T6 ITA - Gioie e dolori dell’amore

L autore Marziale T6 Gioie e dolori dell amore tratto da Epigrammata IV, 37 italiano In questo epigramma, che occupa appena un distico, Marziale rielabora in chiave satirica un tema tipico della poesia erotica greca e latina: dal momento che un amore troppo facile rischia di stancare in fretta, il poeta invita Galla a negarglisi senza però esagerare. Galla, dimmi di no: l amore sazia se non si prova dolore. Ma non dirmi di no, Galla, troppo a lungo. (trad. S. Beta) Analisi del testo La rivisitazione di un tema tradizionale Quello del piacere che deriva da un amore negato e poi finalmente ottenuto è un tema che ha una lunga tradizione letteraria, dai poeti greci Callimaco e Filodemo a Ovidio. Rispetto a questi antecedenti, maturati nell ambito della poesia erotica vera e propria, Marziale assume tuttavia un atteggiamento sottilmente parodico e disincantato: portando in un certo senso alle sue estreme conseguenze la lezione didascalica dell Ovidio dell Ars amatoria e dei Remedia amoris, il poeta concentra su di sé i due ruoli dell amante e del magister amoris e si rivolge direttamente alla donna desiderata, ingiungendole attraverso l imperativo nega, qui reso dal traduttore con «dimmi di no di negarglisi, appunto, per trarre un piacere maggiore dalla loro relazione. Mai come in amore, però, il gioco è bello quando dura poco: svelando il senso strumentale di un invito apparentemente assurdo, già anticipato dalla seconda parte dell esametro («l amore sazia se non si prova dolore , satiatur amor, nisi gaudia torquent), il pentametro corregge il tiro e segna il confine tra il gioco amoroso e il rifiuto vero e proprio. Il breve componimento rappresenta dunque un buon esempio di rivisitazione epigrammatica di un tema già esplorato in un genere differente, in questo caso quello della poesia amorosa. Galla, un tipo femminile Il nome femminile Galla è tra i più ricorrenti nel corpus epigrammatico marzialiano, ma sarebbe vano cercare di scandagliarne le occorrenze al fine di tracciare una biografia di questo personaggio: Galla è infatti solo uno dei molti tipi umani che popolano gli epigrammi del poeta, e nel caso specifico sotto questo nome Marziale raccoglie alcuni stereotipi femminili del suo tempo, come quello dell amante incostante e inaffidabile o ancora della donna promiscua o di dubbia reputazione. Anzi proprio l uso di un nome generico e probabilmente piuttosto diffuso una Galla è menzionata per esempio anche da Giovenale doveva rappresentare un facile espediente per trattare aspetti potenzialmente offensivi o controversi senza rischiare che nei versi del poeta si potessero cogliere riferimenti a individui realmente esistenti. Laboratorio sul testo COMPRENSIONE 1. Su quali giochi verbali si fonda la resa in italiano del brevissimo passo? 2. Come si chiama l espediente, tipico di tanta poesia di Marziale, utilizzato in questo distico per rovesciare il significato iniziale apparente? 393

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale