Tua vivit imago - volume 3

L ET IMPERIALE oculis (r. 2), che ricorre identica già in Bellum cvile VII, 795: et lustrare oculis campos sub clade latentes, «[a Cesare] è gradito osservare i campi nascosti sotto la strage . Attraverso questo preciso rimando testuale, Tacito intende fare di Vitellio un secondo Cesare , che come il personaggio lucaneo trae piacere dal macabro spettacolo di un campo di battaglia cosparso dei resti dei suoi stessi concittadini; in entrambi i passi, non a caso, è molto forte la frequenza di termini relativi alla sfera semantica della vista: spectato munere, lustrare oculis, spectaculum, non flexit oculos in Tacito; hae rentis oculos, cernit, spectat, lustrare oculis in Lucano, Bellum civile VII, 787-796. Tacito imitatore di sé stesso Come si è appena visto, il Tacito scrittore sa conferire alla sua narrazione il tono voluto ricorrendo a una molteplicità di modelli letterari, non solo storiografici ma anche poetici. Più sorprendente forse è il fatto che talvolta Tacito arrivi addirittura a farsi imitatore di sé stesso: è il caso proprio della scena che vede qui protagonista Vitellio, di cui lo storico si servirà come modello in un passo degli Annales. Nel primo libro dell opera infatti, ai capitoli 61-62, lo storico descrive un analoga visita guidata , compiuta nel 15 d.C. da Germanico sul campo della battaglia di Teutoburgo, dove sei anni prima i Germani guidati da Arminio avevano massacrato le legioni comandate da Quintilio Varo. Il sopralluogo di Germanico negli Annales mostra talmente tanti punti in comune con quello di Vitellio nelle Historiae che è difficile sottrarsi all impressione che Tacito abbia modellato il primo sulla base del secondo. Questa sorta di auto-imitazione si spiega secondo gli studiosi con la scarsità di fonti attendibili per l aneddoto relativo a Germanico: non potendo fornire un resoconto dettagliato dell episodio, lo storico deve aver deciso di strutturarlo basandosi su una scena simile che aveva già descritto in precedenza. Ovviamente, il senso e il tono del sopralluogo sono completamente diversi: nel caso degli Annales Germanico, uno dei pochi eroi tacitiani, non è mosso da una forma di macabra curiosità come Vitellio, ma dal nobile desiderio di rendere omaggio e garantire una sepoltura onorevole ai caduti romani della battaglia di Teutoburgo. Laboratorio sul testo COMPRENSIONE 1. Il brano si caratterizza per un netto contrasto tra le scene descritte. In che cosa consiste? 2. Riconosci nel brano le due anticipazioni. A quali eventi si riferiscono? ! repetita iuvant L INFINITO NELLE PROPOSIZIONI INDIPENDENTI In latino il modo infinito di un verbo può essere utilizzato anche in alcune proposizioni indipendenti. Si tratta dell infinito narrativo (o storico) e dell infinito esclamativo. Il primo viene utilizzato per accrescere l espressività drammatica di alcune narrazioni storiche; è usato solo al tempo presente e ha il soggetto al nominativo; equivale generalmente a un imperfetto con valore descrittivo o a un presente storico (Vul gus quoque militum clamore et gaudio deflectere via , spa tia certaminum recognoscere, aggerem armorum, strues corporum intueri mirari, rr. 10-12). L infinito esclamativo, invece, è usato per sottolineare un espressione di sdegno, stupore, pentimento ecc.; si usa al tempo presente o perfetto e ha il soggetto all accusativo; la frase in cui si trova è spesso introdotta da un -ne enclitico (haecine te esse oblitum!, possibile che tu l abbia dimenticato! Plauto). Svolgi&Verifica Esercizi interattivi 1. Inquadra il QRcode: individua nelle frasi proposte gli infiniti indipendenti. ANALISI 3. Quale figura retorica riconosci nell espressione putres virorum equorumque formae (r. 4)? Che cosa vuole mettere in evidenza? 4. Negli ultimi due paragrafi Tacito utilizza i tre diversi verbi intueor (r. 12), miror (r. 12) e exhorreo (r. 14). Che cosa descrivono? In che rapporto stanno tra sé questi verbi in relazione al significato? Quali sono gli esiti in italiano delle loro radici? 536

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Età imperiale