T6 ITA - Appunti di stile e critica letteraria: l’elegia e

L autore Quintiliano 25 30 Severo,8 anche se è miglior versificatore che poeta, se tuttavia, come è stato detto, avesse completato il Bellum Siculum a somiglianza di quanto aveva fatto nel primo libro, potrebbe chiedere a ragione per sé il secondo posto. La morte precoce non permise a Serrano9 di perfezionarsi, ma le sue opere giovanili rivelano ottime doti naturali e una buona disposizione alla poesia, particolarmente ammirevole in una persona di quell età. 90. Molto, or non è guari,10 abbiamo perduto con la scomparsa di Valerio Flacco.11 Indole ardente e poetica fu quella di Saleio Basso, ma neppure essa poté maturarsi con la vecchiaia. Rabirio e Pedone val la pena conoscerli, se si ha tempo libero. Lucano12 è poeta appassionato e veemente, luminoso nei pensieri e, per dire quel che penso, modello più per gli oratori che per i poeti. [ ] (trad. R. Faranda) 8. Cornelio Severo: Cornelio Severo, contemporaneo e amico di Ovidio, è stato l autore del poema epico intitolato Res Romanae, che potrebbe essere l opera che Quintiliano chiama Bellum Siculum. 9. Serrano: di Serrano (come anche dei successivi autori citati: Saleio Basso, Gaio Rabirio, Albinovano Pedone) conosciamo poco o nulla, principalmente attraverso scarni frammenti di citazioni indirette. 10. or non è guari: poco tempo fa. 11. Valerio Flacco: poeta epico della fine del I secolo d.C., autore di un poema dedicato al mito degli Argonauti (à p. 303). 12. Lucano: Lucano (à p. 180) è l autore del Bellum civile o Pharsalia, dedicato allo scontro fra Cesare e Pompeo. T6 Appunti di stile e critica letteraria: l elegia e la satira tratto da Institutio oratoria X, 1, 93-95 italiano In questo notissimo brano Quintiliano si sofferma sulle eccellenze specifiche della poesia latina: il genere elegiaco, nel quale i poeti latini competono alla pari con quelli greci; e quello satirico, che è invece una creazione originale della letteratura latina. 5 10 93. Anche nell elegia possiamo competere da pari a pari con i Greci: il poeta più puro ed aggraziato del genere a me pare Tibullo; ma c è chi preferisce Properzio. Dell uno e dell altro più manierato è Ovidio, così come meno disinvolto è Gallo.1 Certamente tutta nostra è la satira, in cui Lucilio, che per primo vi acquistò rinomanza, ha tuttora degli estimatori così devoti, che non esitano a preferirlo non solo agli scrittori di satire, ma a tutti i poeti. 94. Per conto mio, quanto da costoro, tanto dissento da Orazio, il quale crede che Lucilio2 scorra «limaccioso e che «c è qualcosa che si potrebbe toglierne . Infatti egli è meravigliosamente colto, ricco di spiriti liberi e perciò pungente e notevolmente arguto. Molto più limpido e puro è Orazio3 e non credo di ingannarmi per troppa simpatia senz altro il più importante 1. Tibullo Gallo: Tibullo (54-19 a.C.), Properzio (47-16 a.C.), Ovidio (43 a.C.-17 d.C.) e Gallo (69-26 a.C.) erano considerati i massimi rappresentanti dell elegia latina. 2. Lucilio: di Lucilio (II secolo a.C.) sono rimasti soltanto brevi frammenti dei trenta libri delle sue Saturae. 3. Orazio: Orazio (65-8 a.C.) fu poeta attivo in molti generi. 437

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale