4. Le Epistole a Lucilio

L ET IMPERIALE in breve 4. Le Epistole a Lucilio Le Epistulae ad Lucilium Lettere filosofiche Scritte dopo il ritiro a vita privata, dunque fra il 62 e il 65 d.C., e sono lettere ispirate indirizzate all amico Lucilio (come il De providentia e le Naturales quaestiones), le Epistulae alla filosofia stoica, con ad Lucilium sono lettere filosofiche: secondo le caratteristiche di un genere letterario già elementi autobiografici praticato da Platone ed Epicuro, esse mescolano elementi autobiografici a tratti saggistie saggistici insieme, e sono concepite come ci, in quanto il loro fine non consiste solo in uno scambio amicale ma nella guida verso la una guida verso la saggezza. Quelle giunte fino a noi sono 124, suddivise in 20 libri di lunghezza diseguale, saggezza. ma abbiamo testimonianze dell esistenza di almeno altri due libri, ora perduti. Questo ci impedisce di identificare una conclusione propriamente intesa; né siamo certi che la prima lettera non fosse stata preceduta da altre. Seneca non si presenta come un saggio, ma come un adepto solo un po più avanti dell amico sulla strada della filosofia stoica: a Lucilio, egli promette non solo il progresso filosofico, ma anche, grazie alla fama imperitura dell epistolario, l eternità (epistola 21). Si tratta dunque, a differenza di quanto avviene per le lettere ciceroniane, non di una corrispondenza vera e propria, ma di un opera dichiaratamente rielaborata per essere fruibile anche da altri lettori, contemporanei e posteri: «Mi dedico al bene dei posteri: scrivo per essi cose che possano essere utili [ ] La strada giusta, che ho conosciuto tardi, già stanco per il lungo errare, la indico agli altri (epistola 8). Ne consegue che gli elementi tipici della letteratura epistolare (aneddoti autobiografici, riferimenti a eventi contemporanei, professioni di amicizia ecc.) sono ridotti al minimo; lo stesso personaggio di Lucilio, nonostante alcuni significativi riferimenti alla vita privata, risulta poco connotato, ma piuttosto delineato come un piccolo Lucio (il nome proprio di Seneca), più giovane, meno ricco, meno affermato e soprattutto meno avanzato dell autore negli studi di filosofia. Molte lettere hanno una La struttura e lo stile In molte, se non in tutte le lettere, si può rintracciare una struttura struttura in tre parti: tripartita, costituita da: cornice aneddotica 1. una cornice aneddotica, con riferimenti a fatti personali, a discussioni con Lucilio, a (prima persona singolare, piccoli eventi quotidiani; paratassi), meditazione filosofica (terza singolare, 2. una meditazione filosofica su un argomento suggerito dalla cornice stessa; ipotassi), conclusione 3. una conclusione parenetica (cioè esortativa), in cui, sulla base dell argomentazione esortativa. precedente, Seneca esorta l amico a comportarsi in una certa maniera. Ciascuna sezione è caratterizzata, nella maggior parte dei casi, da alcuni tratti stilistici: nella cornice si riscontra l uso della prima persona singolare e della paratassi*; nella meditazione il ricorso alla terza persona singolare e all ipotassi*; l utilizzo alternativamente della prima plurale e della seconda singolare nella conclusione, insieme a imperativi ed espressioni esortative. Per la natura complessa I temi Non è invece possibile individuare una continuità argomentativa o una tendenza e non sistematica delle evolutiva nel corpus per intero: i diversi tentativi di individuare dei filoni da parte degli stulettere, caratteristica di diosi, già faticosi per l incompletezza dell epistolario, si sono arenati davanti alla natura Seneca, è impossibile magmatica delle epistole, che, come del resto la struttura della maggior parte delle opere di individuare un unità tematica. I temi principali Seneca, sfugge alle classificazioni. Si possono tuttavia individuare alcuni punti fermi: sono: retorica, filosofia nelle epistole 1-29, le frequenti citazioni tratte direttamente da Epicuro (dall epistoe amicizia, accomunati la 30 in poi i rimandi a Epicuro non scompaiono, ma raramente vengono esplicitati dall esortazione a combattere la paura dall autore); della morte. la presenza di un gruppo di epistole campane (51-57), ambientate nei luoghi di villeggiatura della costiera napoletana; 68

Tua vivit imago - volume 3
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