PLUS - La lingua di Tacito: incertum an…

L ET IMPERIALE in breve Numerose influenze Vecchie e nuove influenze Questo stile eccezionalmente ricco, complesso e originale stilistiche, come gli riesce a mescolare con prodigiosa abilità le influenze più disparate: così il modello di arcaismi di Sallustio o Sallustio, di gran lunga il più rilevante per Tacito, viene attentamente purificato da alcule sententiae di Seneca, vengono dosate e ni eccessi come i troppo numerosi arcaismi; e il ricorso alla sententia a effetto, uno degli riadattate agli scopi strumenti retorici più impiegati (e abusati) dal nuovo stile senecano (à p. 78), ancora espressivi di Tacito. frequente nell Agricola e nella Germania, viene progressivamente ridotto e rifunzionalizzato nelle due opere maggiori e in particolare negli Annales, dove le poche sententiae epigrammatiche sono riservate a momenti di particolare solennità (è questo il caso, per esempio, dei primi tre libri, ciascuno dei quali si chiude con una di queste frasi a effetto). Tacito sfrutta un Il lessico La scelta del lessico non è meno accurata: Tacito ricorre a un vocabolario elevavocabolario elevato to, venato di coloriture poetiche ben riconoscibile è non solo l influsso del già classico e non disdegna i Virgilio, ma anche del nuovo Lucano (à p. 180), specialmente nelle Historiae e talvolta neologismi, ma rifiuta incline al neologismo. Egli rifugge invece i termini tecnici appartenenti ad altri registri tecnicismi e grecismi; le sue scelte lessicali sono stilistici, considerati inadatti a un opera storica (celebre la sua definizione delle zappe in continua evoluzione. come per quae egeritur humus aut exciditur caespes, gli strumenti attraverso i quali si scava la terra o si scinde la zolla , Annales I, 65, 7), e i grecismi, seguendo però in questo caso una tendenza comune a tutta la storiografia latina. Va tuttavia sottolineato che la produzione di Tacito, vista nel suo complesso, rivela una costante evoluzione e una continua ricerca della misura più adatta alla materia trattata, ricerca che è ben riconoscibile ancora negli ultimi libri degli Annales; e nessuna etichetta stilistica può dare pienamente conto della ricchezza dei suoi risultati, che riesce ancora a sorprendere il lettore a ogni pagina. La lingua di Tacito: incertum an Uno dei marchi di fabbrica dello stile tacitiano è l espressione incertum (quasi sempre con ellissi di est) da cui dipende un interrogativa disgiuntiva indiretta introdotta da an (forte an dolo principis incertum à T1). Questa costruzione è attestata anche in precedenza e trova importanti paralleli già in Sallustio, ma viene trasformata da Tacito in uno degli strumenti più efficaci per indirizzare indirettamente il giudizio del lettore. Lo storico la impiega infatti come una sorta di appendice parentetica, sintatticamente indipendente e inattesa , che presenta due diverse interpretazioni di quanto appena affermato; la disposizione delle due alternative non è lasciata al caso, e Tacito tende a indicare per 502 ultima quella più scabrosa , controversa o malevola, che finisce immancabilmente per restare impressa più della prima nella memoria di chi legge (è questo proprio il caso del coinvolgimento di Nerone nell incendio di Roma, il dolus principis contrapposto all evento fortuito, forte). Tra gli esempi più significativi di quest uso si possono senz altro citare Annales I, 11, 4 (Augustus addideratque consilium coercendi intra terminos impe rii, incertum metu an per invidiam); XIV, 9, 2 (Mnester se ipse ferro transegit, incertum caritate in patronam an metu exitii); XIV, 51, 1 (concessitque vita Burrus, incer tum valetudine an veneno).

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale