Tua vivit imago - volume 3

20 25 3. Dum differtur vita transcurrit. Omnia, Lucili, aliena sunt, tempus tantum nostrum est; in huius rei unius fugacis ac lubr cae possessionem natura nos misit, ex qua expellit quicumque vult. Et tanta stultitia mortalium est ut quae minima et vilissima sunt, certe reparabilia, inputari sibi cum inpetrave re patiantur, nemo se iudicet quicquam debere qui tempus accepit, cum interim hoc unum est quod ne gratus quidem potest reddere. 4. Interrogabis fortasse quid ego faciam qui tibi ista praecipio. Fatebor ingenue: quod apud luxuriosum sed diligentem eve nit, ratio mihi constat inpensae. Non pos3. Mentre rinviamo i nostri impegni, la vita passa. Tutto, o Lucilio, dipende dagli altri; solo il tempo è nostro. Abbiamo avuto dalla natura il possesso di questo solo bene sommamente fuggevole, ma ce lo lasciamo togliere dal primo venuto. E l uomo è tanto stolto che, quando acquista beni di nessun valore, e in ogni caso compensabili, accetta che gli vengano messi in conto; ma nessuno, che abbia cagionato perdita di tempo agli altri, pensa di essere debitore di qualcosa, mentre è questo l unico bene che l uomo non può restituire, neppure con tutta la sua buona volontà. 4. Mi domanderai forse come mi comporti io che ti do questi consigli. Te lo dirò francamente: il mio caso è quello di un uomo che spende con liberalità, ma tiene in ordine la sua amministrazione; anch io tengo i conti esatti della spesa. Non posso dire che nulla 3. Dum differtur... reddere Dum differtur: temporale, mentre noi non facciamo che rimandare ; diffe ro vuol dire dilazionare . vita transcurrit: la vita ci sfugge . Se la morte è un mostro che ci insegue, la vita è un animale che fugge via e che dobbiamo cercare di afferrare, come in una sorta di terribile gioco in cui noi diamo la caccia alla vita, e la morte dà la caccia a noi. omnia... sunt: alienus vuol dire altrui : tutto quello che ci circonda in realtà non è nostro, ma dipende da persone o eventi esterni. tempus... est: il tempo, in quanto esistenza, ci appartiene, e tuttavia anch esso ci sfugge; tantum è avverbio, soltanto . in huius... misit: la natura ci ha concesso il possesso di quest unica cosa, fugace e sdrucciolevole, da cui chiunque ci può estromettere . possessionem: ennesimo termine giuridico-economico per indicare la piena proprietà di qualcosa; ma le qualifiche di fugax (da fugio, dunque fuggevole ) e lubr cus ( sdrucciolevole , che scivola via ) la ca- LESSICO ECONOMICO Termini e metafore tratte dall ambito economico sono frequenti in Seneca, specialmente laddove parla del tempo; in questa lettera, oltre al verbo vindicare (par. 1), troviamo il sostantivo possessio, che indica la piena proprietà di qualcosa (ma nota il paradosso per il quale possediamo davvero soltanto un qualcosa che è definito fugax, fuggevole , e lubr cus, che scivola via ). PARADOSSO I paradossi, variamente espressi, sono molto amati da Seneca; in questo caso, il soggetto è lui stesso, amante del lusso e quindi scialacquatore (luxuriosus) ma accurato nel tener conto dei suoi sprechi rispetto al patrimonio del tempo. ratterizzano per la sua fragilità. ex qua... vult: il relativo qua si riferisce a possessionem. La proprietà del tempo è talmente labile che chiunque (quicumque) ce la può espropriare. stultitia: termine che oppone nel pensiero stoico l uomo comune, con le sue limitatezze, al saggio dotato di sapientia. ut... patiantur: consecutiva, da cui dipende l infinitiva imputari sibi: (la stoltezza dei mortali è tale) che accettano che siano loro messi in conto... . nemo... iudicet: seconda consecutiva, da cui dipende l infinitiva... se... quicquam debere. qui... accepit: relativa dipendente da nemo. cum... reddere: mentre si tratta dell unica cosa che neppure una persona estremamente grata può restituire ; il tempo, una volta perso, non è recuperabile in nessun modo, a differenza dei beni materiali: questo aumenta a dismisura la sua preziosità. 4. Interrogabis fortasse... succurrit Interrogabis... faciam: altra espressione colloquiale: Ti chiederai forse come mi comporto io . qui... praecipio: relativa dipendente da ego. Fatebor ingenue: Lo confesserò sinceramente ; fateor è utilizzato anche in ambito giuridico. quod... eve nit: come capita a chi è amante del lusso ma avveduto, tengo il conto delle spese . L espressione è quasi ossimorica: luxuriosus significa amante del lusso (luxus) esibito, dunque spendaccione; dil gens, al contrario, significa accurato nel tener conto delle spese, come chiarisce subito il testo. Dil gens è corradicale e semanticamente opposto a negle gens, di cui al par. 1 ricorre la forma astratta: turpissima tamen est iactura quae per neglegentiam fit. Dunque Seneca caratterizza sé stesso come imperfetto, ma consapevole. ratio... inpensae: altra espressione del lessico economico, tengo il conto delle spese . Ancora una volta, il tempo come moneta che si spende senza darle peso; rendersene conto è il primo passo verso la gestione adeguata di questo fragile patrimonio. 87

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Età imperiale