Fino a noi - La fortuna di Quintiliano

L ET IMPERIALE Fino a noi La fortuna di Quintiliano Quintiliano: punto di riferimento imprescindibile in ambito retorico e pedagogico. L antichità I più antichi riferimenti a Quintiliano e all Institutio oratoria si incontrano negli scritti di San Girolamo (347-420), che in più occasioni fa riferimento all opera e al suo autore, pur con alcune incertezze cronologiche. Numerose sono le citazioni in opere della tarda antichità: sicuramente Quintiliano era noto, almeno per fama, a Trebellio Pollione, uno degli autori dell Historia Augusta (à p. 722); l Institutio, invece, fu sicuramente letta e studiata, nel IV secolo, da autori quali Ausonio, Ilario di Poitiers e Lattanzio. Durante la tarda antichità prosegue la fortuna di un opera a lungo impiegata per la sua salda impostazione didattica: anche quando il testo di Quintiliano non circola più, tracce del manuale possono essere identificate in gran parte della trattatistica retorica redatta in tale periodo. Il Medioevo Durante il Medioevo, il testo di Quintiliano sembra avere una qualche circolazione, sia pur limitata: l abate benedettino Lupo di Ferrières (805-863), grande erudito, possedeva ben due esemplari dell Institutio; citazioni di passi dell opera sono presenti negli scritti di vari autori, fra i quali Paolo lvaro (IX secolo) e il vescovo Benzone (X secolo). Ispirato alla pedagogia di Quintiliano è il trattato sull istruzione dei giovani prìncipi del domenicano Vincenzo di Beauvais (XIII secolo). Tuttavia, in quest epoca, la versione dell Institutio comunemente diffusa era mutila: Francesco Petrarca (1304-1374), immaginando di scrivere allo stesso Quintiliano, si lamenta di essere riuscito a trovare solo una versione incompleta dell opera e si augura di avere la possibilità di leggerlo per intero (Epistole familiari XXIV, 7: «Mi è giunto tra le mani un volume dell Institutio oratoria, ahimè, squadernato e rovinato [ ]. Mi auguro di vederti sano e salvo ). 422 Lionello Spada, San Girolamo, 1610. Roma, Galleria Nazionale d Arte Antica in Palazzo Barberini. L età moderna Quintiliano conosce una grande fortuna alle soglie dell età moderna, nel 1416, con la riscoperta a opera di Poggio Bracciolini (1380-1459). Per tutto il Quattrocento e il Cinquecento, infatti, l Institutio oratoria diventa il manuale d insegnamento per eccellenza, un testo fondamentale per chiunque intenda affrontare la questione dell istruzione dei giovani: Angelo Poliziano (1454-1494) inaugura la propria attività di professore presso l università di Firenze (all epoca chiamata Studium fiorentino) con un corso su Quintiliano e Stazio, celebrati come autori più adatti per coloro che debbano apprendere il latino rispetto a Cicerone e a Virgilio. Similmente, all insegnamento di Quintiliano si richiamano i trattati degli umanisti Matteo Palmieri (1406-1475), Maffeo Vegio (1407-1458), Francesco Patrizi (1529-1597). Ugualmente importanti saranno i riferimenti nelle opere di Pio II Piccolomini, Leon Battista Alberti, Filelfo, Vergerio, Vittorino da Feltre. Dà un idea del successo riscosso dall opera l enorme numero

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale