Tua vivit imago - volume 3

DAL TARDOANTICO AL MEDIOEVO in breve Il corpus delle opere di Opere biografiche e storiografiche Per quanto riguarda invece l interesse storico e Girolamo comprende biografico, Girolamo è autore (tra il 378 e il 380 d.C.) di un Chronicon, traduzione dal gresia opere agiografiche co di quello di Eusebio di Cesarea, che egli integra comprendendo la storia dalla creazione e biografiche come il De viris illustribus che al 378 d.C. Nel De viris illustribus (del 392 d.C.), egli riprende il modello svetoniano aprimandano al modello plicandolo però al mondo cristiano e raccogliendo 135 biografie tra scrittori greci e latini svetoniano, sia opere a partire da san Pietro (includendo anche sé stesso, due scrittori giudaici, Filone Alessanstoriografiche, fra cui drino e Giuseppe Flavio, e poi Seneca, che egli valuta soprattutto per la storia diffusa in spicca il Chronicon, compendio di storia ambito cristiano del presunto scambio epistolare con san Paolo). Girolamo si dedica universale, frutto della poi alla biografia di figure esemplari e forse la sua primissima opera è proprio una Vita traduzione dell opera Pauli (datata al 376 d.C.), con protagonista un eremita egizio. Al 391 d.C. risale la Vita di Eusebio di Cesarea, ampliato e aggiornato Malchi, nella quale egli intesse un elogio della verginità sull esempio del protagonista, che fino agli anni coevi costretto all unione coniugale continua a praticare la castità. Più o meno allo stesso anno all autore. si data la Vita Hilarionis, opera maggiormente vicina, per impostazione, alla biografia di tradizione classica. Un elogio di santa Paola (la sua collaboratrice in Terrasanta) è invece profuso nell epistola 108, indirizzata alla figlia di lei. Girolamo è molto attivo La Vulgata e le opere esegetiche L importanza di Girolamo si lega poi agli studi sulla anche nell esegesi biblica, Bibbia e soprattutto alla sua fondamentale opera di traduzione, tornando per l Antico Teambito in cui coniuga la stamento all originale ebraico per fornire con un lavoro da filologo-traduttore un testo passione di traduttore a corretto e fedele al testo autentico, al contrario delle Veteres Latinae e della Settanta, molto difquella di filologo. La sua opera più nota, tuttavia, fuse e normalmente utilizzate. La traduzione di Girolamo, definita come Vulgata, si afferma è la Vulgata, la prima con enorme successo e si impone con il concilio di Trento come testo ufficiale della Chiesa traduzione completa (ancora oggi le Scritture sono lette nella cosiddetta Nova Vulgata, testo filologicamente rivisto della Bibbia in latino dall ebraico e dal greco sulla base della traduzione geronimiana). nella quale alterna parti Lo studio delle Scritture e la passione filologica del traduttore emergono anche in altri tradotte in modo più testi, come il Liber locorum (o De locis Hebraicis), incentrato sulla toponomastica, l Onoletterale e altre più libere. masticon (o Liber interpretationum Hebraicorum nominum), composto come una sorta di dizionario dei nomi ebraici spiegati con riferimenti anche alla lingua greca, le Quaestiones Hebraicae in Genesim. Girolamo elabora una vera e propria teoria della traduzione che illustra nella lettera 57 indirizzata a Pammachio e intitolata, quasi programmaticamente, De optimo genere interpretandi ( Il miglior metodo di tradurre ). Tale metodo consiste nel rispetto dei due piani del testo, quello letterale e quello spirituale, come spirituale è del resto il metodo esegetico seguito anche nei commenti e nelle omelie. Tra questi testi si può ricordare il Commento al profeta Ezechiele, in più libri e risalente al periodo del sacco di Roma del 410 d.C. Dell attività da traduttore fanno parte anche alcune opere di Origene, come il già citato De principiis, in aperta polemica con Rufino, e la traduzione del De Spiritu sancto di Didimo il Cieco. L epistolario di Girolamo L epistolario Di Girolamo possediamo anche un ampio epistolario, nel quale sono raccolcomprende 120 lettere te circa 120 lettere che danno la dimensione della profondità spirituale e culturale dell aue si basa sui precedenti tore, il quale nelle lettere inserisce sentimenti e passioni, non solo riflessioni di carattere di Cicerone, Frontone e dottrinale o questioni di metodo per noi importanti. Ne è un esempio la lettera 70, indirizSimmaco: le informazioni in esso contenute ci zata nel 397-398 d.C. al retore Magno, nella quale egli spiega come sia necessario usare la aiutano a interpretare cultura profana piegandola al servizio del contenuto cristiano, in funzione dell esposizione meglio la complessa e spiegazione di esso. Molteplici i modelli classici, da Cicerone a Frontone, Simmaco e molti personalità dell autore. altri, con cui si forma Girolamo e dei quali la critica (soprattutto grazie allo studio dell epistolario) ritiene si possa pensare a una conoscenza diretta da parte dell autore. 750

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale