T10 LAT - Vitellio ispeziona il campo di Bedriaco

L ET IMPERIALE al galoppo nel foro. Né la vista del Campidoglio, né la santità dei templi che li sovrastavano, né il pensiero degli imperatori passati e futuri li distolsero dal compiere un delitto il cui vendicatore è chiunque gli sia succeduto . Alla fine del racconto dell eccidio, Tacito osserva come da quel momento in poi tutto era fatto secondo il capriccio dei soldati (omnia deinde arbitrio militum acta; I, 46, 1): l irruzione violenta di questo nuovo agente sulla scena politica avrà delle ripercussioni enormi sulla storia di Roma. La regia di Tacito Il resoconto della strage perpetrata da Otone per impadronirsi del potere è un eccellente esempio dell attenta tecnica narrativa di Tacito. L eliminazione dei vertici del regime di Galba è presentata in ordine gerarchico: prima il vecchio imperatore (cap. 41), poi il suo compagno di consolato Tito Vinio, vera eminenza grigia alle sue spalle (cap. 42), e infine il successore designato, l inetto Pisone (cap. 43). Ciascuno dei tre capitoli, inoltre, fornisce all incirca gli stessi dettagli: luogo dell uccisione (il la cus Curtii per Galba, il tempio del divo Giulio per Tito Vinio, il tempio di Vesta per Pisone), modalità della morte, esecutori materiali del delitto e ultime parole famose (negli ultimi due casi col vaglio di più versioni alternative). Il giudizio dello storico emerge con discrezione, ma allo stesso tempo con forza: così Tacito si sofferma sull accanimento del tutto ingiustificato contro il cadavere di Galba e sul comportamento ambiguo di Vinio, così come sulla violazione di diversi luoghi sacri da parte dei soldati. L intervento autoriale si fa più forte nel capitolo 44, dove Tacito rivolge la sua attenzione alla psicologia del nuovo princeps Otone: partendo da un particolare concreto e forse storicamente attendibile, anche se sicuramente mediato da altre scene simili (cioè la contemplazione della testa del nemico ucciso, che vuole senz altro rimandare a precedenti celeberrimi, primo fra tutti quello di Cesare che esamina la testa di Pompeo), lo storico prova a dare una spiegazione della ferocia dimostrata dal personaggio. Chiude la scena il macabro spettacolo delle teste mozzate portate in processione accanto alle insegne militari, quasi una crudele parodia dell immagine dell imperatore che precedeva la scorta dell imperatore ucciso. Mettiti alla prova Laboratorio sul testo ONLINE T10 Vitellio ispeziona il campo di Bedriaco tratto da Historiae II, 70 latino Il principato di Otone durò appena tre mesi: il 14 aprile del 69, infatti, il suo esercito venne sconfitto presso Bedriacum (nei dintorni di Cremona) dalle truppe inviate in Italia da Vitellio, governatore della Germania Inferior, che prese il suo posto sul trono. Qui Tacito descrive la visita del campo di battaglia compiuta da Vitellio qualche tempo dopo. 5 70.1. Inde Vitellius Cremonam flexit et spectato munere Caecinae insistere Bedriacensibus campis ac vestigia recentis victoriae lustrare oculis concupivit. Foedum atque atrox spectaculum, intra quadragensimum pugnae diem lacera corpora, trunci artus, putres virorum equorumque formae, infecta tabo humus, protritis arboribus ac frugibus dira vastitas. 2. Nec minus inhumana pars viae, quam Cremonenses 70.1. Inde Vitellius dira vastitas Cremonam flexit: piegò verso Cremona ; trattandosi di nome di città il complemento di moto a luogo è espresso con l accusativo semplice. spectato mu nere Caecinae: dopo aver assistito agli spettacoli organizzati da Cecina ; ablativo assoluto. Il generale di Vitellio, Aulo Cecina Alieno, vincitore della battaglia di 534 Bedriaco, aveva allestito dei giochi gladiatori in suo onore. insistere lustra re: i due infiniti dipendono da concupivit. oculis: ablativo strumentale. Foedum spectaculum: era uno spettacolo violento e atroce . Foedum vastitas: nota la totale assenza di verbi al modo finito e la paratassi dei cola in asindeto*, due tratti ricorrenti dello stile tacitiano. intra diem: a meno di quaranta giorni dalla battaglia . infecta tabo humus: la terra contaminata dalla putredine . protritis frugibus: calpestati alberi e messi , ablativo assoluto; protritis è participio perfetto da prote ro. 2. Nec minus ipsis fece re Nec viae: sottinteso erat.

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale