Tua vivit imago - volume 3

L autore Giovenale 15 20 25 nam, quod turpe bonis Titio Seiioque, decebat Crispinum. Quid agas, cum dira et foedior omni crimine persona est? Mullum sex milibus emit, aequantem sane paribus sestertia libris, ut perhibent qui de magnis maiora locuntur. Consilium laudo artificis, si munere tanto praecipuam in tabulis ceram senis abstulit orbi; est ratio ulterior, magnae si misit amicae, quae vehitur cluso latis specularibus antro. Nil tale expectes: emit sibi. Multa videmus quae miser et frugi non fecit Apicius. Hoc tu succinctus patria quondam, Crispine, papyro? Hoc pretio squamae? Potuit fortasse minoris piscator quam piscis emi; provincia tanti vendit agros, sed maiores Apulia vendit. quod turpe Crispinum: «ciò che [sarebbe stato] vergognoso per un Tizio o un Seio, persone oneste, ben si addiceva a Crispino (trad. B. Santorelli). Quelli di Tizio e Seio sono nomi utilizzati anche dai giuristi negli esempi fittizi. Quid agas, cum: lett. che cosa potresti fare, quando (allocuzione a un tu generico). persona: il sostantivo può indicare la maschera teatrale, e quindi il ruolo interpretato da Crispino, ma in questo caso il contesto è quello di un processo giuridico e persona è utilizzato nel senso di parte in causa , crimen in quello di accusa . Mullum: una triglia, considerata una leccornia da ricchi. sex milibus: per seimila [sesterzi] . aequantem: si riferisce a mullum: il costo della triglia in migliaia sesterzi è uguale al suo peso in libbre; il pesce pesa, dunque, quasi due chili (1 libbra = 327 grammi circa). qui de magnis locuntur: coloro che a proposito di cose grandi dicono cose [ancora] più grandi (nota il poliptoto* magnis maiora). La definizione sembrerebbe togliere valore a quanto il poeta ha appena affermato, ma è probabile che si tratti di una scherzosa frecciata ai poeti epici e alle loro elaborate e magniloquenti perifrasi (puoi tradurre: per dirla con quelli che ). 18-21. Consilium laudo antro Consilium laudo abstulit orbi: «avrei approvato questo piano da maestro (Consilium laudo artificis), se con un così gran dono (si munere tanto) avesse strappato (abstulit) a un vecchio senza eredi (senis orbi, genitivo dipendente da tabulis) ! repetita iuvant p. 472 à il primo posto (praecipuam ceram) nel testamento (in tabulis) (trad. B. Santorelli). Riferimento all attività di Crispino, che briga a caccia di ricchezze circuendo ricchi senza eredi naturali. Praecipua cera indica la prima pagina (cioè la prima tavoletta di cera che costituisce il documento), sulla quale al primo posto è scritto il nome di colui che fa il lascito testamentario e poi gli eredi designati. est ratio specularibus antro: il quadro dell immoralità di Crispino è completato in maniera circolare ritornando all attività di seduttore di donne sposate. Magna amica sottintende verosimilmente un allusione a una donna di alto rango che si può permettere l uso della lettiga con lata specularia, cioè ampie finestre fatte di una pietra semitrasparente. Ratio ulterior allude a un altra possibile ragione per l acquisto della triglia. 22-27. Nil tale vendit expectes: con giuntivo esortativo (con tale riferito a quanto precede) oppure, meno probabilmente, potenziale (con tale riferito a quanto segue), sempre rivolto a un tu generico. sibi: dativo di vantaggio. Multa videmus fecit Apicius: l ingordigia di Crispino supera persino quella proverbiale di Marco Gavio Apicio, il quale, vissuto al tempo di Augusto, era ritenuto per antonomasia l esempio dell ingordigia. Hoc tu papyro?: sott. facis. Il riferimento al papiro richiama le origini egiziane di Crispino, il quale è succintus patria papyro perché giunto, un tempo (quondam), talmente povero da non avere nemmeno una veste lunga che coprisse tutto il corpo. Hoc pretio squamae?: sott. emuntur; squamae è sineddoche* per il pesce. Potuit fortasse piscis emi: avresti forse potuto comprare il pescatore a minor prezzo (minoris, genitivo di prezzo, come tanti al verso successivo) del pesce . sed maiores Apulia vendit: il confronto ironico è fatto con l Apulia, dove la vita è di gran lunga più difficile e la povertà più pesante, al punto che, se altrove al prezzo di una triglia si poteva comprare un campo, in Apulia (cioè in Puglia) se ne potrebbe comprare uno molto più grande. à Particolare di un mosaico rinvenuto a Pompei. Napoli, Museo Archeologico Nazionale. 471

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale