2. Le opere

L autore Apuleio in breve Dal punto di vista della produzione letteraria, sembra sia stato un autore piuttosto prolifico: la tradizione gli attribuisce, infatti, un ampio numero di opere, anche se per molte di esse possediamo esclusivamente il titolo e pochi cenni sul contenuto. Gli scritti superstiti consistono in un antologia di discorsi (i Flor da), tre opere filosofiche a carattere neoplatonico (De deo Socratis, De Platone et eius dogmate, De mundo) il romanzo noto come Metamorfosi (Metamorphoseon libri) e la già ricordata Apolog a. 2. Le opere LEZIONE TRECCANI Apuleio: le Metamorfosi e i trattati filosofici LE OPERE RETORICHE E FILOSOFICHE Una raccolta di pezzi di bravura Dell ampia produzione di Apuleio è rimasto relativamente poco. A eccezione dell Apolog a e delle Metamorfosi, infatti, possediamo i Flor da, che consistono in un antologia di quattro libri che conservano 23 brani di orazioni: conformemente alla natura depoliticizzata dell oratoria imperiale (à p. 618), essi non sono altro che pezzi di bravura dall argomento più disparato, in cui il virtuosismo dell autore dà pieno sfoggio di sé. Non sappiamo se tale raccolta risalga ad Apuleio oppure sia frutto di una compilazione tardoantica; i riferimenti interni sembrano indicare come periodo di composizione il decennio compreso tra il 160 e il 170 d.C. I Flor da, composti Apuleio neoplatonico Sempre di natura retorica, nonostante l argomento, è il De deo Socratis, una trattazione, sotto forma di conferenza, della dottrina platonica dei dèmoni, figure che avevano il compito di mediare fra il mondo degli uomini e quello degli dèi. Questo testo ebbe un certo successo durante la tarda antichità perché, nonostante la sua natura di opera retorica, offre un accessibile sintesi dei principali punti della demonologia antica; ampiamente dibattuta dagli autori cristiani, e in particolare da Agostino, contribuì a consolidare la fama di mago che aleggiava attorno ad Apuleio. Di carattere più propriamente filosofico sono invece il De Platone et eius dogmate e il De mundo, che sono molto probabilmente gli unici trattati autentici fra tutti quelli che la tradizione attribuisce ad Apuleio: il primo consiste in una sintesi, piuttosto manualistica, della dottrina platonica secondo la sistematizzazione diffusa nel II secolo d.C., ossia pesantemente influenzata da elementi stoici e aristotelici; il secondo è, invece, un rifacimento in latino di un trattato greco falsamente attribuito ad Aristotele, il Perì kosmou (ca 384-322 a.C.). La produzione filosofica tra il 160 e il 170 d.C., sono un antologia di 23 orazioni su temi vari all insegna del virtuosismo. di Apuleio comprende il De deo Socratis (orazione sulla dottrina dei dèmoni), il De Platone et eius dogmate (sintesi della dottrina platonica) e il De mundo (rifacimento in latino di un trattato erroneamente attribuito ad Aristotele). L APOLOGI A OVVERO PRO SE DE MAGIA LIBER L autodifesa di Apuleio L Apolog a, conosciuta anche come Pro se de magia liber o De magia, è l unica orazione giudiziaria di età imperiale conservata. La sua autenticità, tuttavia, è indimostrabile: il testo, infatti, sicuramente non riporta il discorso effettivamente pronunciato in tribunale perché era prassi comune quella di rielaborare le proprie orazioni in vista della pubblicazione. Non siamo in grado di stabilire, dunque, dove si fermi la verità e se e dove cominci la finzione: la struttura e i temi lasciano il sospetto che si tratti, più che di una reale autodifesa, di un divertissement letterario, un discorso in cui l accusa (vera o presunta) di aver sposato una ricca vedova dopo averla circuita col ricorso a filtri magici e incantesimi è impiegato da Apuleio come pretesto per fare sfoggio della propria cultura e della propria abilità di letterato. L Apolog a rappresenterebbe la rielaborazione dell autodifesa di Apuleio dall accusa di pratiche magiche ai danni della moglie, ma non è chiaro se sia un semplice divertissement. PLUS In nome della legge! 617

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale