La poesia

DAL TARDOANTICO AL MEDIOEVO in breve Alla prima fase ancora pagana appartiene l attività letteraria connessa all insegnamento; egli è autore di un Ars grammatica, che possediamo incompleta, ma appare in tutta la sua portata innovativa perché affronta problemi legati all ortografia in una sezione specifica e nel quarto libro tramanda un trattato di metrica di un grammatico precedente, Elio Festo Aftonio. Compone anche commenti al trattato De inventione ciceroniano e trattati su Platone, Aristotele, Plotino e Porfirio. Convertitosi al cristianesimo, scrive opere teologiche e apologetiche, assieme a un commento alle Lettere di San Paolo. Macrobio è autore dei Macrobio Nella tradizione tecnico erudita-grammaticale ed enciclopedica si inscrive anche Saturnalia, opera di l opera di Macrobio, verosimilmente prefetto del pretorio in Italia intorno al 430 d.C. La concarattere enciclopedico testualizzazione dell autore è stata a lungo dibattuta: oggi si tende a collocare la sua nascita in forma dialogica, negli ultimi anni del IV secolo, mentre in passato si riteneva che l ambientazione e il conteche riporta discussioni conviviali fittizie su vari nuto dei Saturnalia legittimassero una datazione diversa e maggiormente vicina al periodo argomenti. Al suo interno costantiniano. Macrobio ha prevalentemente interessi filosofici neoplatonici e grammaticali, hanno grande spazio Virgilio, considerato non come testimonia anche la frammentaria opera De verborum Graeci et Latini differentiis et sosolo poeta ma anche cietatibus. L opera di maggior respiro sono i Saturnalia (Saturnaliorum convivia), scritti sotto figura esemplare in cui si forma di dialogo platonico in sette libri, all interno dei quali si ha lo sviluppo di un dialogo concentrano tutti i saperi, e Cicerone. nel dialogo: il protagonista Postumiano racconta infatti a Decio quanto era stato riferito da Eusebio, che aveva partecipato alle tre giornate dedicate ai festeggiamenti di Saturno (17-19 dicembre 384 d.C.), nel corso delle quali famosi intellettuali del tempo si erano intrattenuti con discussioni su varie questioni erudite. La prima giornata è dedicata a questioni di calendario e di religione, la seconda a Virgilio come erudito, la terza a Virgilio come poeta. La struttura d insieme di ogni giornata è organizzata in mattine dedicate ad argomenti più impegnativi e in discussioni più leggere riservate ai pomeriggi; la trattazione tocca di volta in volta anche vari argomenti antiquari, letterari e linguistici e si snoda per grandi parentesi dialogiche, a tratti intervallate da scambi di battute tra i vari convitati. L auctor di riferimento è Virgilio, il quale costituisce una sorta di enciclopedia poetica alla quale rifarsi; l impostazione dialogica, l approccio filosofico e d insieme molto devono però all altro grande modello: Cicerone. Nei Saturnali si fondono così molteplici istanze culturali e letterarie che prendono corpo in un organizzazione enciclopedica del sapere e in un impostazione filosofica. Quest ultima componente e il modello ciceroniano emergono con ancor più evidenza nell altra opera, il Somnium Scipionis, un commentario del racconto conclusivo del sesto libro del De re publica di Cicerone. La poesia Nella poesia di ispirazione pagana predomina il virtuosismo stilistico, la forza della tradizione garantita dall elevata formazione culturale degli autori, che si concretizza nell elaborazione di modelli letterari pregressi, ma in forme poetiche nuove. Tiberiano è poeta Tiberiano Tiberiano è l autore di quattro carmi, contenuti nell Anthologia Latina, fortemente raffinato; la tradizione condizionati dai modelli classici. Il primo, in tetrametri trocaici, è la descrizione di un paeci ha tramandato saggio secondo la topica del locus amoenus; il secondo tratta della rovina causata dall oro, è 4 carmi, di argomento e metro vario, composto in esametri e rielabora motivi filosofico-moralistici; il terzo è in faleci e riprende un contenuti all interno motivo cinico, descrivendo un uccello che bagnato (e quindi pesante per la pioggia) non riesce dell Anthologia Latina. a volare. L immagine serve per riflettere sulla precarietà della sorte e per esortare a vivere senza eccessi in un aurea mediocr tas, secondo la visione oraziana. Il quarto carme è un inno filosofico in esametri. Il Tiberiano autore di questi carmi è verosimilmente da identificare con il dotto Gaio Annio Tiberiano prefetto di Gallia del 336 d.C. definito letterato da Girolamo. 724

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale