LA GERMANIA

L ET IMPERIALE in breve LA GERMANIA Pubblicata Data di composizione e genere Poco dopo l Agricola e con ogni probabilità ancora nel probabilmente nel 98 corso del 98 d.C. Tacito pubblicò il De origine et situ Germanorum, più comunemente noto d.C., la Germania è una col semplice titolo di Germania. La data si ricava da un accenno nel capitolo 37 al secondo monografia etnografica consolato dell imperatore Traiano, che cadde appunto in quell anno. (l unica superstite nella letteratura latina) sui La Germania è un breve trattato di argomento etnografico dedicato alle tribù stanziate popoli della Germania in quella porzione dell Europa centrale compresa grosso modo tra il Reno (confine orientale Magna non assoggettata dell impero romano), il Danubio e la Vistola, che i Romani chiamavano Germania Magna e dai Romani. che non fu mai stabilmente soggetta al dominio di Roma. L opera è di fatto l unica testimonianza superstite in lingua latina del genere etnografico, se si escludono excursus come quelli dedicati da Cesare a Galli e Germani nel De bello Gallico e quello sui Britanni che lo stesso Tacito inserisce nell Agricola; monografie come quelle di Seneca sull India e l Egitto sono invece andate perdute. La Germania ha una Riassunto dell opera La Germania si lascia agevolmente dividere in due parti, di estensioprima parte (capitoli ne più o meno simile. La prima (capitoli 1-27), il vero nucleo di argomento etnografico, si 1-27, 1) etnografica e sofferma sulla conformazione geografica e i confini della regione (il situs del titolo, capitolo una seconda (capitoli 27, 1); sull origine e sulle caratteristiche fisiche dei Germani (capitoli 2-4); sui prodotti della ter2-46) geopolitica. ra e sulle risorse del sottosuolo (capitolo 5); sulle qualità militari dei Germani (capitoli 6-8); sulla loro religione, sul sistema politico, sulle abitazioni e sull abbigliamento (capitoli 9-17); sul matrimonio e sulle relazioni interpersonali (capitoli 18-21); su cibo, bevande e attività comuni (capitoli 22-24); sulla schiavitù e sulle pratiche agricole (capitoli 25-26) e infine sui riti funerari (capitoli 27,1). La seconda invece (capitoli 27,2-46), di impianto più propriamente geopolitico e dall impostazione didattica, è un lungo catalogo di tutte le popolazioni germaniche, che parte da quelle stanziate subito oltre il Reno (e dunque direttamente a contatto con le province galliche) spostandosi poi verso quelle settentrionali e orientali, seguendo dunque una prospettiva di progressivo allontanamento dal mondo romano. Come rivelano alcuni Le fonti della Germania stato affermato che, se pure Tacito ebbe mai modo di visitare la anacronismi, Tacito trae frontiera del Reno, nella Germania non si trova traccia di una simile esperienza: le notizie etle notizie sulla Germania nografiche che si leggono nell opera sembrano cioè derivare non dall esperienza diretta, ma da fonti letterarie (De in misura pressoché esclusiva da fonti letterarie. Tra queste andranno sicuramente inclusi bello Gallico di Cesare; Bella Germaniae di Plinio gli excursus etnografici del De bello Gallico di Cesare (che Tacito menziona esplicitamente nel il Vecchio; Posidonio di testo al capitolo 28) e i Bella Germaniae di Plinio il Vecchio (che aveva effettivamente prestato Apamea; Aufidio Basso). servizio nella regione), come forse anche le opere del filosofo e geografo greco Posidonio di Apamea (II-I secolo a.C.) e dello storico Aufidio Basso (I secolo d.C.); l origine indiretta delle notizie tramandate da Tacito traspare talvolta da alcuni anacronismi, che l opera di aggiornamento dello storico non è riuscita a eliminare del tutto. Tacito oscilla fra Gli intenti dell opuscolo La critica si è lungamente interrogata sugli intenti di un opera come l idealizzazione della la Germania. Dall opuscolo traspare innanzitutto l insistita contrapposizione tra una società pura semplicità dei primordiale, semplice, moralmente incorrotta e piena di energie come quella dei Germani Germani, l atteggiamento di superiorità nei un quadro, va da sé, fortemente e volutamente idealizzato e la decadente civiltà romana, confronti dei barbari ormai vittima della sua stessa opulenza e dei vizi che da quella le derivano. All esaltazione dele la consapevolezza le caratteristiche positive dei Germani, d altra parte, si affianca il giudizio profondamente nedella pericolosità delle gativo sui loro difetti, come la pigrizia, l attitudine alla violenza, la mancanza di moderazione popolazioni qualora trovassero compattezza. e l innata crudeltà, giudizio che fa trasparire la prospettiva sempre romanocentrica e il senso di superiorità del senatore Tacito per un popolo irrimediabilmente barbaro . Tali opposte caratteristiche delle popolazioni germaniche rappresentano però nel complesso un terribile 494

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale