Quintiliano maestro di retorica

L ET IMPERIALE Quintiliano maestro di retorica T5 Appunti di stile e critica letteraria: il canone dei poeti latini tratto da Institutio oratoria X, 1, 85-90 italiano Coerentemente con la sua impostazione pedagogica, Quintiliano ritiene che sia fondamentale perfezionare la propria formazione attraverso lo studio dei modelli costituiti dai grandi autori del passato. Per questa ragione, conformemente alla prassi scolastica antica, che prevedeva la compilazione di vere e proprie classifiche, una parte dell Institutio oratoria è dedicata alla descrizione degli autori più importanti della letteratura greca e latina, del loro stile e del genere in cui si sono distinti. 5 10 15 20 85. Lo stesso ordine ci conviene seguire anche per gli scrittori romani. In tal modo, come tra i Greci è Omero il primo, così tra noi non si potrebbe dare inizio all elenco nel modo migliore che con Virgilio,1 che indubbiamente è, di tutti i poeti epici greci e nostri, il più vicino. 86. Mi servirò, per dimostrarlo, delle stesse parole che da giovane ascoltai da Domizio Afro.2 Quando gli chiesi, chi credeva si avvicinasse più degli altri ad Omero, mi rispose: «Virgilio è secondo, ma più vicino al primo che al terzo . E, per Ercole, se davanti al Greco dobbiamo farci indietro in considerazione della sua natura divina ed immortale, è altrettanto vero che in Virgilio c è più cura e diligenza, appunto perché egli dovette affaticarsi di più: ne consegue che, quanto perdiamo nel confronto della sublimità, tanto riguadagnamo sotto il profilo dell eccellenza uniforme. Tutti gli altri seguiranno a lunga distanza. 87. Macro,3 ad esempio, e Lucrezio4 debbono, sì, essere letti, ma non per costituire modelli di phràsis, cioè dell elocuzione: eleganti ognuno nel suo campo, sono l uno troppo modesto, l altro piuttosto difficile. Atacino Varrone,5 traduttore nell opera che gli assicurò fama, non è certo da buttar via, ma ha pochi mezzi per arricchire il corredo oratorio. 88. Ad Ennio6 dobbiamo venerazione, come la si deve ai boschi sacri per antichità, nei quali le querce maestose e antiche non hanno tanta bellezza, quanta religiosità. Più vicini e più utili a far conseguire la perfezione di cui parliamo sono altri scrittori. Ovidio,7 che è manierato anche nella sua opera in esametri e troppo si compiace del suo talento, è, ciononostante, da lodare in alcune parti. 89. Cornelio 1. Virgilio: Virgilio (70-19 a.C.) è qui ricordato soprattutto per l Eneide, il poema epico in dodici libri, privo degli ultimi ritocchi, che narra le vicende dell eroe Enea dalla sua fuga da Troia fino al suo arrivo nel Latium. 2. Domizio Afro: Gneo Domizio Afro fu un celebre oratore, vissuto nella prima metà del I secolo d.C.; Quintiliano sarebbe stato un suo allievo. 3. Macro: Emilio Macro (Aemilius Macer) è stato un poeta didascalico latino vissuto all incirca verso la seconda metà del I secolo a.C. di cui rimangono soltanto alcuni titoli e pochissimi frammenti. 436 4. Lucrezio: Lucrezio (prima metà del I secolo a.C.) è autore del poema didascalico De rerum natura, dedicato all esposizione della dottrina del filosofo greco Epicuro. 5. Atacino Varrone: Varrone (ca 82-35 a.C.), detto Atacino in quanto nato ad Atax, nella Gallia Narbonense, è stato autore di un poema epico (il Bellum Sequanicum), di una Chronographia, e di una traduzione in latino delle Argonautiche di Apollonio Rodio. 6. Ennio: Ennio (239-169 a.C.) è una delle figure più importanti della letteratura latina: iniziatore della poesia epica in esametri (Annales), la sua produzione letteraria comprendeva anche tragedie, satire, opere didascaliche. Fu a lungo utilizzato come autore da prendere a modello nella pratica scolastica, e venne sostituito da Virgilio nel I secolo d.C. 7. Ovidio: di Ovidio (43 a.C.-17 d.C.) si critica la mancanza di gravitas ( solennità ) a vantaggio di elementi leggeri: il riferimento è probabilmente alle Metamorfosi.

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale