Tua vivit imago - volume 3

Il contesto letterario La letteratura nell età dell angoscia 15 non corpus odoribus honestatis: reservatis unguenta funeribus, coronas etiam sepulcris denegatis, pallidi trepidi, misericordia digni, sed nostrorum deorum. Ita nec resurg tis miseri nec interim viv tis. 7. Proinde, si quid sapientiae vobis aut verecundiae est, desin te caeli plagas et mundi fata et secreta rimari: satis est pro pedibus aspicere, maxime indoctis impolitis, rudibus agrestibus; quibus non est datum intellegere civilia, multo magis denegatum est disserere divina. non onorate il corpo con i profumi, riservate gli unguenti per i funerali, negate le corone pure alle tombe, pallidi e intimiditi: degni di compassione sì, ma da parte dei nostri dèi. Così né risorgete, o infelici, né frattanto vivete. 7. E allora, se in voi c è un po di saggezza e di pudore, non esplorate più le regioni del cielo e i segreti destini del mondo. Ce n è a sufficienza nel guardarsi davanti ai piedi, specialmente se uno è rozzo e ignorante, grossolano e incivile. A gente così non è dato di capire le cose temporali, e molto meno è permesso di discettare su quelle divine. (trad. M. Spinelli, con adattamenti) 6. Sic reformidatis interim viv tis honestatis: è la seconda persona plurale dell indicativo presente del verbo hones to. Ita nec resurg tis viv tis: dal punto di vista pagano, essendo la credenza nell immortalità dell anima e nella resurrezione dei corpi priva di senso, i cristiani rinunciano inutilmente a godersi appieno la vita terrena. 7. Proinde divina desin te caeli rimari: l autore introduce qui dei sintagmi poetici: caeli plaga (attestato a partire da Ennio e Lucrezio), secreta mundi e fata mundi (per quest ultimo si hanno rifermenti per esempio in Lucano), con un gusto fortemente mimetico, perché il discorso del pagano Cecilio non può non essere caratterizzato da un lessico con- notato da un punto di vista tecnico-filosofico e persino sacrale. La scelta del verbo deponente rimari è dunque significativa, perché si tratta di un verbo che con il significato figurato di scrutare, indagare, esaminare è utilizzato come verbo tecnico per indicare l arte divinatoria. Analisi del testo Alcune delle colpe attribuite ai cristiani In questo passo il dialogo insiste sull accusa mossa dai pagani ai cristiani considerati cittadini e romani inadatti. I toni piuttosto bruschi e accesi sono rifusi in un insieme di accuse e di argomentazioni che riguardano sia aspetti della vita di tutti i giorni (spettacoli, culti, processioni, banchetti) sia la sfera intellettuale e filosofica. Aspetto quest ultimo per il quale Cecilio chiama in causa i filosofi antichi e le conoscenze che hanno reso grandi i romani e Roma e per le quali i cristiani non sono né iniziati, né idonei. Tra le argomentazioni spicca il riferimento alla mancata osservazione e indagine da parte dei cristiani delle plagae ( distese ) del cielo e dei destini segreti del mondo. Ai cristiani è imputato il fatto di negare e rifiutare la grandezza del sapere an- tico e dei valori tradizionali sui quali era fondata la conoscenza del mondo e interpretato il destino di esso e dell uomo. Tutto il paragrafo si conclude con una frase a effetto, quibus non est datum intellegere civilia, multo magis denegatum est disserere divina (rr. 1516), costruita tramite la scelta di elementi antitetici, cioè i participi datum / denegatum, gli infiniti intelle gere / disserere e i sostantivi collettivi civilia / divina. La disposizione simmetrica delle due proposizioni giustapposte mette in rilievo come se si trattasse di una sorta di sentenza finale ad effetto l impossibilità, per i cristiani ignoranti, di qualsiasi speculazione filosofica e teologica, perché essi non sono in grado di comprendere i fondamenti del vivere civile e sociale in quanto negano ogni forma di tradizione collettiva. Laboratorio sul testo COMPRENSIONE 1. Che cosa intende Cecilio con l espressione ubi deus ille, qui subvenire revivescentibus potest, viventibus non potest (rr. 5-6)? 703

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale