PALESTRA DELLE COMPETENZE • VERSO L’ESAME DI STATO

PALESTRA DELLE COMPETENZE SAME VERSO L E O T A DI ST T9 Come bisogna studiare i poeti Analisi e interpretazione di un testo LETTERARIO tratto da Institutio oratoria I, 8, 13-15 latino italiano Quintiliano illustra il metodo da impiegare per studiare i poeti: bisogna, innanzitutto, fare la versione in prosa dei brani, per poi passare all analisi grammaticale e infine esaminare il testo da un punto di vista linguistico, soffermandosi cioè sulle figure retoriche e sul registro lessicale. 5 10 13. In praelegendo grammaticus et illa quidem minora praestare debebit, ut partes orationis reddi sibi soluto versu deside ret et pedum proprietates, quae ade o debent esse notae in carmin bus, ut etiam in oratoria compositione desiderentur. 14. Deprendat quae barbara, quae inpropria, quae contra legem loquendi sint pos ta, non ut ex his utique improbentur poetae (quibus, quia plerumque servire metro coguntur, adeo ignosc tur ut vitia ipsa aliis in carmine appellationibus nominentur: metaplàsmus enim et schèmata, ut dixi, vocamus et laudem virtutis necessitati damus), sed ut commoneat artificial um et memoriam agitet. 15. Id quoque inter prima rudimenta non inutile demonstrare, quot quaeque verba modis intellegenda sint. Circa glossema ta etiam, id est voces minus usitatas, non ultima eius professionis diligentia est. 13. Nella spiegazione introduttiva di un poeta, il maestro di grammatica dovrà esigere, anche se non si tratterà di un lavoro importante, la versione in prosa, l analisi grammaticale e la conoscenza della prosodia, tanto necessaria nello studio dei poeti, che se ne sente il bisogno anche nella composizione retorica. 14. Egli sia pronto a cogliere barbarismi, improprietà e forme scorrette, non per farne motivo indiscriminato di rimprovero ai poeti (ai quali invece costretti, come sono, dalla servitù dei metri si perdona tanto facilmente, che persino gli errori che troviamo nelle poesie li chiamiamo con altri nomi come metaplasmi e figure,1 attribuendo un merito a quanto è invece imposto dalla necessità), ma per informare dei princìpi dell arte e per tenere in esercizio la memoria degli allievi. 15. Tra i primi rudimenti da impartire, gioverà pure la spiegazione dei vari significati che una parola può assumere. Una prova di insegnamento diligente è costituita dall esegesi delle glosse, ovverosia delle parole meno usate. (trad. G. Faranda) 1. metaplasmi e figure: metaplasmo è un qualsiasi cambiamento nella forma normalmente attesa della parola, causato dall omissione o dall aggiunta di una sillaba; le figure (di parola) sono un uso linguistico diverso da quello regolare, come l uso di un singolare per il plurale o di un modo verbale inatteso. COMPRENSIONE E ANALISI 1. Qual è, secondo Quintiliano, l origine di alcune figure metriche e di altri usi linguistici particolari che definiamo licenze poetiche ? 2. Qual è lo scopo del lavoro di interpretazione suggerito da Quintiliano? 3. Qual è il valore sintattico di ut alle rr. 1, 3, 6, 7? 4. Analizza la forma verbale Deprendat (rr. 3-4) e spiegane il valore sintattico. INTERPRETAZIONE E COMMENTO Opera un confronto tra il metodo di analisi poetica suggerito da Quintiliano e quello che viene ancora insegnato nella scuola italiana. Secondo te, è utile partire dalla parafrasi del testo poetico o sarebbe più opportuno fruire del testo nella sua forma originale? Motiva la tua risposta. 444

Tua vivit imago - volume 3
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Età imperiale