Tua vivit imago - volume 3

L ET IMPERIALE in breve Frontone (ca 100- Frontone Marco Cornelio Frontone nasce intorno al 100 d.C. a Cirta, importante città della 170 d.C.) nasce in Numidia. Giunto a Roma, ottiene grande fama grazie alle sue abilità retoriche e intraprende Numidia, ma vive a Roma, una brillante carriera pubblica sotto gli imperatori Adriano e Antonino Pio, ricevendo da dove è prima maestro di retorica, poi politico quest ultimo l incarico di occuparsi dell educazione dei suoi figli adottivi, i principi Marco di successo. Grazie al Aurelio e Lucio Vero. Muore in età piuttosto avanzata, probabilmente attorno al 170 d.C. cardinale Angelo Mai che L opera di Frontone è andata in larga parte perduta: nemmeno una delle sue orazioni è nel 1815 rinvenne gran giunta fino a noi, mentre possediamo il suo epistolario, scoperto dal filologo e cardinale parte del suo epistolario, possiamo oggi leggere Angelo Mai (1782-1854), che nel 1815 lo rinvenne nel palinsesto di un manoscritto datato numerosi scambi al VI secolo. Si tratta di un ampio carteggio privato intrattenuto con i membri della casa imdi Frontone con membri periale o con altri importanti personaggi del tempo e ripartito in diversi libri, ordinati sulla della casa imperiale. Dal punto di vista stilistico base del destinatario delle lettere. Diverse epistole sono mutile o frammentarie e alcune sono l autore propende composte in greco o in un misto di latino e greco. Rientrano nella raccolte delle Epistulae, per le tendenze inoltre, anche alcuni scritti minori, brevi trattati in forma epistolare tramandati con titoli arcaizzanti tipiche del secolo in cui vive. autonomi, che trattano di un argomento mitologico, come l Arion, sulla vicenda del mitico Testo PLUS I precetti retorici di Frontone: l accurata selezione delle parole citaredo Arione, o storico, come il De bello Parthico, dedicato alla campagna militare condotta da Lucio Vero contro i Parti, oppure hanno carattere programmatico, come i Principia historiae, sui fondamenti da seguire nello scrivere di storia, o ancora sono scritti d occasione (De feriis Alsiensibus e De nepote amisso) o prove di puro virtuosismo retorico (è il caso delle Laudes fumi et pulveris e delle Laudes neglegentiae). Frontone è alla ricerca di uno stile che non sia moderno ma che risulti nondimeno nuovo, inaudito. Per ottenere questo, egli promuove un ritorno agli autori arcaici, per riscoprire quelli che egli definisce insperata atque inopinata verba (epistola Ad M. Caesarem IV, 3, 3), cioè quei termini che sono resi nuovi e inattesi proprio per via della loro antichità. Egli propone dunque di evitare i neologismi e di ricercare l originalità recuperando le parole che erano state utilizzate dagli autori precedenti al periodo classico della letteratura latina e che sono ormai cadute in disuso. Della letteratura arcaica Frontone cerca inoltre di imitare anche la spiccata musicalità, riproducendone il gusto per gli effetti sonori, come rime e allitterazioni*, per i parallelismi* e per i giochi di parole. Per il resto, il suo periodare, sebbene si presenti ampio e armonioso secondo il modello ciceroniano, è comunque spigliato e vivace, e, nonostante le teorizzazioni, rifugge il purismo esasperato ed è aperto anche ai colloquialismi e alle commistioni con il greco. Va detto che dei suoi scritti non ci è rimasto altro se non la sezione privata e quella che indubbiamente egli riteneva meno importante, ma se dovessimo giudicare unicamente da ciò che ci è pervenuto, la grande fama goduta da Frontone presso i contemporanei sarebbe per noi inspiegabile. Sia nei componimenti d occasione che nelle lettere, infatti, i contenuti sono sacrificati alle ragioni della forma: qualsiasi tematica affrontata è trattata con superficialità, come un semplice pretesto per fare sfoggio delle proprie abilità retoriche. Erudizione e antiquaria Conosce una discreta diffusione la produzione di interesse antiquario con finalità di catalogazione enciclopedica. Tuttavia si tratta di opere, come le Noctes Atticae di Gellio, che vengono prodotte soprattutto per soddisfare gli interessi eruditi di un vasto pubblico di dotti e che di fatto, nonostante le aspirazioni, non sono sostenute da quel desiderio di riorganizzazione del sapere che aveva animato le opere antiquarie del passato. Poco sappiamo della Aulo Gellio Nato probabilmente attorno al 130 d.C., Aulo Gellio è allievo di alcuni dei più vita di Aulo Gellio, nato grandi uomini di cultura del tempo, quali Frontone, Sulpicio Apollinare (famoso retore di attorno al 130 d.C. e cui però ci restano solo brevi riassunti in versi dell Eneide), e Favorino di Arelate (retore e morto dopo il 180. autore delle filosofo vicino all imperatore Adriano). Dopo un viaggio di istruzione in Grecia, compone, Noctes Atticae. in una data forse di poco antecedente al 170 d.C., le Noctes Atticae. Muore dopo il 180 d.C. 600

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Età imperiale