T20 LAT - Il suicidio di Lucano

L ET IMPERIALE T20 Il suicidio di Lucano tratto da Annales XV, 70, 1 latino Tra le vittime della spietata repressione ordinata da Nerone dopo il fallimento della congiura dei Pisoni (à T18) c è anche il poeta Lucano, l autore del Bellum civile (à p. 180), che però al contrario dello zio Seneca (à T19) aveva aderito alla congiura fin dall inizio, spinto anche dall accesa rivalità letteraria con l imperatore che aveva già provocato numerose frizioni tra i due. Il poeta trova la morte tagliandosi le vene, a meno di ventisei anni. Audio LETTURA 70.1. Exim Annaei Lucani caedem imperat. Is profluente sanguine ubi frigescere ! repetita iuvant p. 565 à 5 pedes manusque et paulatim ab extremis cedere spiritum fervido adhuc et compote mentis pectore intellegit, recordatus carmen a se compositum, quo vulneratum militem per eius modi mortis imaginem obisse tradiderat, versus ipsos rettulit, eaque illi suprema vox fuit. 70.1. Exim vox fuit Exim: poi ; l avverbio, forma sincopata di exinde, è uno di marchi di fabbrica dello stile di Tacito e ricorre spesso in questi capitoli per sottolineare la catena ininterrotta di uccisioni voluta da Nerone. Annaei Lucani caedem imperat: il soggetto sottinteso è Nerone. Tacito aveva introdotto con termini simili il racconto della morte di Seneca: Sequitur caedes Annaei Senecae (Annales, XV, 60). Is: Lucano. profluente sanguine: mentre il sangue scorreva via , ablativo assoluto; profluo è un verbo tecnico del linguaggio medico. ubi intellegit: subordinata temporale; intellegit regge le due infinitive frige scere manusque e paulatim spiritum. frigescere: cominciare a raffreddarsi ; il verbo, rarissimo, è un altro termine tecnico della medicina. fervido pectore: ablativo assoluto nominale; l aggettivo compo te ( padrone di, che è in possesso di ) è concordato con pectore e regge il genitivo mentis. recordatus: sottinteso est; perfetto deponente con valore attivo di recor dor. carmen: non si sa a quale carmen di Lucano si faccia qui riferimento: potrebbe essere il Bellum civile o un altra opera per noi perduta. quo tradiderat: il soggetto di tradiderat è Lucano; la relativa regge l infinitiva vulneratum militem obisse. per eius modi mortis imaginem: letteralmente, secondo l immagine di una medesima morte , cioè del dissanguamento; il nesso mortis imago è virgiliano (Eneide, II, 369) ed è impiegato da Tacito anche nelle His toriae. obisse: infinito perfetto obeo, ob re, morire (composto di eo). versus ipsos rettulit: gli studiosi hanno cercato a più riprese di identificare i versi che Lucano avrebbe declamato morendo; ovviamente non c è accordo ed è impossibile verificare le varie ipotesi, ma una delle varie proposte identifica il passo in Bellum civile III, 638646, dove nel racconto della battaglia di Marsiglia è descritta la morte di un marinaio per dissanguamento. eaque fuit: e quelle furono le sue ultime parole , con illi dativo di possesso; nota l interesse di Tacito per le ultime parole famose dei personaggi significativi. Analisi del testo Prospettive di morte Il suicidio del giovane e brillante Lucano, membro della potente famiglia degli Annei, è descritto anche dalle due vite antiche del poeta che ci sono state tramandate, quella attribui ta al biografo Svetonio e quella cosiddetta di Vacca , dal nome di un presunto commentatore del suo poema epico. interessante notare come ciascuno dei tre resoconti insista su un dettaglio diverso che manca negli altri: mentre Svetonio descrive un Lucano che, appena prima di morire, banchetta con gusto mentre impartisce disposizioni testamentarie per il padre sul modo in cui correggere alcuni suoi versi incompleti (codicillos ad patrem corrigendis quibusdam versibus suis exaravit epulatusque lar 564 giter bracchia ad secandas venas praebuit medico), Vacca è l unico a informarci sulla data esatta della morte, il 30 aprile del 65 d.C., ed esprime un sentimento di doloroso rammarico per la fine prematura di un ingegno tanto luminoso (periitque [ ] non sine iactura utilitatis cum patriae, quae tantam immature amisit indolem, tum studiorum quoque); il solo Tacito tramanda invece il particolare dei versi che Lucano avrebbe recitato morendo. Emerge forse, da queste discrepanze, il passaggio precoce della figura del poeta da una dimensione propriamente storica a una letteraria : Lucano muore cioè compiendo gesti e azioni che ben si adattano a un personaggio del suo rango e del suo spessore intellettuale.

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale