Tua vivit imago - volume 3

L autore Tacito paragrafi dell Agricola mostrano anche una notevole somiglianza con l incipit del Simposio di Senofonte, autore greco del V-IV secolo a.C., che aveva ugualmente invitato a prendere in considerazione le azioni dei grandi uomini non soltanto nei momenti di massima serietà, ma anche in quelli più distesi e scherzosi. Nel corso della sua opera Tacito svela il valore programmatico di questo doppio riferimento: l Agricola si ricollega sì alla grande tradizione della storiografia latina, ma in quanto biografia di un vir clarus sviluppa il suggerimento di Senofonte (già adattato dallo stesso Catone al sistema concettuale romano) soffermandosi anche sui modi in cui il suocero impiegava il suo otium ( tempo libero ). Laboratorio sul testo COMPRENSIONE 1. Riassumi il contenuto informativo di ogni capitolo del brano (massimo 15 righe totali). 2. Anche se indirettamente, quale ritratto emerge del suocero dello scrittore dal primo dei tre capitoli presi in esame? 3. A che cosa allude Tacito quando scrive adempto per inquisitiones etiam loquendi audiendique commercio. Memoriam quoque ipsam cum voce perdidissemus, si tam in nostra potestate esset oblivisci quam tacere (rr. 20-22)? ! repetita iuvant L ABLATIVO DI LIMITAZIONE E IL SUPINO IN -U LA COSTRUZIONE DI DIGNUS E INDIGNUS L ablativo di tipo strumentale può esprimere anche il complemento di limitazione, che serve appunto a limitare l ambito di azione espresso da un aggettivo (celeberrimus quisque ingenio, r. 5), da un sostantivo, da un verbo. Tra i verbi che reggono l ablativo di limitazione ricordiamo i verbi di eccellenza (scientia atque usu nauticarum rerum reliquos antecedunt, superano gli altri nella conoscenza e nella pratica dell arte marinaresca , Cesare). Tale ablativo di limitazione è espresso anche dal cosiddetto supino passivo (supino in -u) in dipendenza da aggettivi che hanno il significato di bello , buono , facile , credibile , utile , degno (digna memoratu, r. 5) e del loro contrario. A proposito degli aggettivi dignus e indignus, essi si possono costruire in diversi modi a seconda che la cosa che si merita o no sia espressa da un sostantivo (o un pronome) o da una proposizione. Con un sostantivo possiamo trovare: l ablativo di limitazione: vir patre dignissimus ( un uomo assai degno del padre , Cicerone); il genitivo: salutis dignus ( meritevole di essere salutato , Plauto); l accusativo di relazione, nel caso si usi un pronome neutro: id, quod es dignus ( ciò che ti meriti , Terenzio). Con una proposizione possiamo trovare: il supino in -u come nell esempio già visto; una relativa al congiuntivo: Livianae fabulae non satis dignae sunt, quae iterum legantur ( le opere di Livio Andronico non sono degne di essere lette una seconda volta , Cicerone); l infinito: dignus notari ( degno di essere biasimato , Orazio); una completiva con ut e il congiuntivo: quos ut socios haberes dignos duxisti ( quelli che hai ritenuto degni di avere come alleati , Livio). Svolgi&Verifica Esercizi interattivi 1. Inquadra il QRcode: individua nei periodi proposti gli ablativi di limitazione e, nel caso della presenza degli aggettivi dignus e indignus, evidenziane la costruzione. ANALISI 4. In che modo particolare è utilizzato il sostantivo virtus nel paragrafo 1 del primo capitolo (r. 3)? Con quale termine, nello stesso paragrafo, è in forte contrapposizione? Che cosa vuole sottolineare lo storico con tale accostamento antitetico? 513

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Età imperiale