Tua vivit imago - volume 3

L autore Tacito Analisi del testo Padri contro figli e fratelli in guerra La guerra civile era un evento fin troppo familiare ai Romani, e si sarebbe ripetuto più e più volte anche nei secoli successivi alla morte di Tacito; tuttavia il conflitto del 69 rappresentò senza dubbio un notevole trauma per i contemporanei, dal momento che fu il primo su grande scala tra concittadini dalla fine della guerra tra Ottaviano e Antonio, conclusasi esattamente cento anni prima (31 a.C., battaglia di Azio). Lo storico è ben consapevole dell eccezionalità dell evento, e anche per questo non manca di registrare degli episodi che ritiene esemplari; è il caso dei due aneddoti qui riportati, che toccano uno dei temi più sentiti in merito alle guerre civili, vale a dire l eventualità che membri di una stessa famiglia padri, figli, fratelli potessero trovarsi a combattere in schieramenti opposti. I precedenti non mancano, e sembrano svolgersi secondo uno schema ricorrente: i due consanguinei si scontrano sul campo di battaglia ma non si riconoscono fino all ultimo momento, quando uno dei due (di solito mentre si appresta a depredare il cadavere dello sconfitto) si rende finalmente conto dell atrocità che ha commesso e reagisce di conseguenza (spesso togliendosi la vita). Episodi simili sono tramandati da Valerio Massimo (Factorum et dictorum memorabi lium libri V, 5, 4, nell ambito della guerra tra Sertorio e Pompeo) e da due degli epigrammi attribuiti a Seneca (52-52a Prato, su un certo Mevio, che uccise il fratello durante la guerra civile tra Ottaviano e Antonio), oltre a essere menzionati da Lucano in relazione alla battaglia di Farsàlo (cfr. Bellum civile VII, 626-630). Passato e presente Forse proprio a causa dell estrema somiglianza con questi precedenti, che poteva suscitare qualche perplessità sull attendibilità dei due aneddoti, Tacito sente il bisogno di sottolineare in entrambi i casi che il suo resoconto si basa su fonti attendibili (Vipstano Messalla, testimone oculare degli eventi, nel primo caso; dei celeberrimi auctores, peraltro non menzionati per nome, nel secondo). C è però una differenza sostanziale tra gli episodi narrati da Tacito e altri analoghi, e sta nel salto di qualità compiuto dal conflitto civile del 69 d.C.: nel caso di Giulio Mansueto, infatti, la disperazione del figlio per l uccisione del padre suscita sì la compassione dei soldati presenti, ma non li distoglie dal continuare a compiere atti analoghi, mentre nel secondo addirittura l anonimo soldato che ha ucciso il fratello ritiene di meritare un premio dai suoi comandanti. lo stesso Tacito, del resto, a sottolineare nel capitolo 51 il contrasto con il comportamento del soldato di Pompei che, riconosciuto il fratello, si era invece immediatamente suicidato: secondo lo storico, dunque, se pure gli orrori della guerra civile restano sempre gli stessi, nella degenerazione morale del primo secolo dell impero la reazione che essi suscitano è drammaticamente diversa. Laboratorio sul testo COMPRENSIONE 1. Perché lo storico si sofferma sui due episodi riportati? Che cosa vuole mettere in luce? Opera prima un confronto tra i personaggi del parricida e del fratricida; poi rifletti sul paragone che lo stesso Tacito inserisce all interno dei due singoli episodi. ANALISI 2. Nel brano è contenuta la parola exsecratio (r. 9). Fai una ricerca etimologica servendoti di un buon dizionario e individua l origine della parola. un termine rimasto in italiano; ha mantenuto lo stesso significato? 3. Quali elementi linguistici e artifici retorici contribuiscono alla drammaticità della scena del riconoscimento di padre e figlio (rr. 3-6)? COMPETENZE ATTIVE cazion CA e CIVI Per approfondire La situazione descritta da Tacito della battaglia di Bedriaco, richiama le vicende della guerra dei Balcani (1991-2001), che hanno funestato la fine dello scorso millennio. Con l aiuto del docente di Storia, documentati su questa terribile vicenda e approfondisci, sotto il profilo giuridico, quali sono state le violazioni del diritto internazionale; scrivi poi una relazione sull argomento. OBIETTIVO GIUSTIZIA 16 PACE, E ISTITUZIONI SOLIDE 539 Edu

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Età imperiale