Le Historiae

L ET IMPERIALE Le Historiae T8 Il proemio delle Historiae tratto da Historiae I, 1-2 latino Le Historiae, la prima vera opera storica di Tacito, si aprono con un proemio programmatico in cui emergono già le caratteristiche distintive della storiografia tacitiana e le differenze rispetto ai predecessori, sia dal punto di vista teorico sia da quello stilistico. 1.1. Initium mihi operis Servius Galba iterum Titus Vinius consules erunt. Nam ! repetita iuvant p. 531 à 5 10 post conditam urbem octingentos et viginti prioris aevi annos multi auctores rettulerunt, dum res populi Romani memorabantur, pari eloquentia ac libertate: postquam bellatum apud Actium atque omnem potentiam ad unum conferri pacis interfuit, magna illa ingenia cesse re; simul veritas pluribus modis infracta, primum inscitia rei publicae ut alienae, mox libidine adsentandi aut rursus odio adversus dominantes: ita neutris cura posteritatis inter fensos vel obnoxios. 2. Sed ambitionem scriptoris facile averse ris, obtrectatio et livor pronis auribus accipiuntur; quippe adulationi foedum crimen servitutis, malignitati falsa species libertatis inest. 3. Mihi Galba Otho Vitellius nec beneficio nec iniuria cogniti. Dignitatem nostram a Vespasiano inchoatam, a Tito auctam, a Domitiano longius provectam non ab- 1.1. Initium obnoxios Initium erunt: punto di avvio della mia opera sarà il consolato di Servio Galba (per la seconda volta) e di Tito Vinio . mihi: è dativo di possesso. Servius Galba consu les: la menzione dei consoli in carica per l anno di inizio della narrazione (il 69 d.C.) ricollega immediatamente l opera alla tradizione annalistica; allo stesso modo cominciavano anche le Historiae di Sallustio. Servio Sulpicio Galba è il primo dei quattro imperatori a succedersi nel corso dell anno, console in carica a partire dal 1 gennaio del 69 d.C. insieme al suo luogotenente Tito Vinio, vera eminenza grigia del suo breve principato. post conditam urbem: dopo la fondazione della città . octingentos annos: l accusativo dipende da rettulerunt, perfetto indicativo da refero ( rievocare , raccontare ); 820 anni sono all incirca il tempo trascorso dalla data canonica della fondazione di Roma (753 a.C.) al 69. res populi Roma ni: lett. le imprese del popolo romano , vale a dire l oggetto della storiografia in età repubblicana: la frase ricorre infatti nei proemi delle Historiae di Sallustio (I, 1: res populi Romani composui) e degli Ab urbe condita libri di Tito Livio (praefatio 1: si res populi Romani perscripserim). pari eloquentia ac libertate: ablativi di modo; ritorna qui la coppia di concetti 528 che già secondo Materno nel Dialogus de oratoribus caratterizzava la Roma repubblicana (à La tesi di Materno: libertà e oratoria). postquam Actium: dopo che si combatté presso Azio . post quam: la congiunzione temporale regge sia bellatum (che è un perfetto passivo impersonale da bellare: sottintendi est) che interfuit. apud Actium: il 2 settembre del 31 a.C., presso Azio, Ottaviano (il futuro Augusto) aveva avuto finalmente la meglio su Antonio, membro con lui del secondo triumvirato e poi suo acerrimo nemico, diventando di fatto il padrone dell impero. atque pacis interfuit: e fu nell interesse della pace che : il verbo al modo finito regge l infinitiva omnem potentiam conferri. magna illa inge nia: vale a dire Catone, Sallustio, Livio e i grandi storici della Repubblica. ces se re: terza persona plurale del perfetto indicativo da cedo, equivale a cesse runt. simul infracta: al tempo stesso la verità fu guastata (infracta sottintende est; è indicativo perfetto passivo da infringo) in moltissimi modi . inscitia : è ablativo di causa, al pari dei successivi libidine e odio. ut alienae: come se fosse una cosa estranea . neutris: a nessuno dei due , vale a dire né agli infensi ( ostili ) né agli obnoxii ( sottomessi ) che sono menzionati poco dopo. cura posteritatis: sottinteso erat; un altra costruzione con il dativo di possesso (il precedente neutris). 2-3. Sed ambitionem dicendus est ambitionem: il sostantivo vale qui adulazione , non ambizione ; ambitio deriva infatti dal verbo ambio, che significa letteralmente girare intorno a qualcuno e quindi lusingare, adulare . averse ris: è congiuntivo presente deponente da aver sor, evitare, rifiutare , qui indipendente e con valore potenziale (con la seconda persona generica). quippe inest: giacchè nell adulazione è insita la turpe accusa di servilismo, nella maldicenza una falsa apparenza di libertà . Entrambi i dativi adula tioni e malignitati dipendono dal successivo inest; nota il perfetto parallelismo* dei cola (dativo, coppia aggettivo + sostantivo, genitivo). Adulatio e malignitas sono dunque per Tacito i due mali della storiografia imperiale a lui precedente. Galba Otho Vitellius: i primi tre imperatori dell anno 69 d.C., elencati in ordine di successione; nota il solito tricolon* in asindeto* tipico dello stile storiografico. beneficio iniu ria : ablativi di causa. cogniti: sottinteso sunt. Dignitatem provectam: l infinitiva dipende da non abnuerim; dopo aver precisato che non ha mai avuto a che fare con Galba, Otone e Vitellio, Tacito sente il bisogno di chiarire i suoi rapporti con gli imperatori della dinastia dei Flavi (à p. 493).

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale