T1 LAT ITA - Odio la donna!

L INCONTRO CON L AUTORE T1 Odio la donna! latino italiano tratto da Satire II, 6, 457-473 La sesta satira è considerata uno dei testi maggiormente indicativi della vis dell indignatio di Giovenale, che intesse una lunga denigrazione dei vizi che considera connaturati all essere femminile, a partire dalla critica del mancato rispetto della serietà del legame coniugale. Nei versi qui selezionati il poeta attribuisce alla donna la tendenza a voler comandare e svolgere compiti che spettano tradizionalmente all uomo. Questo atteggiamento della donna sovverte, a suo avviso, la natura e l ordine sociale, familiare e quindi morale, creando una forma di degenerazione dei costumi e venendo meno alle gerarchie imposte dal mos maiorum. Nil non permittit mulier sibi, turpe putat nil, cum viridis gemmas collo circumdedit et cum auribus extentis magnos commisit elenchos. 460 [Intolerabilius nihil est quam femina dives.] Interea foeda aspectu ridendaque multo pane tumet facies aut pinguia Poppaeana spirat et hinc miseri viscantur labra mariti. Non c è niente che la donna non si conceda, niente che consideri vergognoso, una volta che abbia circondato il suo collo di gemme verdi e abbia appeso grosse perle alle orecchie, stirate per il peso. [Non c è niente di più insopportabile di una donna ricca.] Ma fino a quel momento, orribile a vedersi e al contempo ridicola, la sua faccia appare gonfia per un grosso impacco di pane, o esala il fetore degli impiastri di Poppea, e al povero marito ne restano invischiate le 460 LETTURA N l no n pe rm tt t | mu l e r s b , tu rpe pu ta t n l Metro: esametri 457-460. Nil non permittit dives Nil non: doppia negazione, significa tutto ; nota l allitterazione* e l epanadiplosi* con nil alla fine del verso. cum: ha valore temporale, come anche la seconda occorrenza (et cum) che chiude il verso. viridis: accusativo plurale, concordato con gemmas. collo circumdedit cum: notevole allitterazione. Qui, inoltre, cum è un monosillabo in enjambement* che produce un fortissimo senso di sospensione. auribus extentis: dativo dipendente da commisit; le orecchie sono addirittura deformate dal peso delle perle a forma di pera (elenchos) usate come orecchini. Intolerabilius dives: questo verso è considerato dagli editori frutto di interpolazione antica, forse motivata dalla mancanza, nel testo Audio CONDANNA DELLA DONNA L intera satira da cui è tratto il brano è dedicata alla condanna dell immoralità del genere femminile, al quale viene attribuita ogni forma di vizio, perversione e meschinità, con toni fortemente misogini. Nel caso specifico, a essere attaccata è la passione per i gioielli e i trattamenti estetici, con i quali le donne cercano di piacere agli amanti invece che ai legittimi mariti. PARATASSI Lo stile di Giovenale è caratterizzato da un andamento prevalentemente paratattico, che prevede talvolta una sequenza di frasi brevi legate da congiunzioni (aut, et, atque) o anche per asindeto* (come nel caso delle due frasi i cui verbi sono, rispettivamente, repo nit e incipit). della satira, di un passaggio intermedio tra questa sezione e la successiva (come invece avviene frequentemente tra i differenti quadri narrativi di uno stesso componimento). L interpolatore avrebbe così aggiunto un verso cerniera tra la critica dello sfoggio di erudizione della donna e la sezione relativa alla toletta e al trucco, ma il verso in sé non convince per il contenuto, perché introduce in realtà la critica della ricchezza: un tema, questo, presente sì in filigrana e implicitamente suggerito dai versi precedenti (relativi ai gioielli con i quali la donna si abbellisce), ma che non viene qui sviluppato. 461-466. Interea foeda Indi ridenda: lett. da ridere ; si tratta di un gerundivo riferito a facies. multo pane: forte enjam- bement che separa il nesso aggettivo + sostantivo. pinguia Poppaeana: allusione alle proverbiali manìe cosmetiche di Poppea, moglie di Nerone (nota l allitterazione). Gli unguenti grassi (pinguia) sono verosimilmente da interpretare come il latte di asina che Poppea usava per lavare il corpo e renderlo più seducente. Giovenale del resto specifica al verso precedente l usanza di mettere come impiastro uno strato di mollica sulla pelle. viscantur: il verbo visco deriva dal sostantivo viscum, che indica la pania , cioè quella sostanza viscosa che, prodotta dalla cottura di alcune bacche, veniva impiegata durante la caccia per catturare degli uccelli di piccole dimensioni.

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale