PLUS - Il sincretismo nella Roma imperiale

Il contesto storico Splendori e debolezze dell impero Il sincretismo nella Roma imperiale A partire dal II secolo d.C. si registra nell impero un ampia diffusione di forme di sincretismo religioso, cioè una contaminazione di tradizioni culturali, dottrine e pensieri filosofici diversi. La comune sottomissione all egemonia romana, infatti, ha favorito l assimilazione delle religioni tradizionali presenti nei vari territori dominati, minandone, in questo modo, i tratti identitari che legavano i fedeli alle proprie comunità. La religiosità pagana viene dunque a trovarsi sempre più lacerata fra il puro formalismo dei riti ufficiali e la ricerca individuale di una nuova spiritualità, che però non riesce a trovare risposta nei culti tradizionali. Tale esigenza è avvertita in maniera sempre più profonda e trasversale, giungendo addirittura a influenzare la riflessione filosofica e a mettere in discussione il predominio della dottrina stoica, punto di riferimento delle classi colte dell impero. Oltre ai culti misterici di Dionìso-Bacco e di Demetra-Cìbele, nati in Asia minore e approdati a Roma già in età repubblicana, cominciano gradualmente a diffon- dersi varie religioni orientali: un culto particolarmente diffuso è quello di Mitra, dio dalle origini molto antiche, giunto nell impero dalla Persia e venerato in primo luogo fra i soldati di stanza in Oriente: i rituali legati al mitraismo avvengono in locali sotterranei detti mitrei e prevedono cerimonie abbastanza articolate e dalla complessa simbologia; particolarmente importante è il rito dell uccisione di un toro (la cosiddetta tauroctonìa, presente in numerose raffigurazioni artistiche), perché con il sangue dell animale sacrificato si aspergono gli iniziati che intendono entrare a far parte della comunità dei fedeli. poi opportuno ricordare i culti di Iside e Osiride, divinità egizie associate alla fertilità e alla magia, e quello di Baal, giunto dalla Fenicia. Fra tutte, la religione che conosce maggiore successo è però il cristianesimo, capace di affermarsi a Roma anche grazie all impegno che la sua struttura gerarchica, saldamente organizzata, spende nel diffondere il messaggio cristiano e nel realizzare opere di mutuo soccorso fra le classi più povere delle città. La diffusione del cristianesimo e dei culti orientali nell impero romano. HIBERNIA BRITANNIA Londinium (Londra) Colonia Diffusione del cristianesimo alla fine del II secolo d.C. Diffusione del cristianesimo alla fine del III secolo d.C. Confine dell impero romano alla fine del III secolo d.C. Diffusione del culto di Iside e Osiride Diffusione del culto di Mitra Diffusione del culto di Baal Diffusione del culto di Cìbele e Dionìso ce a r Ca s o ma no Atl ant i co Vindobona Treviri Lutetia (Vienna) (Parigi) REZIA NORICO Aquincum Lugdunum (Budapest) Aquileia (Lione) Milano AQUITANIA Genova Ravenna PANNONIA Tomi m a r N e r Marsiglia o ILLIRIA TRACIA Roma TARRACONESE Narbona CORSICA Sinope Bisanzio Trapezunte Salamanca Tarragona Nicea Napoli Brindisi FRIGIA Artaxata SARDEGNA Tessalonica LUSITANIA Toledo CAPPADOCIA Parti Atene Pergamo Cordova Cartagena Palermo ASIA Corinto Tarso Antiochia Nisibis BETICA Efeso Cesarea SICILIA Cartagine Cadice CRETA SIRIA mar Me RODI Tangeri d i t e r ra n e o Palmira Regno NUMIDIA Ctesifonte Volubilis CIPRO Damasco di Mauritania Cirene Leptis Magna GIUDEA Alessandria Gerusalemme AFRICA CIRENAICA Petra Menfi Arabi Prefettura d Egitto pio 591

Tua vivit imago - volume 3
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Età imperiale