Tua vivit imago - volume 3

L ET IMPERIALE 20 no molte cose approvare, altre correggere, gli sarà un utile lezione il rimprovero della pigrizia, l elogio della diligenza, 22. la lode ne susciterà l emulazione, si convincerà che è vergognoso restare indietro a un suo pari e che dà soddisfazione l aver superato i migliori. Tutto ciò accende di entusiasmo l animo, ed è vero che l ambizione, malgrado sia un difetto, è tuttavia spesso uno stimolo alle virtù. (trad. R. Faranda) Analisi del testo La scuola come finestra sul mondo In questo passo osserviamo un elemento centrale delle teorie educative di Quintiliano, ossia l importanza della scuola, considerata una finestra sulla vita quotidiana. Nel pensiero quintilianeo, infatti, l oratore riveste una funzione sociale all interno della comunità, che è al tempo stesso il pubblico dei suoi discorsi e l organismo politico all interno del quale egli realizza la propria natura di cittadino. L apprendimento teorico, dunque, passa in secondo piano rispetto al versante pratico della sua istruzione, che dev essere finalizzata a un applicazione concreta. La scuola, in questo senso, consente di riprodurre, in piccolo, l ampia varietà umana della società e, soprattutto, le sue dinamiche competitive ed emulative. L importanza dello stare in classe La classe diventa, così, una piazza in miniatura, un luogo di confronto e di arricchimento. Soprattutto, la classe permette ai ragazzi di comprendere che il cittadino non è un entità a sé stante, ma fa parte di un organismo più ampio, la società, con il quale è necessario confrontarsi. Lo stare in classe, dal punto di vista di Quintiliano, consente ai giovani di sviluppare il senso civico, ossia la consapevolezza che si appartiene a una comunità, al cui interno esistono non soltanto delle regole ben precise, che vanno rispettate, ma anche punti di vista e sensibilità differenti. poi soltanto in classe che, misurandosi con i propri pari, ci si rende conto delle proprie qualità, dei propri limiti e cosa ancora più importante delle qualità degli altri, coloro con i quali l aspirante oratore si deve costantemente confrontare. Per questo motivo Quintiliano, nelle sezioni successive, consiglia esplicitamente al maestro di disporre una graduatoria di merito dei suoi allievi, che in questo modo saranno spinti a far meglio per superare i compagni. Emulare i migliori La competizione all interno della classe, dunque, si collega al principio dell aemulatio, l emulazione, intesa come la rivalità costruttiva che porta a raggiungere l eccellenza. Tale spirito dev essere adeguatamente incoraggiato e deve portare i giovani a migliorare sempre più le proprie abilità, spingendoli inoltre a misurarsi con i grandi autori del passato. Gareggiare con i più bravi, infatti, consente di apprendere con più efficacia e, soprattutto, può fornire una forte spinta motivazionale, che si traduce in un maggiore impegno nello studio. Laboratorio sul testo COMPRENSIONE 1. Quali sono le conseguenze negative che, secondo Quintiliano, potrebbero scaturire dalla mancata frequenza scolastica? Perché, in base allo scopo dell opera dello scrittore, sono così gravi da dover essere in tutti i modi evitate? 2. Che cosa pensa Quintiliano dell amicizia? In che rapporto sta questo legame con la scuola? 3. Quali ulteriori stimoli può offrire l istruzione pubblica rispetto a quella privata che si svolge nella propria casa? COMPETENZE ATTIVE cazion CA e CIVI Per riflettere In questo passo Quintiliano mette in evidenza come si debba indurre lo studente al confronto con gli altri attraverso la discussione. Egli sembra quasi anticipare quello che oggi accade durante le assemblee, nate in origine per dare espressione alle rivendicazioni dei movimenti studenteschi del 68. Puoi approfondire l argomento facendo delle ricerche in rete, in particolare sui Decreti Delegati che riconoscono agli studenti il diritto di riunirsi in assemblea di classe e di istituto. 434 Edu

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Età imperiale