Tua vivit imago - volume 3

Appendice La letteratura tra V e VIII secolo: l alba del Medioevo in breve logia, anche quella della sintassi, cui sono dedicati gli ultimi due libri. Oltre all Institutio gli vengono attribuiti l Institutio de nomine, pronomine et verbo (una sorta di compendio a uso pratico), il De metris fabularum Terentii, le Partitiones XII versuum Aeneidos principalium (un analisi metrica dei primi versi di ogni libro dell Eneide), il De figuris numerorum (scritto sul rapporto tra i pesi e le monete di Romani e Greci), infine un operetta poetica di interesse geografico (Perihegesis). Benedetto da Norcia Se Boezio e Cassiodoro hanno scelto e percorso la strada del dialogo e della collaborazione con il potere politico, tentando una mediazione culturale in vista di un integrazione tra goti e Romani, Benedetto da Norcia intraprende una via diversa. Della sua biografia abbiamo notizia principalmente dal secondo libro dei Dialogi di Gregorio Magno. La data di nascita risale approssimativamente al 500 d.C.: Benedetto si sposta da Norcia a Subiaco, dove fonda un monastero, e poi a Montecassino nel 530 circa, dove dà vita a una fiorente e importante comunità monastica che si riunisce attorno all abbazia. Qui rimane fino alla morte (ca 560 d.C.). Il profilo letterario è all apparenza esiguo perché Benedetto è autore solo di una Regula monachorum, il cui principio fondamentale è riassumibile nella formula ora et labora ( prega e lavora ), ma la portata culturale e sociale di questo testo è enorme e condizionerà per secoli la spiritualità monastica. Benedetto da Norcia, Gregorio Magno L apporto culturale della Chiesa in contesto italiano non si esaurisce con la figura di Benedetto o di vescovi intellettuali come Ennodio, ma ha notevole impulso e rilancio con papa Gregorio Magno (Gregorio I). Figura di altissimo spessore umano, spirituale, culturale e politico, Gregorio sa arginare la decadenza economica e sociale della penisola italiana, alle prese con le aspirazioni del regno longobardo, e le pretese dei bizantini contro il primato della Chiesa di Roma. L attività politica di Gregorio è infatti tutta volta a rafforzare il potere papale, ponendo le basi per quello che nei secoli diventerà lo Stato della Chiesa con una sua configurazione territoriale e politica. Sul fronte estero a Gregorio si deve però non solo un coinvolgimento diplomatico, ma anche un azione massiccia di conversione attraverso monaci come Agostino di Canterbury, inviato a evangelizzare il territorio britannico. La personalità di Gregorio spicca nel panorama culturale della seconda metà del secolo per la sua intensa attività letteraria. Oltre al registro di lettere in quattordici libri che testimoniano la sua attività politica e pastorale, egli è autore di testi esegetici: i Moralia in Iob (un commento del Libro di Giobbe dedicato a Leandro di Siviglia e nel quale il testo biblico è spiegato secondo il metodo letterale, allegorico e morale), l Expositio in librum primum Regum, l Expositio in Canticum canticorum. Le omelie tenute sui Vangeli sono state invece radunate in due libri, mentre quelle sul Libro di Ezechiele, che risalgono circa al 593 d.C., sono raccolte separatamente. Al primo anno di pontificato (590 d.C.) risale la stesura della Regula pastoralis dedicata a Giovanni vescovo di Ravenna e incentrata sul ruolo che devono ricoprire coloro che governano la Chiesa. Nel testo Gregorio descrive la figura e la condotta di vita che contraddistinguono un vescovo esemplare e soprattutto un pontefice perfetto. Sempre legata all impegno di divulgazione e consolidamento della spiritualità evangelica e monastica è l opera maggiormente famosa e diffusa: i Dialogi. In questi, articolati in quattro libri (sotto forma di racconto che il papa fa al diacono Pietro), Gregorio raccoglie una serie di racconti agiografici in cui sono protagonisti santi, uomini di Dio, leggende e miracoli, accadimenti straordinari che testimoniano l intervento e la presenza di Dio, come di presenze demoniache. Il secondo libro è interamente dedicato alla figura di san Benedetto da Norcia. Figura di assoluto della cui vita si hanno notizie grazie a Gregorio Magno, dà vita a un importante comunità monastica e scrive la Regula monachorum. prestigio, Gregorio è oltre che pontefice anche leader politico e mediatore tra Bizantini e Longobardi. Il suo grande spessore si manifesta anche nella produzione letteraria, che comprende scritti di vario genere: a quelli esegetici si affiancano infatti i testi teologici, che dimostrano la profonda dottrina dell autore, ma anche la Regula pastoralis e, soprattutto, i Dialogi, l opera più nota, di taglio agiografico, in 4 libri. VIDEO Gregorio Magno e Teodolinda 807

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Età imperiale