VERBUM DE VERBO - Exemplum

L ET IMPERIALE Stimolare gli studenti Quella che Quintiliano suggerisce è una strategia di insegnamento chiara e definita: non si limita, infatti, a indicare quali siano le nozioni da apprendere, ma espone in maniera dettagliata le modalità da impiegare per trasmetterle. La sua concezione del ruolo del maestro è quella di un mestiere che, similmente a tutti gli altri, va svolto seguendo una tecnica ben precisa, al fine di ottenere i risultati auspicati: bisogna saper trattare i ragazzi nel modo più opportuno, ponendosi il problema del loro apprendimento, ricorrendo a determinati espedienti. Notevole quanto Quintiliano suggerisce a proposito della valutazione: nella sua concezione pedagogica l espressione di un giudizio è finalizzata prevalentemente a motivare lo studente (Lusus hic sit, et rogetur et laudetur, r. 6). Quello che emerge dai capitoli che Quintiliano dedica al metodo didattico è che il docente non deve promuovere o bocciare , ma correggere le imperfezioni nell esposizione scritta oppure orale del proprio allievo. Lo scopo della formazione L obiettivo dell insegnamento, secondo Quintiliano, consiste nel portare a compimento la formazione dell individuo. Conformemente con la visione tradizionale, risalente al filosofo greco Aristotele, che vede nella città il luogo in cui si realizza al meglio la natura dell uomo, in quanto animale sociale (che tende cioè a formare delle comunità), l istruzione si pone come traguardo lo sviluppo dell oratore quale buon cittadino, le cui qualità e capacità sono poste al servizio della comunità. Tale risultato dev essere perseguito insegnando agli studenti a relazionarsi con i propri pari: l insegnante deve promuovere fin da subito un confronto costruttivo fra i ragazzi, anche facendo ricorso a una sana competizione che possa mettere in luce le qualità di ciascuno e possa spronarli a impegnarsi di più e a fare meglio (doceatur alius, cui invideat, contendat interim et saepius vincere se putet, rr. 7-8). verbum de verbo / Exemplum / La parola che più di tutte esprime il senso dell opera quintilianea è exemplum: la formazione dell ora tor, infatti, si basa tutta su questo concetto. Sia che si tratti dell apprendimento da parte dello studente, sia che si consideri l insegnamento da parte del docente, secondo Quintiliano è assolutamente indispensabile che vi sia un exemplum ben definito, ossia un modello che il maestro deve fornire al proprio alunno. Nella visione di Quintiliano, l ars oratoria, infatti, non è un insieme di conoscenze mnemoniche, bensì un sapere tecnico e organico, che può essere appreso soltanto attraverso l imitazione pratica di un modello. Coerentemente con questo punto di vista, tutta la formazione dei ragazzi deve basarsi su due esempi, quello del maestro e quello dei grandi autori del passato. Laboratorio sul testo COMPRENSIONE 1. Perché i primi anni di insegnamento sono così importanti? 2. Quali sono gli stimoli giusti attraverso i quali un bravo insegnante potrebbe continuamente coinvolgere i propri allievi più piccoli? ! repetita iuvant IL PUNTO SUL CONGIUNTIVO ESORTATIVO Oltre che nelle subordinate, in latino il congiuntivo può trovarsi anche nelle frasi indipendenti. In tal caso, assume di volta in volta sfumature particolari e, tra queste, molto frequente è quella del congiuntivo esortativo, chiamato anche iussivo o volitivo, che serve a esprimere un comando, un divieto, una preghiera o una esortazione. Tale congiuntivo è utilizzato solitamente al tempo presente e supplisce alle forme mancanti del modo imperativo. Molto raro è l uso 432 del tempo imperfetto o piuccheperfetto per indicare un azione che avrebbe dovuto essere compiuta nel passato. La sua negazione è ne (oppure nemo, nihil, nullus, numquam ecc.). 1. Individua tutti i congiuntivi esortativi presenti nel testo.

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale