Tua vivit imago - volume 3

L autore Tacito 2. Che ruolo svolge ai fini della descrizione di Seneca la presenza della figura della moglie del filosofo? In che modo Tacito sembra prima elevare e poi ridimensionare la levatura morale della donna? Quale potrebbe essere lo scopo dello storico? 3. Che valore ha, a tuo parere, la libagione in onore di Giove liberatore che Seneca dice di fare nel momento estremo della morte? TRADUZIONI A CONFRONTO 4. Ti viene proposto qui di seguito il capitolo 62 del XV libro degli Annales tacitiani nella versione originale in lingua e in alcune traduzioni. Opera un confronto basandoti principalmente sulle scelte lessicali ed espressive e sul senso generale del brano, evidenziando quelli che secondo te sono i punti di forza delle varie rese in italiano. Prova, poi, a proporre una tua traduzione che tenga conto delle preferenze manifestate. Testo originale Ille interritus poscit testamenti tabulas; ac denegante centurione conversus ad amicos, quando meritis eorum referre gratiam prohiberetur, quod unum iam et tamen pulcherrimum habeat, imaginem vitae suae relinquere testatur, cuius si memores essent, bonarum artium famam tam constantis amicitiae laturos. Simul lacrimas eorum modo sermone, modo intentior in modum co rcentis ad firmitudinem revocat, rogitans ubi praecepta sapientiae, ubi tot per annos meditata ratio adversum imminentia? Cui enim ignaram fuisse saevitiam Neronis? Neque aliud superesse post matrem fratremque interfectos, quam ut educatoris praeceptorisque necem adiceret. Traduzione di L. Storoni Mazzolani Traduzione di L. Annibaletto Seneca, impavido, chiese le tavolette per redigere il testamento, ma il centurione gli rifiutò il permesso: egli allora si volse agli amici e disse loro che, poiché non gli era consentito di dimostrare la sua gratitudine, gli restava una cosa sola, la più bella e quella lasciava loro, l esempio della sua vita. Se ne conserverete la memoria, avrete come premio di un amicizia fedele, la gloria di una condotta irreprensibile . Al tempo stesso li esorta a dar prova di fermezza, a frenare le lacrime e si rivolgeva ora pacatamente ora con un tono più fermo nel chiedere loro dove fossero quei precetti di saggezza, dove il comportamento meditato per tanti anni contro le avversità. Chi non sapeva quanto Nerone fosse crudele? Aveva ucciso la madre, il fratello. Non gli restava più che aggiungere l assassinio del suo educatore e maestro. Seneca, senza turbarsi chiede le tavole del testamento, ma il centurione non glielo permette. Allora egli, rivoltosi agli amici, afferma che dal momento che gli si impediva di contraccambiare in qualche modo i loro meriti, lasciava loro in testamento lo specchio della sua vita, che era l unica cosa e la più bella che avesse. Se non l avessero dimenticata avrebbero conseguito la fama di buone virtù come compenso di una amicizia fedele. Così dicendo frena le loro lacrime, richiamandoli alla fermezza, ora conversando ora più risoluto con aria di rimprovero, chiedendo a più riprese dove fossero andati i precetti della saggezza, dove la loro dottrina, meditata per tanti anni, contro tutto ciò che minacciava l uomo. Chi infatti non aveva avuto prove della crudeltà di Nerone? Niente altro rimaneva a lui, dopo aver assassinato la madre e il fratello, se non aggiungere la morte del suo educatore. Traduzione di C. Giussani Seneca, senza scomporsi chiese che gli fosse portato il testamento e opponendogli un centurione un rifiuto, si rivolse agli amici. A voi, poiché mi è vietato il riconoscimento dei vostri servigi, questo io lego, quello che solo mi resta e che è tuttavia il maggiore bene, l esempio della mia vita. Se lo serberete nella memoria, avrete a premio della vostra fedele amicizia la gloria di una illibata esistenza . Indi frenando il loro pianto ora con un tranquillo ragionare, ora con più fervorosa energia, li richiama alla fermezza. Dove, egli chiede, sono dileguati i precetti della nostra filosofia, dove le norme di vita, per tanti anni oggetto delle nostre meditazioni, contro le incombenti avversità? A chi è ignota la crudeltà di Nerone? Questo soltanto ancora mancava all uccisore della madre e del fratello, l aggiungervi la morte di chi gli è stato educatore e maestro . COMPETENZE ATTIVE Per confrontare L episodio della morte di Seneca è stato raffigurato da pittori come Peter Paul Rubens (1577-1640) (à pp. 58-59), Luca Giordano (1634-1705), Cristoforo Savolini (1639-1677), Antonio Molinari (1655-1704), Domenico Corvi (1721-1803), Jacques-Louis David (1748-1825). Dopo aver cercato in rete i quadri degli artisti menzionati, confronta la versione dell episodio proposta da questi pittori con quella che ne dà Tacito ed evidenzia se ci sono delle precise riprese testuali o se invece gli artisti in questione hanno integrato o liberamente interpretato l episodio. 563

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Età imperiale