PLUS - Budicca, un’eroina nazionale britannica

L autore Tacito alle spedizioni di Cesare: rr. 10 e 12-13) rivela d altra parte la natura fittizia e letteraria del brano: il ricorso agli exempla storici, infatti, era uno strumento retorico tipico dell oratoria deliberativa, alla quale il discorso dei Britanni sicuramente appartiene (non è casuale l uso del verbo deliberare a 15, 5, quasi un etichetta che indica il genere del discorso stesso). Tacito ha cioè immaginato le considerazioni dei rivoltosi seguendo una impostazione retorico-letteraria ben definita. Budicca, femina dux La rivolta del 60 d.C. fu guidata da una donna, Budicca, la vedova del re degli Iceni Prasutago. Di questa donna eccezionale lo storico greco Cassio Dione (II-III secolo d.C.) ha lasciato un ritratto memorabile: di intelligenza superiore alla media, capace grazie al suo carisma di concentrare intorno a sé lo scontento di tutti i Britanni, Budicca «era altissima di statura, assai terribile nell aspetto e penetrante nello sguardo, e aveva una voce aspra; una grande massa di capelli rossicci le cadeva sui fianchi; aveva una grande catena d oro attorno al collo, e indossava una tunica variopinta, sulla quale uno spesso mantello era fissato con una fibbia. Si vestiva sempre così (Storia Romana 62, 2). Sia Tacito che Dione manifestano la loro sorpresa per il fatto che il comando militare della rivolta fosse stato attribuito a una donna; emerge in questo loro atteggiamento la volontà di sottolineare la diversità dei costumi dei barbari rispetto a quelli del mondo greco-romano, e sicuramente descrivendo Budicca come una femina dux (r. 18) Tacito concepiva l accostamento dei due termini come una sorta di ossimoro*. Altre notizie sulla regina degli Iceni sono conservate nel libro XIV degli Annales, ai capitoli 31-37: Budicca era stata in precedenza frustata dai Romani, e le sue figlie violentate; dopo il fallimento della rivolta si suicidò con il veleno pur di non cadere viva nelle mani dei nemici. Mettiti alla prova Laboratorio sul testo ONLINE Budicca, un eroina nazionale britannica La figura di Budicca, combattente per la libertà della Britannia contro l oppressore romano, fu oggetto nel corso dei secoli di un idealizzazione che si può paragonare a quella ricevuta in ambito germanico da Arminio, il vincitore di Teutoburgo. Oggetto di poemi e rappresentazioni teatrali fin dalla riscoperta di Tacito nel mondo anglosassone, Budicca divenne infatti in età vittoriana un simbolo del nazionalismo britannico, complice anche l identificazione della stessa regina Vittoria col personaggio (a cui si sentiva legata a partire dal nome: Boudicca deriva infatti probabilmente dal termine celtico bouda, vittoria ). Una delle manifestazioni artistiche più significative di questo processo di idealizzazione è la statua in bronzo opera dello scultore Thomas Thornycroft intitolata Boadicea e le sue figlie, che rappresenta appunto la regina degli Iceni su un carro da guerra affiancata dalle sue due figlie; la statua, realizzata tra il 1856 e il 1883, fu collocata nel 1902 sul ponte di Westminster, proprio di fronte al Parlamento inglese, ed è accompagnata dall eloquente iscrizione in versi Regions Caesar never knew / thy posterity shall sway, I tuoi discendenti domineranno su regioni che Cesare non conobbe mai , con chiaro riferimento alla vastità e alla potenza dell impero britannico. La fortuna di Budic- ca in ambito anglosassone non si esaurisce con la fine della stagione dei nazionalismi del XX secolo: a lei sono stati dedicati anche in anni molto recenti romanzi, brani musicali e perfino un film (Boudica. Warrior Queen di Bill Anderson, del 2003, distribuito in Gran Bretagna e negli Stati Uniti). Curiosamente, Budicca è anche presente come personaggio in molti videogiochi strategici dedicati al mondo antico, come Rise of Nations, Impe rium e Total War: Rome II. La statua di Budicca a Westminster. 517

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale