MINUCIO FELICE

Il contesto letterario La letteratura nell età dell angoscia in breve MINUCIO FELICE La vita e l opera L Octavius Verso la fine del II secolo e la prima metà del III (tra 197 e 247 d.C.) si data la composizione dell Octavius, opera di Marco Minucio Felice, originario d Africa e inizialmente pagano. Di questo autore non si sa quasi nulla, se non che fu avvocato a Roma. L Octavius è un dialogo alla maniera ciceroniana impostato sugli interventi contrapposti dei personaggi: l avvocato pagano Cecilio (il quale rappresenta lo scetticismo filosofico) e il cristiano Ottavio. Tra i protagonosti compare lo stesso autore, amico di entrambi, il quale riporta il discorso dei due, quasi in veste di giudice. Il dialogo è ambientato sul lido di Ostia in una cornice naturale amena, di mattina, in un atmosfera di pacata distensione. La tesi di Cecilio Il confronto dialettico tra i protagonisti inizia perché Cecilio, vedendo la statua di Serapide, fa un cenno di reverenza e saluto. L atto di devozione genera uno scambio dal quale emerge il confronto tra vecchie credenze e difesa della religione tradizionale e il cristianesimo. Cecilio difende la religione e il mos maiorum, la cultura dei pagani e la loro attitudine sociale, diametralmente opposta all atteggiamento dei cristiani, accusati di chiudersi in sette, lontano dalla società, e considerati incolti; inoltre, Cecilio contesta la professione di fede nella resurrezione e il concetto di provvidenza divina. L argomentazione vincente di Ottavio Ottavio risponde controbattendo punto per punto e capovolgendo le accuse: il suo intervento occupa una porzione notevole del testo, assumendo un andamento semplice, pacato, che fa da contrappunto all energia polemica dell interlocutore. Ottavio insiste sul fatto che il cristianesimo non è in Busto di Serapide, contrapposizione con la filosofia, ma è anzi l unica vera filosofia. Esso copia romana da un originale greco non è nemmeno in contraddizione con il sapere antico perché molte del IV secolo a.C. concezioni, come l idea della conflagrazione universale, la visione delVaticano, Museo la punizione dei malvagi e della ricompensa dei giusti dopo la morte, Pio-Clementino. mostrano affinità e continuità tra mondo antico e cristianesimo senza sostanziali contraddizioni. Inoltre, all accusa di ignoranza e di asocialità, il cristiano Ottavio oppone l esempio dell amore verso il prossimo propugnato nei Vangeli e messo in pratica nella comunità di credenti nella vita quotidiana. Come avviene spesso nella descrizione letteraria di carattere filosofico e dimostrativo, alla fine uno dei due avversari si dichiara vinto e pronto a dar ragione all altro: così fa Cecilio che riconosce la validità delle argomentazioni di Ottavio, si dichiara sconfitto e anzi pronto a intraprendere il cammino di conversione. L Octavius di Minucio Felice è un dialogo in cui lo stesso autore prende parte alla discussione tra il pagano Cecilio e il cristiano Ottavio. Cecilio difende la tradizione latina e il mos maiorum, attaccando in particolare la chiusura e l ignoranza dei cristiani. Ottavio, che uscirà vincitore dalla disputa, mette in luce gli elementi di continuità tra la tradizione classica e quella cristiana e mostra come la socialità e la solidarietà siano alla base della morale cristiana. Lo stile In filigrana emerge dall opera la diversità di approccio di Minucio rispetto a Tertulliano: non vi sono né veemenza, né durezza, ma piuttosto una sostanziale tranquillità e pacatezza di toni che scivola verso un atteggiamento conciliante e pacificatore, senza scontri marcati o condanne decise del paganesimo, pur nel rimprovero dell attaccamento alla devozione tradizionale. Lo stile adottato evidenzia un influsso dei modelli classici (come Seneca) e in particolare la priorità dell auctor Cicerone, con un inclinazione verso modelli greci, soprattutto filosofici (da Platone ad Aristotele per l impostazione dialogica) e anche autori più moderni come Frontone e Apuleio. 701

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale