3. Lo stile

L autore Quintiliano in breve Lincoln Seligman, L insegnante, 2005. Collezione privata. L insegnante come modello Tutta l Institutio oratoria, infatti, segue un progetto di fondo: rivendicare agli studi di retorica la funzione di formare non dei tecnici della parola, ma dei cittadini. Conseguentemente, il modello pedagogico, nel suo complesso, si basa sulla trasmissione di valori e di competenze, trasmissione che viene realizzata, come si è detto, ricorrendo al concetto del modello esemplare. In questa prospettiva diventa centrale la figura del maestro, che assurge al ruolo di anello di collegamento fra i giovani studenti e i grandi autori del passato: attraverso l esempio del maestro, i discenti possono accostarsi alle vette della virtù e dell eloquenza. Contrariamente alla manualistica greca, dunque, nell Institutio oratoria alla retorica viene riconosciuto un fondamentale valore etico: è proprio questa una delle grandi novità del pensiero di Quintiliano. Obiettivo dell Institutio oratoria è formare cittadini e non semplici tecnici della parola: il maestro deve essere un tramite fra gli allievi e i grandi esempi degli oratori antichi. 3. Lo stile Il lessico L Institutio oratoria è un opera a carattere manualistico, ed è dunque concepita come un susseguirsi di suggerimenti e di consigli, proposti al lettore in un tono generalmente prescrittivo: Nomina declinare et verba in primis pueri sciant: neque enim aliter pervenire ad intellectum sequentium possunt, «I ragazzi imparino in primo luogo a declinare i nomi e a coniugare i verbi, ché altrimenti sarà loro impossibile arrivare a capire il resto (trad. R. Faranda). Per questa sua particolare natura, il testo mostra due caratteristiche principali: innanzitutto il lessico delle pagine quintilianee presenta un elevato numero di termini tecnici, propri della grammatica e della teoria retorica, e in particolare di grecismi. La necessità di fare frequenti esempi, inoltre, arricchisce il testo di vocaboli e sintagmi provenienti da altri autori. Data la sua impostazione La sintassi Coerentemente, poi, con la concezione didattica dell autore, che è fondata sul principio dell esemplarità, la sintassi è armonica e regolare, di ispirazione ciceroniana, ma priva di eccessi asiani, ossia con periodi meno ampi e complessi. La chiarezza e l equilibrio della scrittura costituiscono le cifre principali di Quintiliano, che fornisce in prima persona il modello da seguire, riscuotendo grande successo (à p. 422). Egli sostiene, infatti, la necessità di adoperare una prosa equilibrata, ossia priva di marcate figure retoriche o di frasi a effetto. Contrariamente a Seneca, che sceglie uno stile impressionistico, fondato su periodi brevi e concettosi, Quintiliano ritiene che la parola non debba stupire l uditorio: il discorso dev essere piano, chiaro e comprensibile. Questa ragione è la medesima che lo porta a discostarsi da alcuni tratti della prosa ciceroniana: le sue costruzioni sintattiche sono meno articolate e più facili da seguire, perché, mentre Cicerone si spinge a realizzare ampie successioni di subordinate incatenate fra loro, Quintiliano evita ogni eccesso, preferendo seguire strutture più semplici. La finalità didattica manualistica, l Institutio oratoria presenta molti termini tecnici, grecismi e iuncturae desunte da altri autori presi a modello. dell opera induce Quintiliano a adottare una sintassi piana, chiara e regolare, priva di sententiae brevi così come di periodi troppo lunghi e complessi. 421

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale