Tua vivit imago - volume 3

L autore Tacito 10 15 Alterius manum centuriones, alterius servos vim et contumelias misce re; nihil iam cupiditati, nihil libidini exceptum. 3. In proelio fortiorem esse qui spoliet; nunc ab ignavis plerumque et imbellibus eripi domos, abstrahi liberos, iniungi dilectus tamquam mori tantum pro patria nescientibus. Quantulum enim transisse militum, si sese Britanni numerent? Sic Germanias excussisse iugum; et flumine, non Oceano defendi. 4. Sibi patriam coniuges parentes, illis avaritiam et luxuriam causas belli esse. Recessuros, ut divus Iulius recessisset, modo virtutem maiorum suorum aemularentur. Neve proelii unius aut alterius eventu pavescerent; plus impetu s felicibus, maiorem constantiam penes miseros esse. 5. Iam Britannorum etiam deos misereri, qui Romanum ducem absentem, qui relegatum in alia insula exercitum detinerent; iam ipsos, quod difficillimum fuerit, deliberare. Porro in eius modi consiliis periculosius esse deprehendi quam audere. dia, quanto la concordia dei capi; gli strumenti dell uno, i centurioni, e dell altro, gli schiavi, alla violenza aggiungevano gli insulti: nulla era sicuro contro le cupidigie e gli arbitri. 3. In battaglia è il più forte colui che saccheggia; ora le case erano devastate per lo più da vili e da imbelli, i figli portati via, le leve imposte come a coloro che soltanto per la loro patria non sapevano morire. Eppure, come avrebbero trovato piccolo il numero dei soldati stranieri sbarcati, se i Britanni si fossero contati! Così avevano scosso il loro giogo i Germani, che pur erano difesi da un fiume, non dall oceano. 4. Ragioni di guerre erano per essi la patria, le consorti, i genitori, per i Romani, invece, la cupidigia e la potenza; questi si sarebbero ritirati, come si era ritirato il divo Giulio, se soltanto i Britanni avessero gareggiato in valore con i loro antenati. Né dovevano spaventarsi per la cattiva sorte di una o due battaglie: i fortunati sono mossi da un più acceso entusiasmo, mentre negli sventurati v è una maggiore costanza. 5. Ormai, anche gli dèi avevano pietà dei Britanni, essi che trattenevano lontano il generale romano e l esercito relegato in un altra isola; ormai i Britanni stavano decidendo in comune, che era la cosa più difficile. Era da osservare, tuttavia, che in questo genere di decisioni v era maggior pericolo nell essere scoperti che nel gettarsi allo sbaraglio. Alterius alterius: i due pronomi si riferiscono rispettivamente al legatus (comandante delle truppe) e al procurator (governatore civile), i cui strumenti sono rispettivamente centuriones e servos. vim et contumelias misce re: lett. mescolavano la violenza e gli oltraggi . 3-4. In proelio miseros esse ab ignavis et imbellibus: complementi d agente; si tratta in entrambi i casi di aggettivi sostantivati. eripi abstrahi iniungi: tre infiniti presenti passivi della terza declinazione, rispettivamente da eripio ( strappare ), abstraho ( portare via ) e iniungo ( imporre ). Si noti la perfetta corrispondenza dei tre cola (infinito passivo + accusativo plurale), ulteriormente sottolineata dall omeoteleuto in -i e in -s. Il dilectus era il reclutamento militare. tamquam nescientibus: il senso della frase è che i Britanni dovrebbero combattere esclusivamente per sé, piuttosto che piegarsi al reclutamento imposto dai Romani e rischiare quindi di morire per una causa altrui. quantulum militum: letteralmente: quanto poco di soldati , con militum genitivo partitivo. enim: Tacito ricorre più spesso a nam, ma tende a prediligere enim nei discorsi diretti e indiretti. Sic iugum: un allusione alla battaglia di Teutoburgo del 9 d.C., nella quale i Germani guidati da Arminio annientarono le tre legioni guidate da Publio Quintilio Varo e arrestarono di fatto l espansione romana verso l Europa centrale. flumine: il Reno, che segnava il confine tra il mondo romano e la Germania libera. patriam coniuges parentes: l accostamento di tre termini coordinati in asindeto* è un tratto stilistico tipico del linguaggio tacitiano, sul cui impiego è chiaramente riconoscibile l influenza del modello di Sallustio. Recessuros: sottinteso esse; è infinito futuro da recedo ( arretrare ). ut recessisset: il riferimento è alle due spedizioni effettuate da Cesare in Britan- nia nel 55 e 54 a.C., che non portarono a un occupazione stabile dell isola. plus esse: un classico esempio di sententia a effetto, che conclude questa sezione del discorso. Nota la doppia variatio*, con due modi diversi di esprimere il comparativo di maggioranza (plus e il genitivo partitivo impetu s da una parte, maiorem constantiam dall altra) e l alternanza tra il dativo felicibus e l espressione perifrastica penes miseros. 5. Iam audere misereri: da questo infinito deponente dipende il genitivo Britannorum. qui: il pronome relativo si riferisce agli dèi. Romanum ducem exercitum: un altro riferimento al governatore Svetonio Paolino e alla sua campagna sull isola di Mona (cfr. r. 1). ipsos: cioè i Britanni. porro: per di più, inoltre ; l avverbio introduce un nuovo argomento. periculosius: comparativo neutro dell aggettivo periculosum. 515

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale