Confessiones

DAL TARDOANTICO AL MEDIOEVO Confessiones T2 L avversione per lo studio tratto da Confessiones I, 12, 19 italiano Agostino si sofferma in questo brano sulla sua infantile avversione allo studio come segno di una cattiva inclinazione; questa si rivelerà con più evidenza nel periodo dell adolescenza, ritenuta, come lo stesso autore afferma, l età più esposta ai rischi del peccato. 12.19. Tuttavia proprio nella fanciullezza, che suscitava al mio riguardo apprensio- 5 10 ni minori dell adolescenza, non amavo lo studio e odiavo di esservi costretto. Vi ero però costretto, e per il mio bene, ma io non compivo del bene, perché non avrei studiato senza costrizione, e chi agisce suo malgrado non compie del bene, per quanto sia bene quello che compie. Neppure coloro che mi costringevano compivano del bene, ma il bene mi veniva da te, Dio mio. Essi non vedevano altro scopo, cui potessi rivolgere quanto mi costringevano a imparare, se non l appagamento delle brame inappagabili di una miseria che sembra ricchezza e di una infamia che sembra gloria. Ma tu, che conosci il numero dei nostri capelli,1 sfruttavi a mio vantaggio l errore di tutti coloro che insistevano per farmi studiare, come sfruttavi anche il mio, che non volevo studiare, per impormi un castigo di cui non era immeritevole quel così piccolo fanciullo e così grande peccatore.2 Così mi procuravi del bene non da chi compiva del bene, e del mio stesso peccato mi ripagavi equamente. Hai stabilito infatti, e avviene, che ogni anima disordinata sia castigo a sé stessa. (trad. C. Carena) 1. conosci capelli: è una citazione del Vangelo di Matteo (10, 30): Vestri autem et capilli capitis omnes numerati sunt, ma anche i capelli del vostro capo sono stati tutti contati . 2. così piccolo peccatore: in latino il contrasto è evidenziato dalla figura etimologica*: tantillus puer et tantus peccator. Analisi del testo I peccati del piccolo Agostino Come in tutta l opera, il dialogo è fra l autore/protagonista e Dio: un dialogo singolarmente affettivo, in cui ogni situazione, anche la più scontata, come la svogliatezza di un bambino di fronte allo studio, assume un particolare significato. L errore di Agostino, che studia solo perché vi è costretto, e di coloro che lo costringono a studiare per permettergli di ottenere un appagamento ingiusto nella ricerca della gloria, diventa per volontà divina un bene. Riferendosi al passo evangelico in cui è detto che persino il numero dei capelli 772 del fedele è noto a Dio (Matteo, 10, 30), Agostino afferma che il proprio errore diventa, come quello dei suoi insegnanti, uno strumento di cui Dio si serve per infliggere un castigo, che però non è fine a sé stesso, ma è fonte di progresso per l anima. Come sempre nelle Confessiones l autore non mostra alcuna indulgenza verso di sé (tantillus puer et tantus peccator) e guarda con occhio severo persino il comportamento di un bambino, individuando in esso la traccia di un disordine morale destinato a riproporsi con maggiore evidenza in seguito.

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale