Tua vivit imago - volume 3

10 15 20 18. Sit igitur ora tor vir talis qualis vere sapiens appellari possit, nec moribus modo perfectus (nam id mea quidem opinione, quamquam sunt qui dissent ant, satis non est), sed etiam scientia et omni facultate dicendi; 19. qualis fortasse nemo adhuc fue rit, sed non ide o minus nobis ad summa tendendum est: quod fece runt plerique veterum, qui, etsi nondum quemquam sapientem repertum putabant, praecepta tamen sapientiae tradide runt. 20. Nam est certe aliquid consummata eloquentia neque ad eam pervenire natura humani ingenii prohibet. Quod si non contingat, alt us tamen ibunt qui ad summa nitentur quam qui praesumpta desperatione quo velint evadendi prot nus circa ima substite rint. [ ] CHIAREZZA ESPOSITIVA Coerentemen te con il suo insegnamento, Quintiliano predilige, nella sua opera, una sintassi armonica ed equilibrata. L obiettivo è un testo chiaro e comprensibile, privo di eccessi o frasi a effetto. Anche la sua esposizione si ispira a questi princìpi: per questo l autore procede enunciando dapprima il tema affrontato, per poi proporne una definizione (in questo caso, per esempio, Quintiliano propone la definizione di orator). 18. Sia, dunque, l oratore uomo tale, da poter essere chiamato davvero sapiente, e perfetto non solo moralmente (ché, a mio avviso, pur se altri dissentono, ciò non è sufficiente), ma culturalmente e professionalmente: 19. un uomo, quale forse non è mai esistito fino ad oggi. Ma non per questo dobbiamo tendere meno alla perfezione: come fecero la maggior parte degli antichi, i quali, pur pensando non essere venuto ancora al mondo il sapiente per eccellenza, trasmisero nondimeno ai posteri gli insegnamenti della sapienza. 20. Perché, la somma eloquenza esiste davvero, né la natura dell ingegno umano impedisce di raggiungerla. Ma se non si riuscirà a tanto, coloro che tenderanno alla perfezione saliranno, tuttavia, più in alto di quelli che, convinti in anticipo di non potere conseguire lo scopo, si fermeranno subito, restando in basso. [ ] (trad. R. Faranda) 18-20. Sit igitur substite rint Sit possit: i due congiuntivi, coordinati attraverso la correlazione di talis / qualis hanno valore esortativo. perfectus: il corrispettivo italiano, perfetto , deriva da questo uso latino del participio del verbo perficio, che esprime però un significato più articolato: completo, compiuto, realizzato in ogni suo aspetto . mea opinione: come il precedente moribus ( per i costumi ) e i successivi scientia ( per conoscenza ), facultate ( per competenza ), esprime il complemento di limitazione. scientia et facultate dicendi: lett. per conoscenza e per ogni competenza del parlare (il gerundio dicendi è riferito a entrambi gli ablativi); la traduzione propo- 426 sta («culturalmente e professionalmente ) rende bene la complementarità tra sapere teorico e abilità pratica espressa tramite i due sostantivi in latino. tendendum est: perifrastica passiva con costruzione impersonale; in italiano, il soggetto si ricava dal dativo di agente nobis. veterum: genitivo partitivo. quemquam sapientem repertum: proposizione oggettiva retta dal verbo putabant, che ha per soggetto quemquam sapientem e per verbo l infinito perfetto passivo repertum (esse). Quod si non contingat: nel pronome quod si deve riconoscere un nesso relativo, da tradurre con una congiunzione coordinante seguita da un dimostrativo ( ma questo ); si contingat è la protasi di un periodo ipotetico della realtà, la cui apodosi è alt us tamen ibunt. qui quam qui: le due relative, che illustrano due diverse tipologie umane, sono introdotte da un pronome relativo al nominativo plurale, il cui antecedente è un dimostrativo sottinteso ii (nominativo plurale maschile di is, ea, id), che sarebbe il soggetto del verbo ibunt: ricorda infatti che nei casi in cui l antecedente del relativo è un pronome dimostrativo, se i due pronomi si trovano nello stesso caso (qui per esempio dovrebbero essere entrambi al nominativo plurale), il dimostrativo può essere omesso.

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Età imperiale