NATURALES QUAESTIONES

L autore Seneca in breve stesso. Forse non a caso, il testo è dedicato a Ebuzio Liberale, un nobile di antica famiglia patrizia dal nome parlante (come lo è Sereno nel De tranquillitate): liberalis significa infatti generoso . Seneca si addentra nel dettaglio nelle differenti tipologie di beneficio e anche nel delicato problema della riscossione di esso, in caso di ingratitudine del beneficiato. L illustrazione di ciascuna tipologia è affidata spesso, come di consueto, a esempi storici e mitologici: dalle tre Grazie che simboleggiano la dinamica del beneficio (e cioè i tre momenti del dare, del ricevere e del ricambiare), a Catilina che tradì la Patria, benefattrice per definizione, ai Romani traditi dalla Patria stessa, come Cicerone, esiliato ingiustamente (à T9). NATURALES QUAESTIONES Un trattato scientifico sui fenomeni intralunari Le Naturales quaestiones sono un opera scritta dopo il ritiro, dedicata a Lucilio come le epistole e il De providentia probabilmente incompiuta, di certo giunta fino a noi in stato frammentario (degli 8 libri, uno manca della parte iniziale, uno di quella finale). Si tratta di un trattato dossografico meteorologico, vale a dire un testo che prende in esame diverse teorie in merito alle cause di alcuni fenomeni intralunari, cioè che capitano sulla Terra o fra la Terra e la Luna: questo ambito, definito appunto meteorologico, comprende, secondo la fisica aristotelica, il mondo della caducità e della corruzione, mentre i pianeti oltre l orbita lunare appartengono all universo perfetto e incorruttibile. Il trattato si articola in 8 libri, dedicati ciascuno a un argomento; secondo l ordine tramandato nei manoscritti (i libri denominati 4a e 4b sono stati tramandati come libro unico, finché non si è scoperto che appartenevano a due libri distinti): 1. fuochi celesti (arcobaleni, eclissi e simili); 2. tuoni e fulmini; 3. acque terrestri; 4.a piene del Nilo, 4.b pioggia e grandine; 5. venti; 6. terremoti; 7. comete. tuttora discusso se quest ordine rispecchi quello originale: la successione dei temi, infatti, non sembra seguire i criteri tipici di questo genere letterario, ossia una chiara ripartizione fra i quattro elementi oppure una direzionalità dall alto in basso o viceversa. La maggior parte degli studiosi moderni ritiene che l opera si aprisse con il libro tramandato come terzo (le acque terrestri), in base a varie considerazioni, fra cui le affinità fra la prefazione in esso contenuta e quella del De re rustica di Varrone (I secolo a.C.). Per ciascun fenomeno, Seneca presenta una descrizione, un elenco di teorie che ne illustrano la dinamica scientifica, e la propria posizione, perlopiù ricondotta all adesione a una teoria già nota, ma supportata da qualche nuovo argomento: di qui l attributo di dossografico in relazione al trattato, cioè relativo a un elenco di opinioni . Questo genere letterario, pur molto frequentato, potrebbe apparire anomalo in un autore tanto interessato al primato dell etica; esso invece è pienamente in linea con le finalità del filosofo: scopo del libro, infatti, sulla scia del De rerum natura di Lucrezio, è attenuare i timori superstiziosi dell uomo fornendo spiegazioni scientifiche dei fenomeni; non a caso, in ogni libro sono presenti digressioni moralistiche che illustrano le implicazioni etiche delle argomentazioni. Lo stile, come è richiesto in questo genere di testi, è piano e semplice, tuttavia non manca delle finezze proprie delle contemporanee Epistole, e ci offre un vertice assoluto di prosa lirica nella descrizione del Diluvio universale al termine del terzo libro (à T10). Le Naturales quaestiones prendono in esame vari fenomeni naturali, elencando le teorie note che li spiegano: lo scopo è contrastare i timori superstiziosi attraverso una spiegazione scientifica. Testo PLUS Perversioni da banchetto: le triglie annegate nel sugo 67

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale