Il magnifico viaggio - volume 3

20 25 la mia ventura: che io, io che sono ora in questo stato, ero principe di Polonia. clotaldo Mi sarai stato riconoscente. sigismondo Non troppo. Ma arditamente, violentemente due volte tentai d ucciderti come traditore. clotaldo Tanta crudeltà con me? sigismondo Di tutti ero il signore; di tutti mi vendicavo; solo amavo una donna E fu vero, io credo: perché tutto finì, e questo solo non finisce. clotaldo Avevamo parlato di quell aquila, e, nel sonno, i tuoi sogni furono d impero.2 Ma anche in sogno, sarebbe stato bene che tu avessi onorato colui che t allevò con tanta cura, Sigismondo: anche in sogno non va perduto il far bene. (esce) ATTO II, scena diciannovesima 30 35 40 sigismondo vero. Domiamo dunque quest indole fiera, questa furia, questa superbia, se talora ci avvenga di sognare. E così sarà; giacché stiamo in un mondo così strano, che vivere non è che sognare; e l esperienza m insegna che l uomo che vive sogna quello che egli è, sino al risveglio. Sogna il re d esser re e vive in quest inganno comandando, disponendo, governando; e i plausi ch egli riceve, non più che in prestito, li scrive nel vento, e li converte in cenere (oh, crudele sventura!) la morte. E c è pur chi voglia regnare, sapendo che deve svegliarsi nel sonno della morte? Sogna il ricco la sua ricchezza, che gli dà tanti pensieri; sogna il povero, che soffre la sua miseria, la sua povertà; sogna chi comincia a prosperare, sogna chi cerca e s affanna, sogna chi oltraggia ed offende, e. nel mondo, in conclusione, sognano tutti quello che sono, per quanto nessuno l intenda.3 Io sogno che sono qui, carico di queste catene; e sognai d essermi trovato in un altro stato più bello. Che cos è la vita? Una follia. Che cos è la vita? Una illusione, una finzione, un ombra. E il bene più grande è piccolo; poi che tutta la vita è un sogno; e i sogni sono sogni. 2 Avevamo parlato... d impero: l aquila era il simbolo del potere imperiale. 3 l intenda: lo capisca. DENTRO IL TESTO I contenuti tematici Il significato simbolico del sogno Il tema centrale del brano è quello della possibile, anzi necessaria, continua sovrapposizione nell esistenza umana tra vita e sogno. Afferma a un certo punto Sigismondo: stiamo in un mondo così strano, che vivere non è che sognare (rr. 29-30). Per il principe l uomo che vive sogna quello che egli è (rr. 30-31). Calder n de la Barca è vissuto due secoli e mezzo prima di Sigmund Freud, il padre della psicanalisi, dottrina che sosterrà (anzi dimostrerà) lo stretto legame tra l attività onirica e l inconscio delle persone. Già Calder n, tuttavia, mostra di aver intuìto qui, per bocca del suo personaggio questa relazione tra sogno e vissuto (o, forse, rimosso , come mostrerà bene Freud). I piani sogno e realtà si confondono nella mente di Sigismondo: le due esperienze, quella del prigioniero nella torre e quella del principe nella reggia, si collocano per lui su uno stesso piano. Negando fiducia alla realtà delle cose vissute a palazzo come principe, ora egli deve necessariamente negarla anche alla realtà delle cose che lo circondano concretamente: E neppur ora mi sono svegliato; che, per quanto intendo, Clotaldo, io dormo IL GENERE / IL TEATRO EUROPEO DEL SEICENTO / 183

Il magnifico viaggio - volume 3
Il magnifico viaggio - volume 3
Il Seicento e il Settecento