Il contenuto delle Satire

L ET IMPERIALE in breve Giovenale denuncia Perdita dei valori sociali Il principale bersaglio polemico del poeta è la tendenza al vizio, il dilagare del vizio e la pratica di esso e i risvolti sociali delle degenerazioni personali che rovinano l equilibrio e l allontanamento dai la coesione della società e peggiorano la vita di chi subisce gli eccessi altrui. In questo quadro valori del mos maiorum: rientra l insistenza sulla degradazione del rapporto clientelare: le ingiustizie e le umiliazioi singoli personaggi che compaiono nelle satire ni subìte dai clientes da parte di patroni di improbabile nobiltà e dediti a lusso e vizi sono sono attaccati in quanto sintomo del disgregamento dei valori tradizionali. esponenti di un degrado La galleria di personaggi nelle singole satire mira così alla denuncia di comportamenti generale. Egli parla a nome di una collettività. generalizzati e dal caso particolare la condanna di Giovenale approda a una forma di indi- gnazione complessiva, dove l autore stesso non compare nella sua individualità, ma come una voce di denuncia e di sdegno per la corruzione attuale e senza rimedio. La voce di Giovenale non scaturisce infatti da un giudizio individuale o dal disagio personale del poeta, ma al contrario è una voce che in qualche misura si fa universale assumendo un punto di vista collettivo per denunciare l immoralità, la perdita di umanità e di valori di una società intera. L intera produzione La frustrazione del poeta Nell insieme, i temi delle satire si richiamano e completano satirica di Giovenale, a vicenda con la ripetizione e lo sviluppo di motivi di critica ricorrenti da testo a testo. nonostante il cambio Al di là della distinzione tra il tono del primo e del secondo gruppo di satire, la messa a di tono, è attraversata nudo e la condanna di una società della quale il poeta è più spettatore che attore sono da una polemica costante nei confronti costanti e coerenti in tutta la produzione cronologica, perché al Giovenale indignato e della società corrotta astioso che emerge con maggior forza nelle prime satire si sovrappone senza incoerenze e dalla convinzione un Giovenale più oraziano , maggiormente capace cioè di un ironico sorriso e in parte dell impossibilità, per il poeta, di offrire soluzioni convinto che nel buon esempio si possa indicare una possibile strada alternativa alla concrete con la sua corruzione dilagante. poesia. Di fondo rimane come costante in tutta la produzione un rifugio da idealista in un passato di valori ormai sepolti, un rifugio destinato a essere improduttivo nell attualità come nella visione del poeta e a non fornire soluzioni concrete, al di là di exempla cui ritornare nostalgicamente. In quest ottica la pars destruens della poesia di Giovenale prende decisamente il sopravvento su qualsiasi forma di prospettiva futura: riflesso di una frustrazione e della condizione di isolamento e incomprensione in cui il poeta si sente sostanzialmente relegato. Il contenuto delle Satire Satira 1 la satira programmatica (à T2) e si concentra, oltre che sulla critica letteraria, sulle umiliazioni alle quali sono quotidianamente sottoposti i clientes. Satira 2 Il bersaglio dell invettiva del poeta sono gli omosessuali, l inclinazione sentita dal poeta come un vizio da condannare e contro il mos maiorum, ma soprattutto l ipocrisia di coloro che fingono moralità e sdegno nei confronti del vizio e poi vivono come in un continuo baccanale. Satira 3 rivolta all amico Umbricio che si ritira a vivere in campagna. Il tema sviluppato nel testo è la contrapposizione tra la tranquillità di una vita semplice e lo stile di vita immorale che caratterizza invece Roma (à T3). Giovenale dà voce inoltre all intolleranza per la presenza di stranieri a Roma: vizio e mollezze introdotte dagli stranieri corrotti e approfittatori sono tutti fattori che contribuiscono all allontanamento dal mos maiorum e alla degenerazione dei costumi. Testo PLUS Allora che ne pensi? Il rombo lo si taglia? Satira 4 Tratta di un episodio particolare, tramite il quale l autore concentra la propria critica verso la futilità del potere (à T4), la degenerazione morale e la corruzione: si tratta di una sorta di concilio tenuto da Domiziano e dai suoi consiglieri per decidere in quale maniera sia meglio cucinare e servire un gigantesco pesce rombo che è stato regalato all imperatore. Satira 5 Racconta la cena offerta dal ricco Virrone e l umiliazione dei clienti che sono ammessi al banchetto. L indignazione del poeta si scaglia contro la ricchezza che diventa un mezzo di discriminazione sociale e di umiliazione. 454

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale