Tua vivit imago - volume 3

L ET IMPERIALE 5 10 15 20 2. Huic mulieri cuncta alia fuere praeter honestum animum. Quippe mater eius, aetatis suae feminas pulchritudine supergressa, gloriam pariter et formam dederat; opes claritudini generis sufficiebant. 3. Sermo comis nec absurdum ingenium. Modestiam praeferre et lascivia uti; rarus in publicum egressus, idque velata parte oris, ne satiaret adspectum, vel quia sic decebat. Famae numquam pepercit, maritos et adulteros non distinguens; neque adfectui suo aut alieno obnoxia, unde utilitas ostenderetur, illuc libidinem transferebat. 4. Igitur agentem eam in matrimonio Rufri Crispi equitis Romani, ex quo filium genuerat, Otho pellexit iuventa ac luxu et quia flagrantissimus in amicitia Neronis habebatur. Nec mora quin adulterio matrimonium iungeretur. 46.1. Otho sive amore incautus laudare formam elegantiamque uxoris apud principem, sive ut accenderet ac, si eadem femina potirentur, id quoque vinculum potentiam ei adiceret. Saepe auditus est consurgens e convivio Caesaris seque ire ad illam, sibi concessam dictitans nobilitatem pulchritudinem, vota omnium et gaudia felicium. 2. His atque talibus inritamentis non longa cunctatio interponitur, sed accepto aditu Poppaea primum per blandimenta et artes valescere, imparem cupidini et forma Neronis captam simulans; mox acri iam principis amore ad superbiam adempiere, portare a termine . Il cursus honorum di Ollio era dunque stato interrotto dal suo coinvolgimento nella caduta dell amico Seiano (à T13), nel 31 d.C. 2. Huic mulieri sufficiebant Huic mulieri fuere: dativo di possesso. mater eius: l omonima Poppea Sabina, costretta al suicidio dalla prima moglie di Claudio, Messalina, nel 47 d.C. aetatis supergressa: la quale aveva superato in bellezza tutte le donne della sua generazione . pulchritudine: ablativo di limitazione. supergressa: participio perfetto deponente con valore attivo da supergre dior ( superare ). 3. Sermo comis transferebat Ser mo ingenium: nota l ellissi* del verbo finito, tipica dei ritratti tacitiani e già incontrata per esempio in quello di Seiano. comis: cortese, disponibile . Mo destiam uti: ostentava modestia ed esercitava la sregolatezza . praeferre uti: infiniti storici. idque: il pronome neutro id si riferisce all intera frase nominale rarus egressus che lo precede; si può tradurre e quando questo accadeva . velata parte oris: ablativo assoluto. ne decebat: per non saziare gli osservatori, oppure perché le si addiceva così . Nota la doppia variatio*: una finale negativa prima e una causale poi, la prima col verbo concordato al soggetto sottinteso (Poppea) e la seconda con la costruzione impersonale di decet. decebat: sottinteso eam. famae numquam pepercit: 550 non si preoccupò mai della sua reputazione . obnoxia: soggetta a , condizionata da , regge i dativi adfectui suo aut alieno. unde transferebat: dove le si mostrava un vantaggio, lì rivolgeva la sua passione . unde illuc: in correlazione. 4. Igitur matrimonium iungeretur agentem eam in matrimonio: mentre era sposata con . Rufri Crispi: prefetto del pretorio sotto Claudio, prese poi parte alla congiura dei Pisoni contro Nerone. Ex quo filium genuerat: secondo Svetonio, il figlio di Poppea e Crispino fu fatto in seguito uccidere da Nerone. Otho: Otone, il futuro imperatore del 69 d.C., che era tra gli amici più stretti di Nerone, come Tacito ricorda poco dopo (r. 16). pellexit: la sedusse ; il complemento oggetto è eam. iuventa ac luxu: ablativi strumentali. quia habebatur: la subordinata varia la costruzione dopo i due ablativi semplici. habeo vale qui al passivo ritenere, considerare . Nec mora quin: e senza indugio , lett. e non ci fu indugio tale che non ; quin introduce propriamente una consecutiva dopo un espressione di senso negativo. 46.1. Otho gaudia felicium sive amore incautus: o perché imprudente per via dell amore ; l espressione è correlata, in variatio, a sive adiceret. lau dare principem: lodava la bellezza e l elegenza della moglie di fronte all imperatore ; laudare è infinito storico. ut accen deret ac adiceret: proposizioni finali. accenderet: l oggetto sottinteso è Nerone. eadem femina: l ablativo dipende da potirentur. id vinculum: è soggetto di adiceret. saepe auditus est: spesso fu sentito dire . seque: il -que coordina i due participi presenti consurgens e dictitans; il secondo regge le due infinitive se ire ad illam e sibi pulchritudinem. sibi: a Otone. vota felicium: desiderio di tutti e gioia degli uomini fortunati . 2. His atque talibus traxisse His interponitur: a fronte di questi e altri simili stimoli non viene frapposta una lunga attesa ; Nerone vuole soddisfare subito la sua curiosità di conoscere Poppea. accepto aditu: ablativo assoluto. vale scere: cominciava ad acquisire potere ; infinito storico. Il verbo in -sco ha valore incoativo: sottolinea cioè l inizio dell azione che esprime. imparem captam: due infinitive rette da simulans; in entrambe restano sottintesi sia il soggetto (se) sia esse. forma : ablativo, è complemento di causa efficiente dipendente da captam. mox vertens: in seguito, quando ormai la passione dell imperatore era diventata bruciante, inclinando alla superbia . acri amore: ablativo assoluto nominale. si attineretur: se veniva trattenuta per più di una o due notti . Il congiuntivo della protasi si spiega qui non con l irreal tà del periodo ipotetico ma con l oratio obliqua introdotta da dictitans, che giustifica anche la serie di proposizioni infinitive che seguono.

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Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale