) il repertorio di temi, motivi e immagini e il linguaggio poetico della grande tradizione lirica italiana nata con Dante e Petrarca. Alta è la notte / T4 / Vincenzo Monti, Pensieri d amore, 8 / L assenza dell amata in una notte stellata / Nel 1782 Monti si innamora di Carlotta Stewart, conosciuta a Firenze nel salotto letterario della poetessa Fortunata Sulgher Fantastici, e coltiva per alcuni mesi il progetto di sposarla. Il disegno non va però a buon fine, e la delusione passiona le si traduce in elegia del sentimento e della natura nelle lasse dei Pensieri d amore. Si tratta di 10 componimenti, ispirati da una traduzione francese del romanzo I dolori del giovane Werther (1774) di Goethe, che verranno pubblicati nel 1783. Ri portiamo qui il più celebre, l ottavo. METRO Endecasillabi sciolti. 5 10 Alta è la notte, ed in profonda calma dorme il mondo sepolto, e in un con esso par la procella del mio cor sopita. Io balzo fuori delle piume, e guardo; e traverso alle nubi, che del vento squarcia e sospinge l iracondo soffio, veggo del ciel per gl interrotti campi qua e là deserte scintillar le stelle. Oh vaghe stelle! e voi cadrete adunque, e verrà tempo che da voi l Eterno ritiri il guardo e tanti soli estingua? 1 Alta: fonda, inoltrata. 2-3 in un sopita: insieme al mondo spro fondato nel sonno (con esso) sembra asso pita la tempesta (procella) del mio cuore. 4 delle piume: dal letto. 5-6 che soffio: che l impetuoso (iracon- 308 / IL SETTECENTO do) soffio del vento sfrangia e spazza via. 7-8 veggo stelle: vedo scintillare qua e là, negli spazi (campi) celesti interrotti dal le nubi, le stelle solitarie (deserte). 9 vaghe: insieme belle e vaganti (ri spetto al punto di osservazione terrestre) nel firmamento. e voi: anche voi. 10-11 verrà tempo estingua?: verrà un giorno in cui Dio distoglierà da voi il suo sguardo, spegnendo tante luci splenden ti (soli)?

Il magnifico viaggio - volume 3
Il magnifico viaggio - volume 3
Il Seicento e il Settecento