Tua vivit imago - volume 3

L autore Seneca oscura o addirittura torna indietro rispetto al suo corso da est a ovest. La perversione etica comporta insomma una parallela alterazione nell ambiente. Questo tratto non è estraneo alla tragedia greca, ma Seneca lo dilata e lo approfondisce, probabilmente anche perché perfettamente in linea con la filosofia stoica, che considera l universo come un sistema interrelato, in cui un alterazione a livello microcosmico (quale la perversione dell uomo) provoca ripercussioni a livello macrocosmico (dunque dell ambiente e del mondo intero) perché altera l equilibrio generale (à pp. 162-163). I testi si caratterizzano per uno spiccato gusto del macabro e del sangue, insistentemente presente sulla scena (ed è questo un tratto caratterizzante rispetto ai più sobri modelli greci, che verrà molto apprezzato dagli autori barocchi), e per la presenza di cori pressoché avulsi dalla scena, che offrono uno sguardo quasi filosofico sulla vicenda (per esempio, aprono una riflessione sulla vecchiaia nell Hercules furens, o sulla vita ritirata nel Thyestes) oppure elevano un inno a un dio (come a Bacco, nell Oed pus). Questi cori, la cui funzione narrativa è tuttora discussa, ottengono l effetto di spezzare la tensione drammatica, che riprende più vigorosa subito dopo. Le trame delle tragedie di Seneca Hercules furens Ercole, tornato dagli Inferi, viene fatto impazzire per vendetta da Giunone, e uccide moglie e figli. Tornato in sé, vorrebbe uccidersi, ma viene distolto dal suo proposito dal vecchio Anfitrione. Troa des Narra la vicenda delle donne troiane dopo la disfatta: la disperazione di Ecuba e l uccisione del figlio di Ettore, Astianatte, il cui nascondiglio viene scoperto da Ulisse con l inganno. Phoenissae Tragedia incompiuta, priva di cori e parte finale. I gemelli nati dall incesto di dipo, Eteocle e Polinice, stanno per affrontarsi in una guerra che finirà con la morte di entrambi. La madre Giocasta cerca di fermarli. Medea Abbandonata da Giàsone, per amore del quale aveva tradito suo padre e ucciso suo fratello, Medea si vendica nel modo più crudele: trasforma il matrimonio di lui con la figlia di Creso in una strage e uccide i figli che aveva avuto da lui. Phaedra In assenza del marito Tèseo, Fedra si innamora follemente del figliastro Ippolito; rifiutata da lui, lo accusa di violenza. Tèseo invoca dunque la vendetta divina contro di lui e Ippolito trova una morte atroce, prima che il padre si renda conto del suo errore. Oed pus dipo, re di Tebe, scopre che la causa della pestilenza che opprime la città è lui stesso, macchiatosi inconsapevolmente di parricidio (avendo ucciso il padre Laio) e di incesto (avendo sposato la madre Giocasta). Poiché non ritiene la semplice morte una pena adeguata, si cava gli occhi (à T21) e va volontariamente in esilio. Agamemnon Tornato vincitore da Troia, Agamennone viene ucciso a tradimento dalla moglie Clitemestra con l aiuto dell amante Egisto. Clitemestra non gli perdonava l aver ucciso con l inganno la figlia Ifigenìa pur di salpare per Troia e l aver portato con sé come concubina Cassandra. Thyestes treo, re di Micene, finge di accogliere il fratello in esilio Tieste per riconciliarsi con lui, ma invece si vendica dei suoi tradimenti facendogli mangiare, inconsapevolmente, le carni dei propri figli (à T19-T20). Hercules Oetaeus Narra della morte di Ercole, provocata dalla tunica avvelenata donatagli dalla moglie che lo credeva erroneamente infedele, e della sua assunzione fra gli dèi. La tragedia, spesso interpretata in chiave cristiana, è da lungo tempo ritenuta spuria, perché stilisticamente e strutturalmente diversa dalle altre, e opera di un bravo imitatore di Seneca. Octavia Unica tragedia praetexta (cioè di argomento romano) giunta fino a noi, narra il ripudio, la relegazione e l uccisione di Ottavia, sorellastra e moglie di Nerone, orchestrati dall imperatore per poter sposare Poppea. La tragedia è ritenuta inautentica, perché nel dramma Seneca compare tra i personaggi, cosa inaudita per il teatro tragico antico; inoltre, il fantasma di Agrippina fornisce numerosi dettagli sulla morte di Nerone, ma Seneca non poteva conoscerli, poiché era morto tre anni prima. Testo PLUS Il fantasma di Agrippina 71

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Età imperiale