4. Verso la caduta dell’impero d’Occidente

DAL TARDOANTICO AL MEDIOEVO in breve 4. Verso la caduta dell impero d Occidente A Teodosio succedono Il generale Stilicone Alla morte di Teodosio, nel 395 d.C., l impero viene diviso fra i suoi i figli Onorio due figli: Onorio ottiene l Occidente (con capitale Ravenna), ad Arcadio va invece l Oriente (in Occidente) e Arcadio (con capitale Costantinopoli). I nuovi imperatori, poco più che bambini, sono posti sotto la (in Oriente); Onorio è affiancato da Stilicone, tutela di due importanti personaggi della corte: Stilicone, generale di origine vandala, esercita che argina Visigoti e la reggenza per conto di Onorio, mentre a occuparsi di Arcadio è Rufino. Quest ultimo, però, Ostrogoti ma viene viene assassinato dopo pochi mesi perché coinvolto nello scontro originato nel frattempo dalgiustiziato perché troppo la rivalità che contrappone i due tutori, entrambi interessati a controllare l impero nel suo potente. complesso. La parte orientale, seppur funestata da lotte per il potere interne alla corte, vive comunque una situazione relativamente stabile; viceversa l Occidente è in piena crisi perché alle invasioni da parte di nuovi popoli germanici si aggiungono le rivolte dei popoli foederati e i tentativi di interferenza da parte dell impero d Oriente, che si spinge fino a suscitare una ribellione in Africa: Gildone, al comando delle province africane per conto dell imperatore d Occidente, decide di schierarsi dalla parte di Costantinopoli, privando Roma dei rifornimenti di grano prodotti nella regione. Il prestigio e l abilità di Stilicone si rivelano fondamentali per fronteggiare le tante minacce (il generale ha la meglio sui Visigoti nel 401 d.C. e sugli Ostrogoti nel 405 d.C.), ma le sue origini non romane, la fede ariana (à p. 720) e il rapporto di collaborazione con i barbari (à p. 715) e in particolare con Alarico, re dei Visigoti creano attorno alla sua figura un clima di sospetto che alla fine si rivela fatale. Accusato di tramare contro l imperatore Onorio, nel 408 d.C. viene fatto giustiziare. Dittico consolare che ritrae il generale Stilicone in armi con la moglie e il figlio. L Occidente è debole Il declino di Roma La fine di Stilicone segna il tramonto di Roma: la sua scomparsa, infatti, ma Roma non accetta priva l impero di un abile generale e fa sì che la corte d Occidente propenda per una linea compromessi con le politica decisamente ostile ai barbari. La nobiltà, infatti, non riesce ad accettare il ridimenpopolazioni germaniche, sottovalutandone le sionamento del potere romano nei confronti delle popolazioni germaniche, con le quali forze, e nel 410 a.C. si illude di poter ancora trattare da una posizione di forza. Gli avvenimenti degli ultimi i Visigoti di Alarico decenni, però, hanno stravolto il precedente equilibrio poirazziano l Urbe. ché l impero, dalla disfatta di Adrianopoli in poi, si è trovato costretto ad accogliere nel proprio territorio questi popoli che premevano alla frontiera, concedendo loro di stanziarsi come foederati e di mantenere la propria unità politica. Tale prassi ha favorito, di fatto, l emergere di signori della guerra , capi barbari che, radunati attorno a sé forti contingenti militari, si pongono al governo di un territorio o di una popolazione con il titolo di rex oppure dux, comportan- à Moneta d oro risalente all imperatore d Occidente Onorio che effigia la personificazione di Roma. 714

Tua vivit imago - volume 3
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Età imperiale