T8 ITA - L’astuta moglie del fabbro

L ET IMPERIALE T8 L astuta moglie del fabbro tratto da Metamorfosi IX, 5-7 italiano In questo racconto una donna riesce a far nascondere il proprio amante ricorrendo a un singolare espediente: per evitare che il marito, tornato a casa prima del previsto, scopra il tradimento, la moglie fa finta che l uomo sia venuto a esaminare una grossa giara che la coppia aveva deciso di vendere. 5 10 15 20 25 30 35 646 5. C era dunque quest uomo, angustiato dalla più squallida miseria, che, andando a padrone, col magro salario strascinava faticosamente la vita. Aveva in compenso una moglietta, un essere meschinuccio anch ella, ma che per via della sua libidine maiuscola, s era resa famosa in tutto il paese. Un giorno che il marito di primo mattino se n era andato per il solito lavoro, in un momento quella faccia tosta del ganzo s intrufolò furtivamente in casa. Ma, mentre i due senza un pensiero al mondo si davan da fare nelle zuffe di Venere, ecco che all improvviso ritorna il marito. Trovato l uscio sbarrato con tanto di stanga, tutto compiaciuto della serietà della moglie, picchiò alla porta e, per avvertirla che era proprio lui, si diè anche a fischiare. Allora la donna, furba e navigata in birbanterie di questo genere, molla l uomo dalla stretta degli abbracci e lo fa nascondere entro ad una giara, seminterrata in un cantuccio e in quel momento vuota. Poi va ad aprire ed il marito non è ancora entrato del tutto, ch essa lo investe con una lavata di capo così: «Ah, ti sei messo a far la vita del dondolone, a bighellonare oziosamente e con le mani in saccoccia? Dunque non sei andato a lavorare! E come pretendi di campar la famiglia? Che mangeremo oggi? Ed io meschinella notte e giorno sto qui a tesser lana fino a slogarmi le braccia, perché in questo nostro stambugio s accenda almeno il lucignolo. Quant è più fortunata di me la nostra vicina, Dafne: quella di primo mattino sbevazza, banchetta, si fa i fianchi così e poi se ne sta a far le capriole coi suoi zanzeri . 6. Il marito strapazzato in questo modo: «Ma che ti prende! esclamò. «Il principale aveva una causa in tribunale e per oggi ci ha messo in libertà. Ma io alla nostra cenetta di stasera ci ho pensato lo stesso. Guarda un po questa giara: è rimasta sempre vuota e non serve ad altro che a pigliarci spazio e a fare impiccio in casa. Be , io l ho venduta per cinque denari ad uno, che a momenti sarà qui, ci darà i quattrini e se la porterà via. Su dunque, che aspetti a metterti a lavoro? Dammi una mano tanto ch io la tiri fuori e così la si consegna sùbito al compratore . Quella furbaccia di femmina colse al volo l occasione e, scoppiando sfacciatamente a ridere: «Che grand uomo , esclamò, «che perla di commerciante ho trovato! Una cosa, che io, povera donna che non mi muovo mai di casa, avevo di già venduta per sette denari, lui me la dà via a un prezzo inferiore! . Lieto dell aumento, il marito: «E chi è , chiese, «questo che te la paga tanto? . «Babbaccione! rispose la donna. «Ma è già un pezzo che s è calato dentro la giara per rendersi ben conto se è buona . 7. Il ganzo, a questo punto, colse a volo il discorso della donna e facendo prontamente capolino: «Ho da esser sincero, la mia comare? disse. «Questa tua giara è proprio vecchia, un vero rottame tutto spaccato e pieno di crepe . Poi rivolgendosi con la

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale