T2 - Contro gli immigrati (Giovenale, Satire)

L identità e il diverso T2 Contro gli immigrati Giovenale Satire III, 58-85 Nella terza satira Giovenale dà la parola a Umbricio, un amico che, esasperato dai disagi della vita a Roma, ha deciso di lasciare la città e trasferirsi a Cuma. Tra i problemi che Umbricio ormai non riesce più a sopportare, non ultimo è quello rappresentato dalla forte presenza, nell Urbe, di immigrati greci, visti con disprezzo e, allo stesso tempo, invidiati per i vantaggi che essi, vendendosi nei modi più svariati, riescono a ottenere, privandone chi invece a Roma è nato e cresciuto. Il passo, di cui ti proponiamo un breve estratto, è considerato una delle più vistose espressioni di razzismo nell ambito della letteratura latina. 5 10 15 20 Quale sia la razza che ora è la più gradita ai nostri ricchi, e chi io voglia fuggire più di ogni altro, mi affretto a dirlo, non mi terrà alcuna vergogna. Non posso tollerare, Quiriti,1 una Roma greca. E d altra parte, in mezzo a questa feccia, quanti sono i veri Achei?2 Già da tempo il sirio Oronte si è riversato nel Tevere,3 portando con sé lingua e costumi, arpe oblique insieme a flautisti, e cembali esotici, e fanciulle costrette a prostituirsi nel circo. Andate, voi che apprezzate le prostitute barbare dalla mitra4 dipinta. Quel tuo contadinotto, o Quirino,5 si è conciato come un parassita che corre al pranzo, e al collo unto porta medaglie da atleta. Lasciata l alta Sicione questo, Amidone quest altro, e quest altro ancora Andro, e quello Samo, e questo Tralle o Alabanda,6 si dirigono verso l Esquilino e verso il colle che trae il nome dal vimine,7 per diventare anima di ricche case e poi farsene signori. Ingegno svelto, temerarietà depravata, eloquenza pronta e più torrenziale di quella di Iseo:8 di pure cosa credi che sia ciascuno di loro. Con sé ha portato per noi l uomo che vuoi: il grammatico, il retore, il geometra, il pittore, il massaggiatore, l augure, il funambolo, il medico, il mago, tutto sa fare questo grecuzzo affamato; ordinerai di andare fino in cielo? Ci andrà! In fondo non era Mauro né Sarmata né Trace quello che si mise addosso le penne,9 era nato nel cuore di Atene. E io non dovrei fuggire la loro porpora?10 Prima di me firmerà questi, e se ne starà sdraiato su un letto migliore, lui che è stato portato a Roma dallo stesso vento che porta prugne e fichi?11 Davvero non conta più nulla che la mia infanzia, nutrita di olive sabine, abbia respirato l aria dell Aventino? (trad. B. Santorelli) 1. Quiriti: vale cittadini Romani . Il nome veniva ricondotto alla città sabina di Curi: i Romani si sarebbero chiamati Quiriti dopo la fusione con i Sabini al tempo di Romolo. 2. Achei: vale Greci autentici , cioè non dell Asia Minore o di altre regioni orientali (l Acaia è propriamente una regione del Nord del Peloponneso, ma già nei poemi omerici Achei è usato per i Greci in generale). 3. il sirio Oronte Tevere: l Oronte è il fiume più importante della Siria. L immagine dell Oronte che si riversa nel Tevere è ovviamente metafora dell immigrazione dalla Siria a Roma. 4. mitra: copricapo tipicamente orientale, soprattutto femminile. 5. Quirino: Romolo (chiamato Quirino dopo la divinizzazione). 6. Sicione Alabanda: località della Grecia (Sicione), della Macedonia (Amidone), del Mar Egeo (Andro e Samo) o dell Asia Minore (Tralle e Alabanda). 7. il colle dal vimine: si tratta, naturalmente, del Viminale, che secondo gli antichi traeva il nome dai salici che vi crescevano abbondanti. 8. Iseo: oratore greco vissuto tra il V e il IV secolo a.C., discepolo di Isocrate e maestro di Demostene; meno famoso di questi ultimi, era comunque incluso nel canone dei dieci maggiori oratori attici. 9. quello che si mise addosso le penne: caro, che secondo il mito era riuscito a volare grazie alle ali di cera costruite dal padre Dèdalo (ma, essendosi avvicinato troppo al sole, aveva causato lo scioglimento della cera ed era precipitato). 10. porpora: la porpora, che veniva soprattutto dalla Fenicia, era emblema di un lusso prettamente orientale. 11. prugne e fichi: prugne e fichi, frutti molto ricercati, venivano in particolare dalla Siria. 579

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale