Tua vivit imago - volume 3

Il contesto letterario La letteratura in un età pacificata in breve Una miscellanea per lettori colti Le Noctes Atticae sono composte da venti libri e sono quasi interamente conservate: soltanto l ottavo libro e parte della prefazione sono andati perduti. Si tratta di un opera miscellanea, di ispirazione enciclopedica, in cui si affrontano argomenti di vario interesse, che spaziano liberamente dalle questioni etimologiche e grammaticali agli aneddoti storico-biografici o alle disquisizioni filosofiche o scientifiche. Il titolo allude al fatto che l opera sarebbe frutto di appunti e resoconti trascritti da Gellio durante le notti di un inverno trascorso ad Atene. Per la loro impostazione priva di sistematicità, le Noctes Atticae si collocano propriamente in quel filone minore della tradizione erudita a cui appartengono le sillogi come le silvae o i prata: si presentano dunque Aulo Gellio circondato dai sapienti come un opera che si accontenta di soddisfare le curioin un manoscritto delle Noctes Acticae, sità erudite del pubblico di lettori colti cui è destinata. 1448. Milano, Biblioteca Ambrosiana. Nonostante ciò, Gellio dimostra di possedere una fine sensibilità letteraria, vaste e approfondite conoscenze e anche una discreta autonomia di giudizio. Allievo di Frontone, è fortemente influenzato dall arcaismo del maestro, senza però che questo gli impedisca di apprezzare anche le qualità stilistiche di grandi classici come Cicerone. Alla passione antiquaria di Gellio dobbiamo la conservazione di molti frammenti di poeti e prosatori latini arcaici e la trasmissione di interessanti aneddoti e curiosità sugli autori antichi, sia romani che greci. Egli accompagna di frequente le proprie citazioni con osservazioni linguistiche e stilistiche o con notazioni critiche che spesso non mancano di acume. Alcuni capitoli delle Noctes Atticae si presentano sotto forma di dialoghi ai quali prendono parte alcuni intellettuali di spicco del tempo, come Frontone e Favorino, e quindi costituiscono per i moderni una testimonianza significativa del contesto culturale del periodo: il quadro che Gellio dipinge, con tratti sfumati, è quello di una società di dotti legati da amicizia e stima reciproca e impegnati in raffinate conversazioni erudite. La prosa di Gellio, caratterizzata da gusto per il dettaglio e da piacevolezza narrativa, si fonda su un periodare chiaro e scorrevole, che rifiuta naturalmente lo stile moderno senecano senza però fossilizzarsi su un arcaismo eccessivamente rigoroso. Gellio appare, in sostanza, un rappresentante esemplare della cultura del periodo, ricca di raffinata erudizione ma priva di una sua originale creatività. Le Noctes La storiografia Con Tacito si chiude la lunga tradizione della storiografia romana di parte senatoria, che aveva prodotto tante opere di altissimo livello letterario. A partire già dal II secolo, il modello che si andrà gradualmente affermando sarà quello di una storiografia minore incentrata, da una parte, sulla narrazione biografica, il cui maggiore rappresentante è Svetonio (à p. 605), dall altra, sulla sintesi e la rielaborazione sommaria (epitomi e compendi). Particolare importanza ricopre l Epitoma de Tito Livio bellorum omnium annorum DCC, attribuita a un Lucio Anneo Floro (o Lucio Giulio Floro): dedicata alla storia militare di Roma dalle origini fino al principato di Augusto, l opera è caratterizzata da uno stile vivace, conciso e retoricamente ricercato. Rilievo decisamente minore hanno altri testi di natura compendiaria di cui abbiamo testimonianza, come quelli di Granio Liciniano e di Lucio Ampelio. infine da collocare probabilmente in questo secolo anche Giustino, che realizzò un epitome delle Historiae Philippicae, vasta opera dello storico di età augustea Pompeo Trogo. Nel II secolo la Atticae, in 20 libri, sono un opera enciclopedica non sistematica che tratta di svariati argomenti, destinata a un pubblico di lettori colti. Testo PLUS Bandire le parole antiquate, disusate, smesse storiografia vede l affermarsi di due generi minori: la biografia, di cui Svetonio è il massimo esponente, e il compendio, in cui spicca invece Floro, autore di un epitome dell opera di Tito Livio. 601

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Età imperiale