T11 LAT ITA - Gli orrori della guerra civile

L autore Tacito T11 Gli orrori della guerra civile tratto da Historiae III, 25, 2-3; III, 51 latino italiano La sezione superstite delle Historiae è innanzitutto un dettagliato resoconto della guerra civile dell anno 69; un evento come lo scontro in armi tra concittadini, tanto doloroso quanto ricorrente nella storia di Roma, portava inevitabilmente con sé il drammatico sovvertimento delle norme sociali e familiari, come rivelano questi due episodi raccontati da Tacito. 25.2. Eo notabilior caedes fuit, quia filius patrem interfecit. Rem nominaque 5 auctore Vipstano Messalla tradam. Iulius Mansuetus ex Hispania, Rapaci legioni additus, impubem filium domi liquerat. Is mox adultus, inter septimanos a Galba conscriptus, oblatum forte patrem et vulnere stratum dum semianimem scrutatur, agnitus agnoscensque et exsanguem amplexus, voce flebili precabatur platos patris manes, neve se ut parricidam aversarentur: publicum id facinus; et unum militem quotam civilium armorum partem? 3. Simul attollere corpus, aperire humum, supremo erga parentem officio fungi. Adverte re proximi, deinde plures: hinc per omnem aciem miraculum et questus et saevissimi belli exsecratio. 25.2 Significativo rilievo diede alla strage l uccisione di un padre per mano del figlio. Ricorderò i fatti e i nomi come li riferisce Vipstano Messalla. Giulio Mansueto, originario della Spagna, appartenente alla regione Rapace, aveva lasciato a casa il figlio ancora bambino. Costui si fece grande, fu arruolato da Galba nella Settima legione; volle il caso che si trovasse di fronte il padre: lo colpisce, lo abbatte e, mentre lo spoglia, il morente è da lui riconosciuto e lo riconosce. Allora se lo stringe spirante fra le braccia e, in singhiozzi, supplicava i mani paterni che si lasciassero placare e non lo rifiutassero come parricida. Quel delitto è di tutti: che parte poteva avere un solo soldato nella guerra civile? 3. Il figlio solleva il corpo, scava la fossa, rende al padre le estreme onoranze. Videro questo i più vicini, poi lo seppero tanti altri, e per tutto l esercito si diffonde stupore, pena, esecrazione di una guerra come nessun altra feroce. 25.2. Eo notabilior partem? Cae des: la seconda battaglia di Bedriacum, combattuta tra 24 e 25 ottobre del 69 d.C., quando l esercito fedele a Vespasiano sbaragliò le forze di Vitellio. auctore Vipstano Messalla: secondo la versione di Vipstano Messalla , letteralmente essendo la fonte Vipstano Messalla : è lo stesso Messalla personaggio del Dialo gus de oratoribus (à T7), che prese parte alla battaglia nell esercito di Vespasiano col grado di tribuno militare e fu dunque testimone oculare degli eventi; Tacito cita più volte le sue memorie come fonte per le Historiae. rapaci legioni additus: aggiunto alla legione Rapax , fedele a Vitellio; le legioni erano distinte da un soprannome (Rapax vale furiosa, violenta ) e da un numero (XXI nel caso specifico). Is: vale a dire il figlio lasciato a casa (im pubem filium domi). inter septimanos: tra i soldati della settima legione (vedi quanto detto nella nota precedente); la Legio VII era stata appositamente arruolata in Spagna da Galba al momento della sollevazione contro Nerone del 68 d.C. oblatum: fattoglisi incontro ; questo participio perfetto e il successivo stratum (rispettivamente da offero e da sterno) si riferiscono entrambi a patrem. agnitus agnoscensque: l efficace accostamento dei participi perfetto e presente di agnosco restituisce alla perfezione la drammaticità del momento in cui padre e figlio si riconoscono. voce flebili: complemento di modo: con voce rotta dal pianto . precabatur platos patris: nota la triplice allitterazione* della p, tipica dello stile delle preghiere, che è qui appunto impiegata per introdurre una supplica ai manes paterni (il termine indicava, nel lessico religioso dell antica Roma, gli spiriti dei defunti). publicum partem?: l oratio obliqua riproduce i pensieri del soldato, che cerca di giustificarsi per il crimine che ha appena commesso. quo tam: vale qui quanto piccola . 3. Simul loquuntur faciuntque at tollere aperire fungi: infiniti storici. supremo officio: l ablativo dipende da fungi, infinito presente deponente di fungor ( compiere ). Adverte re: è terza persona plurale del perfetto indicativo di adverto ( accorgersi ), da non confondere con l infinito presente adverte re (con e breve). 537

Tua vivit imago - volume 3
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Età imperiale