DE OTIO – LIBRO VIII

L ET IMPERIALE in breve indifferenti al raggiungimento della felicità, allora non è una colpa possederli, purché se ne rimanga distaccati. A queste osservazioni si lega una feroce polemica contro l Epicureismo, qui inteso nella sua versione volgarizzata di filosofia che giustifica il piacere: in altri testi, come le Epistole, Seneca esprime invece grande apprezzamento per i valori autentici di questa scuola. DE OTIO LIBRO VIII Seneca cerca di La vita ritirata è giusta? Questo dialogo è giunto fino a noi mutilo delle parti iniziali conciliare lo stoicismo, e finali: non è così possibile identificare con certezza il destinatario, né stabilire la data di che sostiene la necessità composizione, anche se l argomento suggerisce una corrispondenza con il ritiro a vita privata della partecipazione dello stesso Seneca (62 d.C.). alla vita pubblica, e l epicureismo, che indica Nella società romana, la partecipazione alla vita politica e militare era vissuta come un la vita ritirata come dovere; non era considerato opportuno dedicarsi alla vita contemplativa. Seneca media tra mezzo per raggungere la la prospettiva stoica, che sostiene l impegno a ogni costo, e quella epicurea, che difende la serenità. vita ritirata come necessaria per raggiungere la serenità: la partecipazione al governo, infatti, implica molti turbamenti e apprensioni. Il filosofo osserva che, se il saggio sarà impossibilitato a giovare direttamente al suo Stato, allora lavorerà per lo Stato più grande, quello della comunità umana. Secondo lo stoicismo, infatti, il saggio è una sorta di bene comune a tutti gli uomini: dunque, sostiene Seneca, può giovare all umanità intera, non più con l attività politica ma con quella intellettuale. DE TRANQUILLITATE ANIMI LIBRO IX Nel dialogo l amico Come possiamo raggiungere la serenità? Questo testo, l unico che si avvicini effettivaSereno esprime il suo mente alla forma del dialogo, inizia con un discorso di Sereno, lo stesso amico a cui Seneca disagio per dover dedica anche il De constantia sapientis (à p. 61): egli descrive una condizione di disagio esirinunciare al lusso e al stenziale, caratterizzata da stress, insicurezza e insoddisfazione di sé (à T6). A dispetto del piacere per perseguire gli ideali stoici. La soluzione suo nome, Sereno si trova infatti combattuto tra il desiderio di vivere la propria vita secondo per Seneca è relativizzare i severi ideali dello stoicismo e il rimpianto per i lussi e i piaceri che dovrebbe abbandonare. gli eventi esterni. Il tema era stato trattato anche dallo stoico Panezio, in un opera in greco per noi perduta. La trattazione senecana si focalizza sugli aspetti esistenziali del problema: il modo migliore per evitare l insoddisfazione è relativizzare cose e persone, riportandole alla giusta dimensione; non farsi toccare dagli eventi esterni, ininfluenti per accrescere la virtù; concedersi ogni tanto dei piaceri come il vino o la danza, al pari di grandi romani considerati campioni di virtù, come Scipione o Catone (à T7). DE BREVITATE VITAE LIBRO X Il dialogo tratta del buon La vita è davvero breve come ci sembra? Nel De brevitate vitae, dedicato al suocero uso del tempo a nostra Paolino, prefetto dell annona (il funzionario preposto all approvvigionamento di grano), disposizione. La vita non Seneca ricorre a efficaci metafore tratte dal campo economico, il più vicino alle competenze è breve per il saggio, che del destinatario. Il tema, di inevitabile e perenne attualità, è il buon uso del tempo; la datanon spreca il suo tempo zione è incerta. in occupazioni futili. La tesi, la vita non è breve se sai sfruttarla , viene dimostrata attraverso elenchi di occupazioni ridicole in cui sprechiamo le nostre giornate (per esempio facendoci rubare impunemente ore intere dall amante o dal parrucchiere à T5) e incisive definizioni del tempo come 64

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale