T3 LAT - Come far studiare i propri scolari?

L autore Quintiliano T3 Come far studiare i propri scolari? tratto da Institutio oratoria I, 1, 19-20 latino Coerentemente con il suo progetto di formare i futuri cittadini, Quintiliano fonda tutta la sua pedagogia sul concetto dell exemplum: non bisogna costringere gli allievi a imparare, ma far sì che in loro scatti il meccanismo dell emulazione. Il risultato che si vuole ottenere non deve nascere da un imposizione esterna, ma essere frutto di un percorso autonomo. ! repetita iuvant p. 432 à Audio LETTURA 5 19. [ ] Non ergo perda mus primum statim tempus, atque eo minus, quod init a litterarum sola memoria constant, quae non modo iam est in parvis, sed tum etiam tenacissima est. 20. Nec sum ade o aetat um imprudens, ut instandum prot nus tene ris acerbe putem exigendamque plane operam. Nam id in primis cave re oportebit, ne studia qui amare nondum potest, ode rit et amaritudinem semel perceptam etiam ultra rudes annos reform det. Lusus hic sit, et rogetur et laudetur et numquam non fecisse se gaudeat, aliquando ipso nolente doceatur alius, cui invideat, contendat interim et saepius vincere se putet: praemiis etiam, quae capit illa aetas, evocetur. 19-20. Non ergo evocetur perda mus: congiuntivo esortativo ( perdiamo ). init a litterarum: le basi dell insegnamento scolastico . sola memoria : complemento di limitazione, espresso con l ablativo semplice. quae: il pronome relativo femminile singolare va riferito alla memoria . ade o... putem: a tal punto da credere che , proposizione consecutiva formata da ut + congiuntivo e con l antecedente ade o nella principale, che regge i due gerundivi instandum usato in modo impersonale ( si debba fare pressione ) e exigendam riferito a operam ( si debba richiedere impegno ). aetat um imprudens: lett. inesperto delle età , va inteso come riferito a chi non ha consapevolezza delle strategie educative ade- guate alle esigenze delle diverse età . cave re: il verbo caveo (all infinito, retto dal verbo impersonale oportebit, converrà ) è un verbum timendi, che introduce le due completive con il congiuntivo ne ode rit e (ne) reform det. qui potest: proposizione relativa, riferita al soggetto sottinteso del verbo ode rit ( che non può ancora amare ). sit: congiuntivo indipendente dal valore esortativo, così come i successivi rogetur, laudetur, gaudeat. numquam non gaudeat: lett. non gioisca mai del non aver fatto ; può essere tradotto gioisca dell aver fatto , ovvero sia contento di essersi impegnato , dal momento che una doppia negazione in latino (numquam non) porta a un significato affermativo. ipso nolente: ablativo assoluto, che può essere tradotto con valore temporale-ipotetico ( quando non vuole / se non vuole ). doceatur: il passivo del verbo docere ( insegnare ) non è molto usato in latino e si preferisce sostituirlo con verbi che significano apprendere, imparare (come disce re). In questo caso si potrà tradurre volgendo la frase in modo impersonale e trasformando il soggetto latino in un complemento diretto: si insegni a un altro , piuttosto che un altro sia il destinatario della lezione . cui invideat, contendat: verso il quale provi gelosia, con cui si metta in competizione : i verbi invideo e contendo reggono il dativo della persona per cui si prova il sentimento o con la quale ci si confronta; il pronome cui è da riferire ad alius. Analisi del testo Quintiliano pedagogo Il passo mette bene in luce una delle principali linee pedagogiche di Quintiliano: il ragazzo deve cominciare a studiare il prima possibile, ma è importante far sì che il carico didattico sia adeguato alle sue forze. L insegnante, infatti, deve fare in modo che l impegno sia proporzionato all età, così da evitare che lo studente, sottoposto anzitempo a una mole di lavoro eccessiva, elabori una for- ma di rifiuto per lo studio. Altrettanto notevole, poi, è l importanza attribuita al gioco e, più in generale, all aspetto psicologico dell apprendimento, che deve avvenire anche attraverso un riconoscimento materiale, una ricompensa tangibile (praemiis etiam, r. 8). Sono, questi, dei princìpi decisamente innovativi per la didattica dell epoca, basata più sulla costrizione che sul coinvolgimento degli allievi. 431

Tua vivit imago - volume 3
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Età imperiale