Il Corpus iuris civilis

DAL TARDOANTICO AL MEDIOEVO in breve Gregorio, di illustri natali, Gregorio di Tours Gregorio di Tours è uno dei principali storiografi del VI secolo. Di famiè vescovo di Tours e glia illustre, nativo di Clermont (ca 538 d.C.), è devoto di san Martino. Nel 573 d.C. viene autore dell Historia nominato successore di Eufronio al seggio episcopale della stessa Tours con l appoggio del Francorum: l opera, in 10 re merovingio Sigeberto. Gregorio è ricordato soprattutto per la sua opera storica, l Historia libri, va dalla creazione al 591 d.C. e inquadra Francorum (o Libri historiarum), in dieci libri, scritti a partire dal 575 circa (cioè durante i gli eventi da una primi anni dell episcopato) e incentrati sulla storia a partire dalla creazione di Adamo fino prospettiva particolare, al 591 d.C. che fonde insieme la realtà quotidiana con Lo sguardo con il quale Gregorio interpreta la confusa e violenta affermazione dei Franil miracoloso. Fra le chi e dei loro litigiosi sovrani è quello di un uomo pronto a vedere e cogliere il miracolo opere di Gregorio, e l inspiegabile negli eventi quotidiani. Storia, miracolo, azione umana e divina si fondono scritte in un latino vicino al sermo cotidianus, in una narrazione che si fa caotica in particolare nei libri V e VI, dedicati agli eventi dei quali se ne annoverano egli è testimone diretto. Il decimo libro, quello conclusivo, riporta l attenzione del lettore anche alcune di taglio sulla realtà singola della storia della diocesi di Tours e dei suoi vescovi. ecclesiastico, come Le gesta degli uomini di Dio, della loro santità e dei mirai Miraculorum Libri VIII e il De cursibus coli da loro compiuti è ampiamente sviluppata nei Miraculoecclesiasticis. rum Libri VIII, databili tra 574-593 d.C., e suddivisi in In gloria martyrum, De virtutibus sancti Iuliani, Libri IV de virtutibus sancti Martini, Vitae patrum, Liber in gloria confessorum. A Gregorio si deve anche un commento ai Salmi e uno scritto (De cursibus ecclesiasticis) nel quale egli spiega ai religiosi come scandire il ritmo e le ore degli offici interpretando la posizione di astri e costellazioni. Il latino di Gregorio è più che mai distante dalla correttezza del latino classico, incarnata per esempio da Gregorio Magno. Estremamente vicino al sermo cotidianus proprio del coevo contesto merovingio, il suo stile assume tratti drammatici e fortemente espressivi, ma senza ricorrere agli artifici retorici della prosa classica. Il Corpus iuris civilis Per volere di Giustiniano Una nuova raccolta di leggi Il Corpus iuris civilis rappretra il 529 e il 534 d.C. senta l ultima grande opera della giurisprudenza. La raccolta viene redatto il Corpus è voluta dall imperatore Giustiniano nel 529 d.C. e terminaiuris civilis, una raccolta che include materiale ta, poco prima della guerra greco-gotica (535-553 d.C.), nel giuridico di vario tipo, 534 d.C. La redazione di questa raccolta di leggi è affidata al citazioni di opere di giureconsulto Triboniano, morto nel 542 d.C. Il Corpus inglodiritto, verdetti degli ba: le Institutiones, in quattro libri, che ricalcano il modello imperatori. Jean Marcellin, Gregorio di Tours, prima del 1853. Parigi, Museo del Louvre. delle Institutiones del giurista di età antonina Gaio (à p. 602); il Digestum, anche noto con il titolo di Pandectae, in cui si raccolgono citazioni delle più importanti opere di diritto; il Codex Iustinianus, in cui sono conservate le constitutiones, cioè i verdetti degli imperatori dal valore legale, dal tempo di Adriano a Giustiniano; le Novellae constitutiones, che raccolgono i pareri giuridici del solo Giustiniano e che sono composte, per buona parte, in greco. LA POESIA La poesia del VI secolo è rappresentata da rilevanti autori, tra i quali si distinguono il poeta elegiaco Massimiano, Ennodio e Venanzio Fortunato. 808

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale