Tua vivit imago - volume 3

L autore Marziale CATVLLVS Tantum magna suo debet Verona Catullo, quantum parva suo Mantua Vergilio. CATULLO La grande Verona deve al suo Catullo tanto quanto la piccola Mantova al suo Virgilio. (trad. G. Norcio) 1-2. Tantum Mantua Vergilio in questo distico esametro e pentametro mostrano una corrispondenza formale perfetta, variata soltanto dall omissione del verbo: ogni elemento viene ripetuto nella medesima posizione e con la medesima funzione sintattica (tantum / quantum, magna Verona / parva Mantua, suo Catullo / suo Vergilio). Tantum: in correlazione col quantum del verso successivo. suo Catullo: è dativo dipendente da debet, come suo Vergilio nel pentametro. Verona: la città natale di Catullo, mentre Mantova (Mantua) lo è di Virgilio. Analisi dei testi Cigni Molti degli Xènia sono dedicati a cibi particolarmente ghiotti o ricercati: è qui il caso dei cigni, che gli antichi mangiavano al pari di tutti gli altri uccelli. Marziale descrive questo dono gastronomico tramite il riferimento a una celebre e antichissima credenza, secondo la quale subito prima di morire i cigni emetterebbero un canto straordinariamente dolce e melodioso; il motivo, diffusissimo, è attestato per la prima volta nell Agamennone del tragediografo greco Eschilo (VI-V secolo a.C.), e ricorre a più riprese anche nella letteratura latina (un riferimento è per esempio in Stazio, Silvae II, 4, 10: non sono solo i cigni a celebrare il loro funerale ). L espressione canto del cigno è rimasta proverbiale fino ai giorni nostri per indicare l ultima espressione di rilievo di una carriera artistica ormai prossima alla conclusione. Pappagallo Le capacità verbali di uccelli come i pappagalli erano ben note e apprezzate nell antichità, e non era inusuale insegnare a questi animali a salutare l imperatore, tanto più che si credeva che il loro verso naturale ricordasse molto il latino have (o il greco chàire, salute ): sappiamo per esempio da Macrobio che dopo la battaglia di Azio fu donato ad Augusto un corvo capace di salutarlo con le parole ave Caesar victor imperator (Saturnalia II, 4, 29), e ancora Stazio ci informa che il pappagallo di Meliore era in grado di pronunciare il nome di Cesare (Silvae II, 4, 29-30). Il pappagallo di Marziale è però eccezionale perché è in grado di salutare l imperatore per se, vale a dire senza aver appreso questa abilità dall uomo: è evidente la volontà di suggerire in questo modo la natura sovrumana del potere di Domiziano, che sembra estendere la sua influenza perfino sul mondo animale. Catullo Il componimento fa parte di un gruppo di epigrammi i numeri 183-196 della raccolta degli Apophorèta destinati ad accompagnare il dono di opere letterarie: questa sezione della silloge rappresenta dunque una testimonianza di straordinario interesse per comprendere i gusti intellettuali delle classi medio-alte. Marziale cita Omero e Menandro tra gli autori greci, mentre tra i latini ci sono Virgilio, Cicerone, gli elegiaci, gli storici Tito Livio e Sallustio, il nuovo epico Lucano (à p. 180) e i neoterici Catullo e Calvo. In questo raffinato epigramma il poeta veronese viene messo direttamente a confronto con Virgilio, un accostamento favorito dalla vicinanza geografica delle città di origine dei due poeti. Laboratorio sui testi COMPRENSIONE 1. Quali doni dovrebbero accompagnare i brevi distici analizzati? In che modo vengono presentati i doni? ANALISI 2. Marziale mostra di essere un poeta attento alla forma anche nella composizione di brevi distici. Quali sono le peculiarità retoriche di questi brevi componimenti? 405

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale